Servizio Agrometeo Regionale

 a cura di Danilo Tognetti, Stefano Leonesi.

Scarica l'intero articolo in formato PDF

In un precedente articolo abbiamo descritto l’andamento delle precipitazioni dell’ultimo trimestre del 2021, piogge particolarmente abbondanti che hanno permesso un recupero dalle condizioni di siccità che hanno caratterizzato i mesi precedenti specie quelli estivi. Ne è testimonianza, per esempio, l’indice SPI-3 (Standardized Precipitation Index a 3 mesi), calcolato a partire dalle precipitazioni mensili e adatto a quantificare eventuali stati di siccità/umidità stagionali, passato dalla classe di estrema siccità di giugno-luglio a quella di moderata umidità di dicembre.

 Da inizio 2022 la musica però è cambiata, sono tornate a suonare note di siccità, una stridula melodia che ancora oggi ci accompagna. Per la nostra regione infatti, il mese di gennaio ha fatto registrare un deficit del 36% rispetto ai 50mm che di solito cadono nel mese (media calcolato per il periodo di riferimento 1981-2010). Non che gennaio sia un mese particolarmente piovoso, così come non lo è febbraio, ma considerando che, ad oggi, in questo secondo mese l’anomalia è ben più sostanziosa, pari a -84%, si capisce come qualche segno di siccità inizi a delinearsi. In effetti, l’indice SPI-3 tornato nella classe di normalità in gennaio, sfiora adesso la prima classe di siccità (moderata siccità) e soprattutto l’indice a 12 mesi, SPI-12, evidenzia come le condizioni di siccità nel medio-lungo periodo siano tornate ad affacciarsi così come era successo nel corso dell’estate scorsa.

 A livello provinciale, nel periodo 1 gennaio – 22 febbraio 2022, gli ammanchi di precipitazione sono superiori al 60% per tutte le province tranne che per quella di Pesaro-Urbino dove in media è piovuto di più (specie a febbraio) ed il deficit si ferma al -49%.

Andamento mensile indici SPI-3 (in nero) e SPI-12 (in verde), periodo 1 gen 2021 – 22 feb 2022.

Precipitazioni totali mensili suddivisi per provincia, periodo gennaio – febbraio (fino al giorno 22) 2022 a confronto con lo storico 1981-2010.

In un precedente resoconto abbiamo descritto l’andamento delle precipitazioni del primo bimestre dell’anno osservando come si manifestavano i primi segni di siccità testimoniati, ad esempio, dall’indice SPI-3 (Standardized Precipitation Index a 3 mesi). Tale indice, calcolato a partire dalle precipitazioni mensili e adatto a quantificare eventuali stati di siccità/umidità stagionali, tornava a sfiorare la classe di moderata siccità dopo la moderata umidità raggiunta nel mese di dicembre. Anche l’indice a 12 mesi, SPI-12, evidenziava condizioni di siccità nel medio-lungo periodo. Del resto, il mese di gennaio faceva registrare un deficit del 36% rispetto ai 50mm che di solito cadono nel mese (media calcolata per il periodo di riferimento 1981-2010) mentre nelle prime due decadi di febbraio la precipitazione non raggiungeva la soglia dei 10mm.

Leggi l'intero articolo in formato PDF

La terza decade di marzo è stata caratterizzata da temperature miti tranne che negli ultimi giorni quando i valori termici sono tornati a diminuire. La causa di tale cambiamento è da attribuire ad una discesa di aria fredda artica giunta sull’Italia passando dalla Valle del Rodano. Come spesso accade, con l’evolversi della struttura depressionaria, il freddo si è intensificato quando la circolazione depressionaria ha richiamato correnti dai quadranti balcanici.

Leggi l'intero articolo in formato PDF

A settembre c’è stato un netto cambio di rotta rispetto ai mesi precedenti. Il mese infatti è stato decisamente più piovoso rispetto alla media e naturalmente molto ha pesato l’evento intenso e tragico del 15 settembre.
A partire dai dati misurati dalla rete agrometeo regionale AMAP, la precipitazione totale media regionale del mese è stata di 126mm corrispondente ad un incremento del 68% rispetto al 1981-2010, sesto valore record per il mese di settembre dal 1961. Da inizio anno dunque (periodo gennaio – settembre) il totale medio sale a 436mm e recupera fino al -18% rispetto alla media del trentennio di riferimento (il deficit del periodo gennaio – agosto era di -32%). Se invece si considera la cumulata degli ultimi 12 mesi (periodo ottobre 2021 – settembre 2022) si osserva che la precipitazione è rientrata nella norma; essa è pari a 812mm con appena un +2% rispetto al 1981-2010.
Differenze si osservano se si considera la distribuzione territoriale della precipitazione del mese. Mentre infatti le tre province più a nord sono state interessate da piogge più abbondanti della media, quelle di Fermo e Ascoli Piceno hanno ricevuto un apporto precipitativo minore ed il totale complessivo risulta addirittura inferiore alla norma. In numeri, si va dai 229mm di totale per la provincia di Ancona (+181% rispetto al 1981-2010) agli appena 64mm di Ascoli P. e Fermo (-5%). Se si considerano i totali provinciali da inizio anno, solo la provincia di Ancona sembra aver recuperato con un +3% rispetto al 1981-2010; restano in deficit le altre province specie ancora le province di Fermo e Ascoli Piceno che nel complessivo registrano un -29%.
Le abbondanti precipitazioni del mese hanno permesso all’indice SPI (Standardized Precipitation Index) a 3 ed a 6 mesi, calcolato su scala regionale, di risalire fino alla classe di normalità; ciò dovrebbe corrispondere ad un effettivo recupero della siccità estiva nel breve-medio periodo. Tale recupero però è presumibilmente meno accentuato per le province meridionali ovvero quelle che hanno ricevuto meno piogge nel mese di settembre.

Andamento della precipitazione cumulata mensile regionale (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso dal 1961, in grigio la media 1981-2010. A settembre, il 2022 torna sopra al 1988 e cessa di essere il meno piovoso dal 1961.

Mappe della precipitazione totale del mese di settembre 2022.

Tabella dei totali di precipitazioni suddivisi per provincia; periodi settembre e gennaio-settembre 2022; anomalia rispetto al periodo di riferimento 1981-2010.

Grafico dell’indice Standardized Precipitation Index (SPI) a 3, 6 e 12 mesi; periodo gennaio 2021 – settembre 2022.

Mappe dell’indice SPI a 3 mesi (a sinistra) ed a 6 mesi (a destra). La mappa del SPI-3 mostra come alcune zone siano in eccesso di umidità: entroterra fra l’anconetano ed il maceratese, coste dell’anconetano, area del Montefeltro. L’indice SPI-6 conferma condizioni di umidità per le zone interne fra le province di Ancona e Macerata; d’altra parte esso manifesta anche uno stato di siccità per le due province più a sud.

Scarica l'intero articolo in formato PDF