News 2024
Analisi clima di dicembre 2023 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti1,Stefano Leonesi2
Temperatura
Per il secondo anno consecutivo la temperatura media di dicembre ha raggiungo la soglia dei 9°C3, valore record per la nostra regione dal 19614. Lo scarto rispetto alla media di riferimento 1991-20205 è di quasi 3°C.
Concluso l’anno solare, registriamo un nuovo record della temperatura media che supera il precedente record stabilito appena lo scorso anno. Quindi, il 2023 è stato per le Marche il più caldo degli ultimi 63 anni con una temperatura media di 15,4°C corrispondente ad una differenza di +1,5°C rispetto al trentennio 1991-2020 e di quasi mezzo grado più alta rispetto a quella del 2022 (15°C il valore dello scorso anno).
Precipitazione
Dicembre 2023 è stato poco piovoso (in analogia ai precedenti settembre e ottobre); il totale medio regionale di pioggia caduta, pari a 24mm, corrisponde ad un deficit del 72% rispetto alla media del trentennio di riferimento. Quello del 2023 è stato il quinto mese di dicembre meno piovoso per le Marche dal 1961.
Nel complesso, la precipitazione del 2023 si attesta poco al di sopra della media: 911mm che equivale ad un +8% rispetto al 1991-2020.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2023, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di dicembre dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Eguagliato nel 2023 il record di caldo di dicembre 2022.
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2022) dal 1961, in azzurro l'anno più freddo (1978) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020 e in grigio i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard. Dal mese di settembre la temperatura media ha assunto valori sensibilmente più alti rispetto alla media storica 1991-2020. Confrontato con lo scorso anno, il 2023 è stato più caldo nella seconda parte mentre il 2022 ha prevalso tra la parte finale della primavera e quella iniziale dell’estate.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 119 mesi (da dicembre 2013) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. L’anomalia permane sul valore di +1,5°C dal periodo novembre 2022 – ottobre 2023.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di dicembre dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Poco piovoso è stato il mese finale del 2023.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. La precipitazione cumulata da inizio anno si mantiene al di sopra della media grazie alle abbondanti piogge di maggio e giugno. Si osserva poi un andamento poco crescente nella seconda parte dell’anno dovuto a valori inferiori o in linea con la media.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Siamo giunti all’ottavo mese consecutivo in cui la precipitazione totale dell’ultimo anno non necessariamente solare si mantiene sopra la norma e ciò non accadeva da gennaio 2019.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
3Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
41961, anno di inizio delle serie storiche a nostra disposizione.
51991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
Il 2023 altro anno di caldo record per le Marche
a cura di Tognetti Danilo1, Leonesi Stefano2
Il caldo record in Italia
Per l’Italia, secondo i dati attualmente disponibili sul sito dell’ISAC-CNR, il 2023 come anno meteorologico (da dicembre 2022 a novembre 2023; l’anno solare non è ancora disponibile) è stato il più caldo dal 1800 (anno di inizio della serie storica) con una temperatura media superiore di 1,14°C rispetto alla media storica di riferimento calcolata per il trentennio 1991-2020. E’ stato così battuto il precedente record che apparteneva allo scorso anno. La stessa fonte di dati riporta che lo scarto della temperatura media calcolata per l’Italia centrale è stato di 1,2°C, valore inferiore a quello che in seguito vedremo per la nostra regione ma che in effetti non considera il caldo anomalo di dicembre 2023.
Italia. Mappa anomalia temperatura media (°C) 2023 rispetto al 1991-2020 (fonte)
Italia. Andamento anomalia temperatura media annua (°C) 1800-2023 rispetto al 1991-2020 (fonte). Continua dunque la serie positiva e crescente delle anomalie della temperatura media annuale che dagli anni ottanta sta interessando il nostro Paese. Spicca il sensibile incremento del biennio 2022-2023.
Temperatura. Il caldo record nelle Marche
In analogia al dato nazionale riportato dal CNR, anche per le Marche nel 2023 si registra un nuovo record per la temperatura media superando così il precedente record del 2022. La temperatura media annua è stata di 15,4°C3, superiore di ben 1,5°C rispetto al valore del trentennio di riferimento 1991-20204; questo significa che il 2023 è stato l’anno più caldo per le Marche dal 19615. Significativo inoltre è l’incremento termico rispetto al precedente primato di 15°C del 2022. Almeno secondo i nostri dati (serie a partire dal 1961) è la prima volta che nelle Marche per due anni consecutivi la temperatura media annua raggiunge o supera la soglia di 15°. Le statistiche ci dicono anche che, dal 2000, 18 anni su 24 hanno avuto una temperatura media più elevata della norma e così anche la nostra regione è interessata da quel progressivo riscaldamento a conferma di quello visto in precedenza per il territorio nazionale tramite i dati CNR.
Inverno (dicembre 2022 – febbraio) L’inverno 2023 è stato il quarto inverno consecutivo più caldo della norma: la temperatura media stagionale (pari a 7,3°C) è stata di +1,6°C superiore alla media 1991-2020. Inoltre, nella classifica degli inverni più caldi per le Marche, quello del 2023 occupa la sesta posizione, conseguenza, soprattutto, delle temperature record del mese di dicembre (in cui si sono registrati valori medi, minimi e massimi molto elevati). Anche il mese di gennaio è stato caratterizzato da valori termici particolarmente alti.
Primavera (marzo – maggio)A differenza dei due anni precedenti, nel 2023 la primavera è stata più calda del normale grazie ad una temperatura media regionale di 12,9°C che supera di 0,3°C la media storica 1991-2020. Un’anomalia positiva dovuta tutta al mese di marzo che con i suoi 11°C di media e +1,9 °C di differenza rispetto al trentennio che compensa e supera i valori sotto-norma di aprile e maggio. A proposito di marzo, particolarmente caldi sono stati i valori diurni delle temperature così come testimoniano i +2,5°C di anomalia delle massime.
Estate (giugno – agosto) Per il settimo anno consecutivo la stagione estiva è risultata essere più calda del normale. La temperatura media dell’estate 2023, pari a 24°C, è stata infatti di 1,3°C superiore alla media storica di riferimento 1991-2020. Nella classifica delle estati più calde dal 1961, quella del 2023 si piazza al settimo posto (l’estate più calda rimane quella del 2003 con 25°C di temperatura media). Tutti i mesi estivi hanno fatto registrare anomalie termiche positive, oltre che per le medie, anche per i valori minimi e massimi. Molto caldo è stato il mese di luglio che con 26°C stabilisce il secondo valore record di temperatura per il mese (il più caldo mese di luglio per la nostra regione resta quello del 2015 con 26,7°C). Sempre nel mese di luglio, molto frequenti e continuative sono state le “notti tropicali” cioè le notti con temperatura minima superiore alla soglia dei 20°C.
Autunno (settembre – novembre)La temperatura media di questa stagione è stata molto elevata se paragonata con la media di rifermento 1991-2020. La media regionale di 17,4°C è un valore che potremmo definire fuori scala in quanto si distanzia di oltre tre deviazioni standard dalla media del trentennio di riferimento (14,4°C). Tale prestazione rende chiaramente quello del 2023 il più caldo autunno per le Marche dal 1961. Tutti i mesi autunnali hanno fatto registrare anomalie termiche positive, oltre che per le medie, anche per i valori minimi e massimi. Estremamente caldo è stato il mese di ottobre con scarti rispetto al 1991-2020 che vanno dai 3,5°C delle minime ai 6°C delle massime. La prima metà del mese è stata caratterizzata da una lunga e persistente ondata di calore.
Marche. Temperatura media decennale e anomalia rispetto al 1991-2020 (°C).
Marche. Temperatura media stagionale e anomalia rispetto al 1991-2020 (°C).
Marche. Anomalia temperatura media annua (°C) rispetto alla media di riferimento 1991-2020.
Marche. Anomalia temperatura media mensile (°C) anno 2023 rispetto alla media di riferimento 1991-2020.
Precipitazione. Il 2023 è stato di poco più piovoso rispetto alla norma
Dopo tre anni passati con precipitazioni inferiori alla media, il 2023 risulta più piovoso anche se di poco. Il suo valore medio regionale di 911mm corrisponde ad un incremento dell’8% rispetto al totale medio del 1991-2020. Considerando i totali decennali la precipitazione sembra aver intrapreso una tendenza al recupero dopo la flessione del periodo 1981 - 2010.
Inverno (dicembre 2022 – febbraio)La precipitazione totale media regionale di 256mm ha fatto registrare un incremento del 26% rispetto al 1991-2020. Sostanzialmente nella norma invece i giorni piovosi6 e questo fatto potrebbe stare a significare una maggiore incidenza degli eventi precipitativi. Quello del 2023 è stato inoltre il terzo inverno consecutivo più piovoso del normale. Dicembre e febbraio sono stati meno piovosi della media, in contrapposizione alle abbondanti precipitazioni di gennaio: 137mm distribuiti in 10 giorni, secondo totale di mm più alto per il mese di gennaio dal 1961 (il record spetta a gennaio 2016 con 139mm). Eventi molto intensi si sono verificati nella seconda metà del mese.
Primavera (marzo – maggio)Dopo due primavere decisamente poco piovose, nella stagione 2023 le precipitazioni tornano sopra la norma ricalcando l’andamento della maggior parte degli anni dell’ultimo decennio (in cui solo nel 2017, 2021 e 2022 la stagione primaverile è stata più secca della media). Addirittura quella del 2023 è stata la terza primavera più piovosa per la nostra regione dal 1961, superata solo dalle stagioni 2014 e 2015; il totale medio di pioggia caduta è stato di 332mm con un incremento del 51% rispetto al 1991-2020. Un risultato questo dovuto alle precipitazioni da record di maggio, pari a 193 mm cadute in media in 14 giorni specie nei giorni 16 e 17 corrispondenti agli eventi alluvionali che hanno colpito la vicina Emilia-Romagna.
Estate (giugno – agosto) Nel complesso la stagione estiva è stata più piovosa della norma e ciò non accadeva dal 2020; il totale medio di pioggia rilevato in regione è stato di 203mm corrispondente ad un’anomalia del +32% rispetto al valore medio di riferimento 1991-2020. Abbondanti sono state le precipitazioni di giugno (123mm) che hanno raddoppiato lo storico del mese e si sono verificate con maggiore frequenza così come dimostra l’incremento del numero dei giorni di pioggia. Piovoso anche agosto caratterizzato però da fenomeni più irregolari e dal carattere sparso e a volte molto intenso. Sotto la media invece il valore complessivo di luglio, pari a 23 mm, -47 % rispetto al 1991-2020.
Autunno (settembre – novembre)Tutto il surplus di mm accumulato fino all’estate è andato scemando durante l’autunno, stagione decisamente parca di precipitazioni: 174mm contro i 265mm del 1991-2020 frutto soprattutto dei 109mm di novembre. Quella del 2023 è stata l’ottava stagione autunnale meno piovosa per le Marche dal 1961.
Marche. Precipitazione annua media decennale e anomalia rispetto al 1991-2020 (mm).
Marche. Precipitazione totale stagionale e anomalia rispetto al 1991-2020 (mm)
Marche. Anomalia precipitazione totale media annua (mm) rispetto alla media 1991-2020.
Marche. Anomalia precipitazione totale mensile (mm) anno 2023 rispetto alla media 1991-2020.
Marche. Anomalia mensile numero giorni di pioggia anno 2023 rispetto alla media 1991-2020. Nel 2023 la media regionale dei giorni piovosi è stata di 88 in linea con la media 1991-2020. Il grafico mostra in particolare il calo pressoché costante della seconda parte dell’anno dopo le abbondanti piogge di maggio-giugno.
Indice di siccità: Standardized Precipitation Index (SPI)
L’indice SPI-3 (Standardized Precipitation Index a 3 mesi), calcolato a partire dalle precipitazioni mensili è adatto a quantificare eventuali stati di siccità/umidità stagionali (3 mesi) tramite una scala di valori con soglie da -2 (per l’estremamente siccitoso) a +2 (per l’estremamente umido); analogamente l’indice a 6 mesi SPI-6 descrive stati di siccità/umidità nel medio periodo mentre per la scala annuale è adatto l’indice SPI-12 calcolato sui 12 mesi.
Le abbondanti piogge di maggio e giugno hanno fatto salire i tre indici verso le classi di umidità: dalla moderata umidità del SPI-12 alla estrema umidità del SPI-3. Come scritto in precedenza, la seconda parte dell’anno è stata caratterizzata da precipitazioni quasi sempre inferiori alla norma e decrescenti; di conseguenza gli indici hanno anche essi assunto un andamento decrescente. In particolare gli indici a 3 ed a 6 mesi indicano delle possibilità situazioni di siccità nel breve-medio periodo nella parte finale dell’anno.
Marche. Andamento mensile indice SPI a 3, a 6 e a 12 mesi.
Il 2023 in pillole
1Servizio Agrometeo Regione Marche AMAP, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo Regione Marche AMAP
3 I valori riepilogati regionali sono stati ottenuti utilizzando i dati di temperatura e precipitazione rilevati da 14 stazioni scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. Le serie storiche dal 1961 sono state ottenute raccordando i dati delle 14 stazioni con quelli provenienti da altrettante stazioni dell’ex Servizio Idrografico di limitrofa collocazione.
4 1991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
5 Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione.
6Un giorno si intende piovoso quando vi si registra una precipitazione giornaliera di almeno 1mm.
L’autunno 2023 nelle Marche.
La temperatura media dell’autunno è stata molto elevata se paragonata con la media di rifermento 1991-2020. La media regionale di 17,4°C è un valore decisamente anomalo che si distanzia di oltre tre deviazioni standard dalla media di 14,4°C del trentennio. Tale prestazione rende chiaramente quello del 2023 il più caldo autunno per le Marche dal 1961. Tutti i mesi autunnali hanno fatto registrare anomalie termiche positive, oltre che per le medie, anche per i valori minimi e massimi. Estremamente caldo è stato il mese di ottobre con scarti rispetto al 1991-2020 che vanno dai 3,5°C delle minime ai 6°C delle massime.
Stagione decisamente poco piovosa sia come totale di precipitazione che come numero di giorni di pioggia. Al totale complessivo hanno contribuito soprattutto le precipitazioni di novembre, pari a 109mm corrispondente al 63% del totale stagionale (174mm). Il deficit rispetto al 1991-2020 è stato del 34%. Quella del 2023 è stata la ottava stagione autunnale meno piovosa per le Marche dal 1961.
Analisi clima di gennaio 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti1,Stefano Leonesi2
Temperatura
Per il secondo anno consecutivo la temperatura media di gennaio ha superato la media di riferimento 1991-20203; come valore regionale4 è stata pari a 7,1°C corrispondente ad un’anomalia di +1,9°C rispetto alla media del trentennio. Quello del 2024 è stato il quarto gennaio più caldo per le Marche dal 19615 (preceduto dai mesi di gennaio degli anni 2007, 2014, 2018).
La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo febbraio 2023 – gennaio 2024), pari a 15,5°C, stabilisce il nuovo record annuale (non necessariamente solare) di anomalia rispetto al 1991-2020: +1,6°C, valore lievemente superiore all’anomalia del 2023 che ricordiamo essere stato l’anno più caldo per le Marche dal 1961.
Precipitazione
Gennaio 2024 è stato meno piovoso del normale (in analogia ai precedenti settembre, ottobre e dicembre); il totale medio regionale di pioggia caduta, pari a 45mm, corrisponde ad un deficit del 20% rispetto alla media del trentennio di riferimento.
La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo febbraio 2023 – gennaio 2024) risulta pari a 819mm e lievemente inferiore alla media 1991-2020 (-2%).
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di gennaio dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Quarto valore record di caldo per il mese di gennaio 2024.
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in azzurro l'anno più freddo (1978) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020 e in grigio i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard. Sulla scia della seconda parte del 2023, anche il 2024 parte con un mese più caldo del normale. Gennaio 2024 è stato inoltre più caldo dello stesso mese dell’anno precedente.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 120 mesi (da dicembre 2013) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. Nell’ultimo periodo disponibile, quello che finisce con gennaio 2024, l’anomalia sale a +1,6°C (+1,5°C per gli ultimi tre periodi del 2023).
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di gennaio dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). A differenza di quanto accaduto nello scorso anno, nel 2024 il mese di gennaio è stato meno piovoso della media.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. In generale, il mese di gennaio non è un mese particolarmente piovoso per le Marche. Quello del 2024 è stato più secco di un 20% rispetto al valore di riferimento.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Dopo otto mesi, si torna ad un valore negativo; ciò non accadeva da aprile 2023.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
31991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
4Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
51961, anno di inizio delle serie storiche a nostra disposizione.
Analisi clima di febbraio 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti1,Stefano Leonesi2
Temperatura
Per il sesto anno consecutivo il mese di febbraio è stato più caldo della norma (l’ultimo febbraio più freddo risale al 2018). Quello del 2024 ha stabilito addirittura il nuovo record3 per la temperatura media per il mese di febbraio con un valore di 9,4°C4 che supera di ben +3,4°C la media dello storico di riferimento 1991 – 20205.
La temperatura da inizio anno (periodo gennaio – febbraio 2024) è di 8,2°C, corrisponde ad un’anomalia di +2,7°C rispetto al 1991 – 2020 e si posiziona al secondo posto nella classifica delle temperature più alte per il primo bimestre dell’anno (preceduta dal valore del 2014).
Con febbraio si conclude l’inverno meteorologico (dicembre 2023 – febbraio 2024).Tale stagione è stata di gran lunga la più calda nella serie degli inverni dal 1961; la temperatura di 8,5°C (+2,7°C rispetto al trentennio di riferimento) è infatti di oltre un grado centigrado superiore rispetto a quella del precedente record (inverno 1989 – 1990).
La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo marzo 2023 – febbraio 2024), pari a 15,7°C, rappresenta il nuovo record annuale (non necessariamente solare); l’anomalia rispetto al 1991-2020 si avvicina di molto alla soglia dei due gradi centigradi (+1,8°C).
Precipitazione
Con l’esclusione dello scorso novembre, è da settembre 2023 che le Marche sono interessate da precipitazioni inferiori alla norma; ciò è successo anche a febbraio 2024 che con un totale medio regionale di appena 27mm fa registrare un’anomalia del -55% rispetto al trentennio di riferimento. Il valore di 27mm rappresenta il nono valore più basso per il mese dal 1961.
La precipitazione totale da inizio anno (periodo gennaio – febbraio 2024) è di 72mm, -38% rispetto al 1991-2020.
La precipitazione totale dell’inverno meteorologico (dicembre 2023 – febbraio 2024) è di 97mm la quale, oltre a corrispondere ad un deficit del 52% rappresenta il sesto valore più basso per la stagione dal 1961 (l’inverno più secco resta quello del 1988 – 1989).
La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo marzo 2023 – febbraio 2024) risulta pari a 799mm e resta lievemente al di sotto della media 1991-2020 (-5%).
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di febbraio dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). E’ da sei anni consecutivi che il mese di febbraio risulta più caldo del normale (ultimo febbraio più freddo quello del 2018, mese in cui, ricordiamolo, le gelate hanno provocato profondi danni all’olivo).
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in azzurro l'anno più freddo (1978) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020 e in grigio i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard. Mese estremamente caldo quello in oggetto dato che la temperatura media si discosta di oltre 2 deviazioni standard rispetto la media 1991 – 2020.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 121 mesi (da dicembre 2013) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. Nell’ultimo periodo disponibile, quello che finisce con febbraio 2024, l’anomalia sale a +1,8°C, valore mai registrato dall’inizio della serie storica.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di febbraio dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Quello del 2024 è stato uno fra i dieci mesi di febbraio meno piovosi per le Marche dal 1961.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Al momento la precipitazione del 2024 risulta inferiore a quella del 1988.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). In febbraio si conferma l’anomalia negativa sperimentata in gennaio.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
31961, anno di inizio delle serie storiche a nostra disposizione.
4Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
51991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
L’inverno 2024 nelle Marche.
Quello del 2024 è stato di gran lunga l’inverno più caldo per le Marche dal 1961. Il valore medio regionale della temperatura, pari a 8,2°C è infatti di quasi un grado centigrado più alto rispetto all’ormai precedente record appartenente agli inverni 1990 e 2007 (7,7°C). Eccezionalmente elevato è stato lo scarto rispetto alla media di rifermento 1991-2020: +2,8°C. Con il 2024 siamo giunti al quinto inverno consecutivo più caldo del normale.
Così come lo era stata la precedente stagione autunnale, anche l’inverno è stato decisamente poco piovoso sia come totale di precipitazione che come numero di giorni di pioggia. Il totale medio complessivo di precipitazione rilevata sul territorio regionale è stato di soli 98mm corrispondente ad un -52% rispetto alla media 1991-2020; il numero di giorni di pioggia è stato in media pari a 14 quindi, -11 rispetto al 1991-2020. Quella del 2024 è stata la settima stagione invernale meno piovosa per le Marche dal 1961. In ognuno dei tre mesi invernali la precipitazione è stata inferiore alla media con l’ammanco maggiore registrato in dicembre: -71%.
Analisi clima di marzo 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti1,Stefano Leonesi2
Temperatura
Con marzo è continuata la serie di mesi più caldi del normale. In effetti, è da maggio 2023 che la temperatura media non scende sotto la norma; quella del mese in oggetto è stata di 11,3°C3 che supera di 2,3°C la media 1991-2020 scelto come periodo di riferimento4. Quello del 2024 è stato il nono mese di marzo più caldo per le Marche dal 19615 (il più caldo resta marzo 2001).
La temperatura media del primo trimestre (periodo gennaio – marzo 2024) è di 9,3°C e corrisponde ad un’anomalia di +2,5°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 risulta essere più caldo del 2023 il quale rappresenta l’anno più caldo per le Marche dal 1961.
La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo aprile 2023 – marzo 2024) permane sul valore di 15,7°C e mantiene elevata l’anomalia rispetto al 1991-2020, pari a 1,8°C.Tale valore corrisponde al record annuale (non necessariamente solare) per le Marche, ancora a partire dal 1961.
Precipitazione
Dopo le carenze invernali, la precipitazione torna in linea con la norma. A marzo, infatti,il totale medio regionale di pioggia caduta è stato di 75mm valore superiore del 1% rispetto a quello medio del trentennio di riferimento.
La precipitazione totale del primo trimestre dell’anno (periodo gennaio – marzo 2024) è di 147mm e rimane sotto la media 1991-2020 (-23%).
La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo aprile 2023 – marzo 2024) è di 802mm e risulta essere lievemente al di sotto del valore 1991-2020 (-5%).
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di marzo dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Nell’ultimo decennio, la temperatura media di marzo ha assunto un andamento altalenante intorno alla media. Nel biennio più recente, il 2023-2024, il mese è risultato essere più caldo del normale.
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in azzurro l'anno più freddo (1978) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020 e in grigio i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard. Il 2024 si mantiene ancora sopra al 2023, vicino al limite delle +2 deviazioni standard.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 122 mesi (da dicembre 2013) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. Negli ultimidue periodi disponibilil’anomalia si attesta sul valoredi +1,8°C, evento mai registrato dall’inizio della serie storica.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di marzo dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). La precipitazione di marzo risulta in linea con lo storico.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Nel primo trimestre, il 2024 è in linea con l’anno meno piovoso anche se si osserva un recupero a marzo.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
3Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
41991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
51961, anno di inizio delle serie storiche a nostra disposizione.
Analisi clima di aprile 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti1,Stefano Leonesi2
Temperatura
Nonostante il colpo di coda d’inverno che ha condizionato la seconda parte del mese, aprile 2024 è stato più caldo della norma, il quinto nella classifica dei mesi di aprile più caldi per le Marche dal 19613; la temperatura media regionale4 rilevata è stata di 13,7°C corrispondente ad un’anomalia di +1,5°C rispetto allo storico di riferimento 1991-20205. Siamo quindi giunti all’undicesimo mese consecutivo con temperatura media superiore alla norma (l’ultimo mese più freddo del normale è stato maggio 2023).
La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – aprile 2024) è di 10,4°C, +2,3°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 risulta essere più caldo del 2023 il quale rappresenta l’anno più caldo per le Marche dal 1961.
La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo maggio 2023 – aprile 2024) sfiora la soglia dei 16°C (15,9°C per l’esattezza) e raggiunge la soglia di +2°C di anomalia rispetto alla media storica 1991-2020; valori mai registrati prima dalla nostra rete, record annuali (anno non necessariamente solare), ancora a partire dal 1961.
Precipitazione
Con aprile, la precipitazione torna sotto la media; il totale medio regionale di pioggia caduta è stato di 53mm valore che segna un -29% rispetto a quello medio del trentennio di riferimento.
Giunti a questo punto dell’anno (periodo gennaio – aprile 2024) l’ammanco di precipitazione è di un quarto rispetto a quanto ne cade di solito.
La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo maggio 2023 – aprile 2024) è di 789mm e risulta essere lievemente al di sotto del valore 1991-2020 (-8%).
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di aprile dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Dopo il triennio 2021-2023 in cui aprile è stato più freddo della media, l’anomalia termica torna positiva e pari a 1,5°C.
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in blu l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, in grigio sottile tutti gli altri anni. Si osserva come da ottobre dello scorso anno, la temperatura media stia intraprendendo una traiettoria che si mantiene sul margine superiore o addirittura esce dal fascio di curve che rappresenta gli andamenti degli altri anni, a testimonianza del caldo anomalo del periodo.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 123 mesi (da dicembre 2013) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. Per la prima volta nella serie dati a nostra disposizione, l’anomalia raggiunge il valore di +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di aprile dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Per il quinto anno consecutivo la precipitazione di aprile risulta inferiore alla media.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Nei primi quattro mesi, il 2024 è in linea con l’anno meno piovoso nonostante il lieve recupero di marzo.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
31961, anno di inizio delle serie storiche a nostra disposizione.
4Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
51991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
Analisi del maltempo intenso che ha colpito il maceratese e fermano nella giornata di giovedì 13 giugno 2024.
a cura di Danilo Tognetti1,Stefano Leonesi2
Nella giornata di ieri, la nostra regione si è venuta a trovare proprio nella linea di frontiera fra una saccatura colma di aria nord-atlantica ed il promontorio di origine subtropicale continentale, zona di origine di fenomeni temporaleschi, anche di forte intensità, innescati fra il rilevante contrasto termico.
In particolare le zone costiere e primo-collinari delle province di Macerata e Fermo sono state interessate da forti grandinate così come testimoniano le numerose immagini e video che girano sui social.
Fra le stazioni della nostra rete agrometeo, quella di Potenza Picena ha misurato in una sola ora, dalle 16 alle 17, ben50mm di pioggia equivalente caduta, valore davvero eccezionale se si considera che di solito la stazione nell’intero mese di giugno, rileva una quantità di pioggia di circa 53mm; quindi, in una sola ora è caduta la pioggia che di solito cade nell’intero mese di giugno!Il secondo valore orario più intenso è stato registrato dalla stazione di Fermo, pari a 22mm.
Le nostre stazioni sono in grado di misurare anche le precipitazioni su intervalli di tempo inferiori all’ora, ogni 10 minuti. Ebbene, la maggior parte di quei 50mm di Potenza Picena, per l’esattezza 42mm, sono stati registrati in soli 20 minuti! Così come la stazione di Fermo ha rilevato dalle ore 14:10 alle 14:20 ben 15mm; solo in altre tre occasioni la stazione ha rilevato valori sub-orari così elevati.
Resta da valutare se gli eventi di ieri avranno conseguenze sul comparto agricolo del territorio colpito. Infatti, grandinate di forte intensità nel periodo tardo primaverile e primo estivo possono arrecare gravi danni alle colture sia erbacee sia arboree. I chicchi di grandine causano ferite sui frutti, sulle foglie e sui rami che, dal punto di vista fitosanitario, rappresentano delle soluzioni di continuità per l’ingresso di vari tipi di patogeni i quali causano perdita di produzione colonizzando i frutti e sviluppando marciumi.
Carta del tempo con fronti del Servizio meteorologico dell’A.M. Si osserva la perturbazione che ha sorvolato l’Italia centrale e quindi anche le Marche.
Immagine radar composito della Protezione Civile delle ore 16 del 13 giugno. Si osservano le celle temporalesche che hanno colpito il comparto costiero-collinare del maceratese.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
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Analisi clima di maggio 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti1,Stefano Leonesi2
Temperatura
Nel mese di maggio, la temperatura, anche se ancora superiore alla norma, si è riavvicinata ad essa con uno scarto inferiore al 1°C e ciò non accadeva da agosto 2023; il valore medio regionale3 del mese è stata di 17,1°C corrispondente ad un’anomalia di +0,4°C rispetto allo storico di riferimento 1991-20204.
La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – maggio 2024) è di 11,7°C, +1,9°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 risulta essere più caldo dal 19615 a pari merito con il 2007.
La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo giugno 2023 – maggio 2023) raggiunge la soglia dei 16°C e supera quella dei +2°C di anomalia rispetto alla media storica 1991-2020; valori mai registrati prima dalla nostra rete, record annuale (anno non necessariamente solare) ancora a partire dal 1961.
Precipitazione
Maggio è un altro mese, il quarto del 2024, con precipitazioni inferiori alla norma. C’è da aggiungere che il totale medio regionale di 63mm, corrispondente ad un’anomalia del -13%, potrebbe essere non abbastanza rappresentativo dell’effettivo quantitativo di pioggia caduta sull’intero territorio regionale in quanto, molto spesso, gli eventi piovosi sono stati di natura termo-convettiva e quindi distribuiti a macchia di leopardo. Rimandiamo alle carte tematiche pubblicate sul nostro sito per avere una migliore visione d’insieme della precipitazione di maggio 2024.
Giunti a questo punto dell’anno (periodo gennaio – maggio 2024), il deficit di precipitazione è del 22% rispetto al 1991-2020; il totale medio del periodo è di 263mm.
La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo giugno 2023 – maggio 2024) è di 660mm (-22% rispetto al 1991-2020) e risulta essere l’ottavo valore più basso dal 1961.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di maggio dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Maggio 2024 è stato moderatamente più caldo del normale.
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in blu l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, in grigio sottile tutti gli altri anni. Si osserva come da ottobre dello scorso anno, la temperatura media abbia intrapreso una traiettoria che si è mantenuta sul margine superiore o addirittura fuori dal fascio di curve degli anni precedenti; a maggio, la curva si riavvicina a quella della media storica.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 124 mesi (da dicembre 2013) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. Per il secondo mese consecutivo, l’anomalia si attesta intorno ai +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di maggio dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Dopo il maggio record del 2023, quest’anno la precipitazione torna sotto la media come nel biennio 2021 – 2022.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Attualmente il 2024 è in linea con il 1978, l’anno meno piovoso per le Marche dal 1961.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi e si è esacerbata nel mese appena concluso.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
3Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
41991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
51961, anno di inizio delle serie storiche a nostra disposizione.
La primavera 2024 nelle Marche.
Nonostante la discesa dei valori termici di maggio, la primavera 2024 è risultata essere la più calda per le Marche dal 1961 a pari merito con quella del 2007. La temperatura media stagionale è stata di 14°C corrispondente ad un’anomalia di +1,4°C rispetto al 1991-2020. Tale prestazione è scaturita dalle temperature spesso miti che hanno caratterizzato i primi due mesi stagionali: 11,3°C di media per marzo, +2,3°C rispetto al trentennio di riferimento; 13,7°C per aprile, +1,5°C di anomalia nonostante l’episodio di freddo di fine mese.
Primavera meno piovosa della norma con un deficit del 12% rispetto al 1991-2020; il totale medio regionale di pioggia caduta è stato di 193mm. A differenza di marzo, mese piovoso come la media, gli altri due mesi sono stati più secchi del normale, specie aprile che con un totale medio di 54mm segna un ammanco del 29%. Interessante osservare che, nonostante il deficit di mm, in complesso è piovuto 5 giorni in più.
PROIEZIONI STAGIONALI LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2024
A cura di Michele Tonnini e Danilo Tognetti
Le proiezioni stagionali del modello a lungo termine ECMWF per i mesi di luglio, agosto e settembre inizializzate a giugno indicano il prosieguo di una tendenza caratterizzata da una temperatura della superficie marina superiore alla media climatologica 1993-2016 nella maggior parte dei bacini oceanici, ad eccezione delle regioni del Pacifico equatoriale, dell’Oceano Pacifico meridionale, l’Artico, le coste americane occidentali e della Groenlandia come si può vedere dalla mappa sottostante. L’anomalia negativa sul Pacifico equatoriale è associata allo sviluppo de La Niña il cui ingresso, secondo quanto previsto dal NOAA, è atteso a partire dall’autunno prossimo.
Figura 1. Mappa della proiezione di temperatura superficiale marina per il trimestre luglio-agosto-settembre 2024 ottenuta con il modello di previsione a lungo termine SEAS5 inizializzato a giugno e composto da 51 membri. Fonte: https://charts.ecmwf.int/?facets=%7B%22Range%22%3A%5B%22Long%20%28Months%29%22%5D%7D
È assai probabile che la seconda parte dell’estate in Europa sarà più calda della media di riferimento 1993-2016 su gran parte del Vecchio Continente, con scarti positivi dalla media soprattutto sulle regioni mediterranee quindi sull’Italia.
Figura 2. Mappa della proiezione delle anomalie di temperatura superficiale dell’aria per il trimestre luglio-agosto-settembre 2024 ottenuta con il modello di previsione a lungo termine SEAS5 inizializzato a giugno e composto da 51 membri. Fonte: https://charts.ecmwf.int/?facets=%7B%22Range%22%3A%5B%22Long%20%28Months%29%22%5D%7D
Nel periodo trimestrale preso in considerazione, le proiezioni sulla precipitazione quantificano con una moderata probabilità (40% - 60%) che le precipitazioni risulteranno inferiori alla media su diverse aree dell’Europa, Italia centro-settentrionale compresa, con un tempo in prevalenza secco e anticiclonico.
Figura 3. Mappa della proiezione di precipitazione per il trimestre luglio-agosto-settembre 2024 ottenuta con il modello di previsione a lungo termine SEAS5 inizializzato a giugno e composto da 51 membri. Fonte: https://charts.ecmwf.int/?facets=%7B%22Range%22%3A%5B%22Long%20%28Months%29%22%5D%7D
Quindi anche per le Marche si attende una seconda parte dell’estate mediamente più calda della norma e con precipitazioni che potranno risultare inferiori alla media.
Analisi clima di maggio 2024 per le Marche
Temperatura
Nel mese di giugno, la temperatura media è stata di 1,4°C superiore alla media di riferimento 1991– 20204 ; il valore medio regionale del mese è stato di 22,5°C, posizionandosi al settimo posto tra i mesi di giugno più caldi dal 1961, anno di inizio della serie storica.
La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – giugno 2024) è di 13,5°C, +1,8°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 risulta essere il più caldo dal 19615.
La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo luglio 2023 – giugno 2024) raggiunge la soglia dei 16°C e supera quella dei +2°C di anomalia rispetto alla media storica 1991-2020; valori mai registrati prima dalla nostra rete, record annuale (anno non necessariamente solare) ancora a partire dal 1961.
Precipitazione
Giugno è un ulteriore mese, per la precisione il quinto del 2024, con precipitazioni inferiori alla norma. Il totale medio regionale è stato di 47mm, corrispondente ad un’anomalia del -23%.
Giunti a questo punto dell’anno (periodo gennaio – giugno 2024), il deficit di precipitazione è del 22% rispetto al 1991-2020; il totale medio del periodo è di 310mm.
La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo luglio 2023 – giugno 2024) è di 585mm (-30% rispetto al 1991-2020) e risulta essere il terzo valore più basso dal 1961.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese digiugno dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Giugno 2024 è stato moderatamente più caldo del normale. Con il giugno appena trascorso sono quattro i mesi di giugno consecutivi più caldi della media di riferimento.
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in blu l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, in grigio sottile tutti gli altri anni. Si osserva come da ottobre dello scorso anno, la temperatura media abbia intrapreso una traiettoria che si è mantenuta sul margine superiore o addirittura fuori dal fascio di curve degli anni precedenti; da maggio, la curva si riavvicina a quella della media storica.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 125 mesi (da giugno 2014) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. Per il secondo mese consecutivo, l’anomalia si attesta sopra i +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di giugno dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Dopo il giugno molto piovoso del 2023, quest’anno la precipitazione torna sotto la media come nel biennio 2021 – 2022.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Con giugno il 2024 scende sotto il 1988, l’anno meno piovoso per le Marche dal 1961.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi e si è amplificata negli ultimi due mesi.
1Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
2Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
3Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
4 Media climatologica trentennale di riferimento
5 Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
Analisi clima di giugno 2024
Analisi clima di Giugno 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti[1],Stefano Leonesi[2],Michele Tonnini[3]
Temperatura
· Nel mese di giugno, la temperatura media è stata di 1,4°C superiore alla media di riferimento 1991– 20204 il valore medio regionale del mese è stato di 22,5°C, posizionandosi al settimo posto tra i mesi di giugno più caldi dal 1961, anno di inizio della serie storica.
· La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – giugno 2024) è di 13,5°C, +1,8°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 risulta essere il più caldo dal 19615.
· La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo luglio 2023 – giugno 2024) raggiunge la soglia dei 16°C e supera quella dei +2°C di anomalia rispetto alla media storica 1991-2020; valori mai registrati prima dalla nostra rete, record annuale (anno non necessariamente solare) ancora a partire dal 1961.
Precipitazione
· Giugno è un ulteriore mese, per la precisione il quinto del 2024, con precipitazioni inferiori alla norma. Il totale medio regionale è stato di 47mm, corrispondente ad un’anomalia del -23%.
· Giunti a questo punto dell’anno (periodo gennaio – giugno 2024), il deficit di precipitazione è del 22% rispetto al 1991-2020; il totale medio del periodo è di 310mm.
· La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo luglio 2023 – giugno 2024) è di 585mm (-30% rispetto al 1991-2020) e risulta essere il terzo valore più basso dal 1961.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Analisi clima di giugno 2024 per le Marche
Analisi clima di Giugno 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti[1],Stefano Leonesi[2],Michele Tonnini[3]
climate_marche_june_2024.2.pdf (1,05 mb)
Temperatura
· Nel mese di giugno, la temperatura media è stata di 1,4°C superiore alla media di riferimento 1991– 2020[4]; il valore medio regionale del mese è stato di 22,5°C, posizionandosi al settimo posto tra i mesi di giugno più caldi dal 1961, anno di inizio della serie storica.
· La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – giugno 2024) è di 13,5°C, +1,8°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 risulta essere il più caldo dal 1961[5].
· La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo luglio 2023 – giugno 2024) raggiunge la soglia dei 16°C e supera quella dei +2°C di anomalia rispetto alla media storica 1991-2020; valori mai registrati prima dalla nostra rete, record annuale (anno non necessariamente solare) ancora a partire dal 1961.
Precipitazione
· Giugno è un ulteriore mese, per la precisione il quinto del 2024, con precipitazioni inferiori alla norma. Il totale medio regionale è stato di 47mm, corrispondente ad un’anomalia del -23%.
· Giunti a questo punto dell’anno (periodo gennaio – giugno 2024), il deficit di precipitazione è del 22% rispetto al 1991-2020; il totale medio del periodo è di 310mm.
· La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo luglio 2023 – giugno 2024) è di 585mm (-30% rispetto al 1991-2020) e risulta essere il terzo valore più basso dal 1961.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di giugno dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Giugno 2024 è stato moderatamente più caldo del normale. Con il giugno appena trascorso sono quattro i mesi di giugno consecutivi più caldi della media di riferimento.
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in blu l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, in grigio sottile tutti gli altri anni. Si osserva come da ottobre dello scorso anno, la temperatura media abbia intrapreso una traiettoria che si è mantenuta sul margine superiore o addirittura fuori dal fascio di curve degli anni precedenti; da maggio, la curva si riavvicina a quella della media storica.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 125 mesi (da giugno 2014) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre più calda della media. Per il secondo mese consecutivo, l’anomalia si attesta sopra i +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di giugno dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Dopo il giugno molto piovoso del 2023, quest’anno la precipitazione torna sotto la media come nel biennio 2021 – 2022.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Con giugno il 2024 scende sotto il 1988, l’anno meno piovoso per le Marche dal 1961.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi e si è amplificata negli ultimi due mesi.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[4] Media climatologica trentennale di riferimento
[5] Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
Analisi clima di giugno 2024 per il mondo
a cura di Michele Tonnini[1]
climate_world_june_2024.pdf (922,28 kb)
Giugno 2024 è stato più caldo a livello globale rispetto a qualsiasi giugno precedente nel record di dati, con una temperatura media dell'aria superficiale ERA5 di 16,66 °C, 0,67 °C in più rispetto alla media 1991-2020[2] per giugno e 0,14 °C in più rispetto al precedente massimo registrato a giugno 2023.
Figura 1. Anomalie della temperatura media globale dell'aria superficiale relative al periodo 1991-2020 per ogni giugno dal 1979 al 2024. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
Questo è il tredicesimo mese consecutivo che è il più caldo nel record di dati ERA5 per il rispettivo mese dell'anno. Secondo i dati ERA5, il mese è stato più caldo di 1,5 °C rispetto alla media stimata di giugno per il 1850-1900, il periodo di riferimento preindustriale designato, rendendolo il dodicesimo mese consecutivo a raggiungere o superare la soglia di 1,5 °C.
Figura 2. Anomalie mensili della temperatura globale dell'aria superficiale (°C) rispetto al 1850-1900 da gennaio 1940 a giugno 2024, rappresentate come serie temporali per tutti i periodi di 12 mesi che vanno da luglio a giugno dell'anno successivo. I 12 mesi da luglio 2023 a giugno 2024 sono mostrati con una spessa linea rossa, mentre tutti gli altri periodi di 12 mesi sono mostrati con linee sottili ombreggiate in base al decennio, dal blu (anni '40) al rosso mattone (anni '20). Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service /ECMWF.
A giugno 2024, le temperature dell'aria erano ben al di sopra della media del 1991-2020 nell'Italia meridionale, nell'Europa sud-orientale e in Turchia, riflettendo le ondate di calore verificatesi a Cipro, in Grecia e in Turchia. In molti luoghi sono state registrate temperature superiori a 40 °C e Atene ha avuto il suo giugno più caldo in un record di dati risalente al 1860, mentre la Grecia ha avuto il suo giugno più caldo dal 2010. Anche la maggior parte dell'Europa orientale e della Fennoscandia ha registrato temperature superiori alla media. Al contrario, molte aree dell'Europa occidentale hanno avuto temperature vicine o inferiori alla media, tra cui Portogallo, Spagna, Irlanda e Regno Unito; la temperatura media del Regno Unito ha mascherato la variabilità entro giugno. Anche l'Islanda e una regione della Russia nord-occidentale vicino al Mar di Kara hanno avuto temperature inferiori alla media.
Figura 3. Anomalia della temperatura dell'aria in superficie per giugno 2024 rispetto alla media di giugno per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
La temperatura media della superficie del mare (SST) per giugno 2024 su 60°S-60°N è stata di 20,85°C, il valore più alto mai registrato per il mese. Questo è il quindicesimo mese consecutivo in cui la SST è stata la più calda nel record di dati ERA5 per il rispettivo mese dell'anno.
Figura 4. Anomalie ed estremi nella temperatura della superficie del mare per giugno 2024. Le categorie di colore si riferiscono ai percentili delle distribuzioni di temperatura per il periodo di riferimento 1991-2020. Le categorie estreme ("Più freddo" e "Più caldo") si basano sulle classifiche per il periodo 1979-2024. I valori sono calcolati solo per gli oceani senza ghiaccio. Le aree coperte da ghiaccio marino e piattaforme di ghiaccio a giugno 2024 sono mostrate in grigio chiaro. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
L'ultimo evento El Niño ha contribuito in modo importante alle elevate temperature superficiali marine (SST) globali osservate nell'ultimo anno. Sebbene le SST nel Pacifico equatoriale orientale siano scese sempre più al di sotto della media 1991-2020 durante giugno, indicativo di una prevista transizione dalle condizioni El Niño a La Niña, le SST sono rimaste le più alte mai registrate in una parte considerevole del Pacifico occidentale tropicale e a ovest dell'America centrale, come mostrato sopra nella mappa di anomalie ed estremi. Inoltre, le elevate SST nelle regioni oceaniche al di fuori del Pacifico equatoriale sono un fattore chiave per la media globale record o quasi record di SST a giugno. La mappa mostra che le SST hanno anche raggiunto valori record elevati per giugno in una parte sostanziale dell'Oceano Atlantico (Atlantico settentrionale subtropicale, Atlantico meridionale extratropicale, Atlantico equatoriale e Mar dei Caraibi), in molte parti dell'Oceano Indiano, nel settore dell'Oceano Meridionale a sud-ovest del Sudafrica e in varie parti dell'Oceano Pacifico extratropicale.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[2] Media climatologica trentennale di riferimento
Analisi clima di giugno 2024 per l'Europa
a cura di Michele Tonnini[1]
climate_europe_june_2024.pdf (558,39 kb)
Il mese di giugno appena trascorso per l’Europa è stato caratterizzato da due tipi di circolazione differenti: una più fresca e con frequenti perturbazioni sull’Europa occidentale e settentrionale, una più calda e con tempo stabile sull’Europa orientale. In particolare, osservando le anomalie di geopotenziale alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5500 m in libera atmosfera) per il mese di giugno, si nota una netta divisione tra l’Europa occidentale ed orientale.
Figura 1. Anomalie di geopotenziale a 500 hPa in giugno – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Le forti anomalie negative in corrispondenza del Mar di Norvegia indicano una Depressione d’Islanda particolarmente attiva, con frequenti perturbazioni in direzione della Penisola Iberica seguite da aria polare marittima fredda. In risposta a questi scambi meridiani abbiamo avuto la risalita di aria calda di matrice subtropicale continentale in direzione dell’Europa sud-orientale dove si riscontrano le anomalie più marcate di temperatura ad 850 hPa (circa 1500 m in libera atmosfera). Anomalie negative, invece, le ritroviamo sul Regno Unito.
Figura 2. Anomalie di temperatura ad 850 hPa in giugno – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Per quanto riguarda il tasso di precipitazione giornaliera, i picchi più alti si sono avuti sulla Spagna, sull’Europa centrale (incluso il Nord Italia), sulla Scandinavia e sulla Russia occidentale. Su queste aree la piovosità è risultata superiore alla norma, al contrario sull’Europa sud-orientale e sull’Italia centro-meridionale si è avuta una piovosità inferiore alla norma a causa della persistenza del promontorio subtropicale.
Figura 3. Anomalie del tasso di precipitazione in giugno – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Le marcate anomalie positive del tasso di precipitazione possono essere giustificate dalla maggior presenza di vapore acqueo nell’atmosfera a causa del riscaldamento degli oceani e quindi un maggior contenuto di acqua precipitabile in atmosfera, ovvero la quantità di acqua che potenzialmente può precipitare al suolo.
Figura 4. Anomalie del contenuto colonnare di acqua precipitabile in giugno – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
La temperatura media europea per giugno 2024 è stata di 1,57 °C superiore alla media di giugno del periodo 1991-2020[2], rendendo il mese il secondo giugno più caldo mai registrato in Europa. Le temperature europee sono state più al di sopra della media nelle regioni del sud-est e in Turchia, vicine o al di sotto della media nell'Europa occidentale, in Islanda e nella Russia nord-occidentale.
Fuori dall'Europa, le temperature sono state più al di sopra della media nel Canada orientale, negli Stati Uniti occidentali e in Messico, in Brasile, nella Siberia settentrionale, nel Medio Oriente, nell'Africa settentrionale e nell'Antartide occidentale. Le temperature sono state al di sotto della media nel Pacifico equatoriale orientale, indicando uno sviluppo de La Niña, ma le temperature dell'aria sull'oceano sono rimaste a un livello insolitamente alto in molte regioni.
Figura 5. Anomalie della temperatura media europea della superficie dell'aria rispetto al periodo di riferimento indicato per ogni giugno dal 1979 al 2024. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
La temperatura media sulla terraferma europea è stata solo un po' più calda della media nei primi anni '80 rispetto a cento anni prima, ma è aumentata bruscamente negli ultimi quarant'anni circa. Il valore medio degli ultimi cinque anni è di circa 2,3 °C più alto dei valori tipici della seconda metà del XIX secolo. Questo aumento della temperatura per l'Europa è di circa 1 °C più grande del corrispondente aumento per il globo nel suo complesso.
L'Europa si è anche riscaldata più velocemente di qualsiasi altro continente negli ultimi decenni. Il riscaldamento è maggiore sia per l'Asia che per l'Europa nella primavera boreale, e simile per il Nord America e l'Europa in autunno. Il tasso medio di aumento della temperatura in Europa, secondo ERA5, è di 0,47 ± 0,09 °C per decennio dal 1979 al 2023 (fonte https://climate.copernicus.eu/climate-indicators/temperature).
Figura 6. Temperatura media in Europa per periodi di 60 mesi centrati, rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020 e come aumento rispetto alla media 1850-1900, secondo sei diversi set di dati. La temperatura media per il periodo 1991-2020 da ERA5 è di 9,2 °C. Fonti dei dati: ERA5 (C3S/ECMWF), JRA-3Q (JMA), GISTEMPv4 (NASA), HadCRUT5 (Met Office Hadley Centre), NOAAGlobalTempv6 (NOAA) e Berkeley Earth. Credito: C3S/ECMWF.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[2] Media climatologica trentennale di riferimento
Analisi clima di giugno 2024 per l'Italia
A cura di Michele Tonnini[1]
climate_italy_june_2024.pdf (478,35 kb)
Per l’Italia, il giugno appena trascorso, secondo quanto riportato dall’Istituto di ricerca ISAC-CNR, è stato il nono più caldo dall’inizio della serie storica (1800). L’anomalia media nazionale è stata di +0,92°C rispetto alla media climatologica di riferimento 1991-2020[2], ma con nette differenze tra Nord e Centro-Sud.
Anomalie di temperatura media in giugno – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Al Nord, infatti, l’anomalia è stata di appena +0,04°C rispetto alla media 1991-2020; qui giugno è stato il venticinquesimo più caldo della serie storica. Al Centro l’anomalia è stata di 0,99°C, qui giugno è stato l’ottavo più caldo della serie storica. Al Sud si registra l’anomalia maggiore, pari a 1,49°C; qui giugno è stato il quinto più caldo della serie storica.
Per quanto riguarda le anomalie di temperatura minima, al Nord l’anomalia è stata di +0,57°C; al Centro l’anomalia è stata di +0,78°C, mentre al Sud l’anomalia è stata di +1,30°C.
Anomalie di temperatura minima in giugno – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Per quanto riguarda le anomalie di temperatura massima, al Nord l’anomalia è stata di -0,47°C; al Centro l’anomalia è stata di +1,19°C, mentre al Sud l’anomalia è stata di +1,67°C.
Anomalie di temperatura massima in giugno – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Per quanto riguarda la piovosità, dalla mappa sottostante delle anomalie di precipitazione si può riscontrare una piovosità superiore alla norma su gran parte del Nord e sulla Toscana, mentre al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori la piovosità è marcatamente inferiore alla norma, con scarti percentuali anche inferiori all’80%, indice del fatto che per queste parti dell’Italia giugno è stato un mese molto secco e avaro di precipitazioni, con la siccità che continua ad aggravarsi al Sud, specie in Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia.
Anomalie di precipitazione in giugno – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-periodiche
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[2] Media climatologica trentennale di riferimento
Analisi clima seconda decade di luglio 2024
Resoconto climatico seconda decade di luglio 2024
a cura di Danilo Tognetti[1],Michele Tonnini[2], Stefano Leonesi[3]
La seconda decade di luglio, come si può vedere dalla mappa sottostante, è stata caratterizzata dalla presenza di un robusto campo anticiclonico di matrice subtropicale con radice ben salda sul Mediterraneo centrale, il cui asse si è disposto da sud-ovest verso nord-est, inglobando così anche le regioni dell’Europa orientale dove si sono registrate le anomalie maggiori di geopotenziale. Anomalie di geopotenziale superiori alla media climatologica 1991-2020[4] si sono registrate anche sul nord della Scandinavia, mentre anomalie negative si sono avute su parte dell’Europa occidentale.
Figura 1. Anomalie di geopotenziale a 500 hPa in Europa nella seconda decade di luglio 2024. Fonte: https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Dal punto di vista termico, la seconda decade di luglio è risultata sopra la media del periodo su gran parte dell’Europa, come mostrato dalla figura sottostante. Le anomalie maggiori si sono avute sulle regioni balcaniche, fino a +7°C oltre la media 1991-2020. Anomalie comprese tra +3 e +5°C si sono registrate sulle regioni mediterranee, Nord Africa, Europa orientale e nord della Scandinavia. Solo una piccola parte dell’Europa occidentale ha registrato anomalie negative comprese tra -1 e -3°C.
Figura 2. Anomalie di temperatura a 850 hPa in Europa nella seconda decade di luglio 2024. Fonte: https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Per quanto riguarda le Marche, la temperatura media regionale durante la seconda decade è stata di 28,1°C, risultando di 4,7°C superiore al valore medio storico 1991-2020 che è di 23,4°C, valore davvero elevato considerando che, solo in altre due occasioni a partire dal 1961[5], la temperatura media di una decade di luglio è stata superiore alla soglia di 28°C: nella terza decade di luglio 1983 e nella seconda di luglio dello scorso anno. Considerati i dati rilevati da 14 stazioni della nostra rete agrometeo, individuate come insieme rappresentativo per il clima del territorio regionale a più vocazione agricola, le temperature mediate sulla seconda decade, hanno oscillato tra i 25°C ed i 29,5°C circa; un range di valori significativamente superiore alla media mensile di luglio, ad ulteriore testimonianza del caldo eccezionale che ha interessato la nostra regione (e non solo) nel corso della decade in esame. Punte massime elevate, di 39°C / 40°C, sono state registrate da stazioni posizionate sulla fascia costiera-collinare. Per quanto riguarda invece le temperature minime, tranne le stazioni posizionate sulla fascia appenninica, si osservano valori superiori alla soglia di 20°C; dunque le località considerate hanno sperimentato le cosiddette “notti tropicali”, cioè notti in cui la temperatura non è scesa mai sotto la soglia dei 20°C appunto, notti dunque particolarmente calde che possono esacerbare le condizioni di disagio fisico.
Tabella 1. Per alcune località di riferimento, valori di temperatura (°C) media, massima, minima per la seconda decade di luglio 2024; la temperatura media è confrontata con la media storica di luglio 1991-2020.
Infine, per quanto riguarda le precipitazioni, possiamo dire che sono risultate praticamente assenti, situazione peraltro non eccezionale per le Marche dove, nel corso dei mesi di luglio, può capitare che le piogge vengano a mancare per molti giorni. Resta comunque il fatto che, secondo i nostri dati[6], la precipitazione totale regionale da inizio anno ad oggi (anno nel senso meteorologico cioè a partire dal 1 dicembre 2023, ndr) è di circa il 30% inferiore alla media e segni di siccità si stanno “materializzando” nel medio-lungo periodo così come mostrato dall’andamento dell’indice SPI (Standardized Precipitation Index) sceso, nelle scale temporali di 6 e 12 mesi, nelle classi di siccità rispettivamentemoderata e severa: tale indice fornisce indicazioni sulla riduzione delle portate fluviali, della ridotta ricarica degli invasi e sulla disponibilità di acqua nelle falde.
Figura 3. Andamento 2023 – 2024 dell’indice SPI (Standardized Precipitation Index) a 3, 6 e 12 mesi.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[4] Media climatologica trentennale di riferimento
[5] Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
[6] http://meteo.marche.it/stazioni_coa.aspx
Analisi clima prima metà del 2024
Resoconto climatico prima metà dell'anno solare 2024
a cura di Danilo Tognetti[1], Michele Tonnini[2], Stefano Leonesi[3]
climate_solar year 2024.3.pdf (713,43 kb)
Analisi a scala europea
La prima metà dell’anno solare in corso, ovvero il periodo che va dal 1° Gennaio al 30 Giugno 2024, è stata caratterizzata da frequenti rimonte anticicloniche sul Mediterraneo e sull’Europa orientale, con altezze geopotenziali (500hPa) più alte della media di riferimento 1991-2020 come mostrato dall’immagine sottostante; geopotenziali più basse della media storica di riferimento si riscontrano, invece, su parte dell’Europa occidentale, segnatamente tra Islanda, Regno Unito e nord della Francia, a causa di una depressione d’Islanda particolarmente attiva.
Figura 1. Anomalie di geopotenziale a 500 hPa in Europa nella prima metà del 2024. Fonte: https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Dal punto di vista delle temperature in quota (ad 850 hPa), gran parte dell’Europa registra un’anomalia positiva rispetto alla media 1991-2020. In particolare, come mostrato dall’immagine sottostante, sulle regioni balcaniche l’anomalia è superiore a +2,5°C, mentre sul resto dell’Europa l’anomalia è compresa tra +1 e +2°C.
Figura 2. Anomalie di temperatura ad 850 hPa in Europa nella prima metà del 2024. Fonte: https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Italia: temperature e precipitazioni.
Focalizzandosi sull’Italia, secondo quanto riportato dai dati dell’Istituto di ricerca ISAC-CNR, la prima metà dell’anno solare in corso risulta la più calda di sempre dall’inizio delle rilevazioni (1800), con un’anomalia media nazionale di +1,47°C rispetto alla media storica 1991-2020.
Se analizziamo le tre macroaree dell’Italia abbiamo che per il Nord la prima metà dell’anno solare in corso è la terza più calda di sempre dal 1800 con un’anomalia media di +1,20°C; per il Centro e per il Sud è la più calda di sempre con un’anomalia media rispettivamente di +1,63 e +1,64°C.
Figura 3. Anomalie di temperatura media al suolo in Italia nella prima metà dell’anno solare in corso rispetto alla media storica 1991-2020. Fonte: https://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html.
Dal punto di vista pluviometrico, la prima metà del 2024 in Italia è stata caratterizzata da due estremi opposti tra di loro: il Paese è stato di fatto diviso in due, tra zone che hanno ricevuto piogge eccezionalmente abbondanti e zone siccitose in cui invece la pioggia è mancata. Giugno 2024 ha rispecchiato appieno questo divario, con esuberi di pioggia al Nord e un tempo estremamente arido invece al Sud e in Sicilia.
Le eccezionali precipitazioni al Nord sono state causate dalla presenza di una profonda e attiva depressione tra le isole britanniche e la Francia, a cui si è associato un ripetuto passaggio di sistemi frontali con apporti di aria umida da ovest e da sud, situazioni favorevoli a precipitazioni sulle regioni italiane settentrionali specie a nord del Po, dove lo sbarramento orografico contro il pendio meridionale alpino esalta le piogge (e le nevicate in quota).
Come si può vedere nella mappa successiva, gli ultimi 6 mesi sono stati infatti particolarmente piovosi sulle regioni del Nord Italia: da gennaio a giugno nei settori Alpini sono caduti più di 1000 mm di pioggia, con punte di 1200-1300 mm sulle Alpi Pennine e Lepontine in Piemonte e sull’Appennino settentrionale in Liguria, e fino a 1300-1500 mm sulle Prealpi Venete.
Al Sud la situazione è totalmente opposta, con accumuli che superano i 500 mm solo nel settore compreso tra Napoli e Catanzaro, con picchi localmente più elevati (600-700 mm) nella Provincia di Salerno. Altrove non si superano i 350-450 mm. Le regioni rimaste più a secco sono Puglia e Sicilia, dove negli ultimi 6 mesi sono caduti appena 150-300 mm, salvo locali punte superiori.
Figura 4. Pioggia caduta tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2024. Fonte dati: MeteoNetwork + stime satellitari NASA Global Precipitation Measurement Mission. Elaborazioni: Meteo Expert. Sito: https://www.iconaclima.it/italia/clima/italia-tra-pioggia-intensa-e-siccita-inizio-2024/.
Eloquenti le anomalie del tasso di precipitazione giornaliero sul Nord-Ovest e sull’Appennino settentrionale, come mostrato dalla mappa sottostante. I colori a fondo scala stanno ad indicare una piovosità nettamente superiore alla media, tenuto conto che si tratta sempre dell’accumulo totale suddiviso nei giorni piovosi. Questo significa che, nelle zone contrassegnate dal colore viola, sono caduti molti più millimetri in un numero minore di giorni rispetto alla media 1991-2020.
Figura 5. Anomalie del tasso di precipitazione giornaliero in Europa nella prima metà dell’anno solare in corso. Fonte: https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Marche: temperature e precipitazioni.
Per quanto concerne le Marche, la temperatura media mensile è risultata superiore alla media di riferimento 1991-2020 per tutti i sei mesi presi in esame. L’anomalia maggiore, pari addirittura a +3,5°C, è stata registrata a febbraio, mentre l’anomalia più bassa, pari a +0,4°C, si è rilevata a maggio. I valori di temperatura media mensile, lo storico di riferimento e lo scarto dalla media vengono riportati nella seguente tabella.
Tabella 1. Valori di temperatura media mensile, lo storico di riferimento e lo scarto dalla media per i primi sei mesi del 2024. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
Figura 6. Temperatura media mensile regionale in rosso confrontata con lo storico di riferimento 1991-2020 in grigio. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
Dal punto di vista delle piogge, ad eccezione del mese di marzo, ogni mese ha registrato un deficit pluviometrico. Il mese in cui ha piovuto meno è stato febbraio, con un accumulo medio regionale di 27,9 mm a fronte di una media di riferimento 1991-2020 pari a 61,2 mm, con uno scarto percentuale di -54%. I valori di precipitazione media mensile, lo storico di riferimento e lo scarto percentuale dalla media vengono riportati nella seguente tabella.
Tabella 2. Valori di precipitazione media mensile, lo storico di riferimento e lo scarto percentuale dalla media per i primi sei mesi del 2024. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
Figura 7. Istogramma della precipitazione media mensile regionale in blu confrontata con lo storico di riferimento 1991-2020 in grigio. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
Marche: Standardized Precipitation Index.
Questo indice consente di studiare la siccità per diverse scale temporali: SPI-3 (indice a 3 mesi) descrive periodi siccitosi/umidi di tipo stagionale; SPI-6 (indice a 6 mesi) descrive siccità nel medio periodo; SPI-12 (indice a 12 mesi) descrive siccità annuali e prolungate. Per quanto concerne le Marche, dall’immagine sottostante si può riscontrare come sul lungo periodo (12 mesi) l’indice SPI sia sceso alla classe di valori “severamente siccitoso” nel mese di giugno a causa delle modeste precipitazioni nei mesi precedenti.
Questo potrebbe portare a problemi per le colture arboree e di approvvigionamento idrico a causa del basso livello dei bacini idrici e delle falde acquifere, già sotto stress per la mancanza quasi totale di neve sull’Appennino durante lo scorso inverno.
Figura 8. Lo Standardized Precipitation Index calcolato su tre diverse scale temporali: 3, 6, 12 mesi.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
Analisi clima di luglio 2024 per le Marche
Resoconto climatico di luglio 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2], Michele Tonnini[3]
climate_marche_july_2024.1.pdf (914,60 kb)
Temperatura
· Nel mese di luglio, la temperatura media è stata di 2,5°C superiore alla media di riferimento 1991– 20204; il valore medio regionale del mese è stato di 26,2°C, posizionandosi al secondo posto tra i mesi di luglio più caldi dal 19615. Il più caldo luglio per le Marche resta quello del 2015 con 26,7°C, Inoltre, escluso il 2020, negli ultimi 10 anni il mese di luglio è stato più caldo della norma.
· La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – luglio 2024) è di 15,3°C, +1,9°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 risulta essere il più caldo dal 1961.
· La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo agosto 2023 – luglio 2024) permane sopra la soglia dei 16°C così come l’anomalia rispetto al 1991-2020 resta sopra la soglia dei +2°C; tali valori rappresentano per le Marche i record annuali (anno non necessariamente solare) sempre a partire dal 1961.
Precipitazione
· Luglio è un ulteriore mese, per la precisione il sesto del 2024, con precipitazioni inferiori alla norma. Il totale medio regionale è stato di 15mm, corrispondente ad un’anomalia del -64%. Quello del 2024 è stato il sesto mese di luglio meno piovoso per le Marche dal 1961.
· Giunti a questo punto dell’anno (periodo gennaio – luglio 2024), il deficit di precipitazione è del 26% rispetto al 1991-2020; il totale medio del periodo è di 325mm, ottavo valore più basso per il periodo dal 1961.
· La precipitazione totale media degli ultimi dodici mesi (periodo agosto 2023 – luglio 2024) è di 578mm (-31% rispetto al 1991-2020) e risulta essere il terzo valore più basso dal 1961.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di luglio dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Luglio 2024 è stato molto più caldo del normale. Compreso quello appena concluso, sono quattro i mesi di luglio consecutivi più caldi della media di riferimento.
Andamento temperatura media annua regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, tutti gli altri anni della serie storica sono rappresentati in grigio sottile. Si osserva come da ottobre dello scorso anno, la temperatura media abbia intrapreso una traiettoria che si è mantenuta sensibilmente al di sopra della media rientrando poi nello scorso mese di maggio. Da tale mese in poi, l’andamento della temperatura ricalca sostanzialmente quello del 2023.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 127 mesi (da gennaio 2014) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre in linea o più calda della media. Nel periodo più recente, per il quarto mese consecutivo l’anomalia si attesta sopra i +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di luglio dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Dopo il luglio molto piovoso del 2019 e il luglio 2021 con piogge nella norma, anche quest’anno la precipitazione è sotto la media come nel biennio 2022 – 2023.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Da giugno, il 2024 è sceso sotto il 1988, l’anno meno piovoso per le Marche dal 1961.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi e si è amplificata sensibilmente negli ultimi tre mesi.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[4] Media climatologica trentennale di riferimento
[5] Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
Analisi clima di luglio 2024 per il mondo
Resoconto climatico luglio 2024 per il mondo
a cura di Michele Tonnini[1]
climate_world_july_2024.pdf (1,03 mb)
Luglio 2024 è stato il secondo luglio più caldo a livello mondiale nei dati registrati, con una temperatura media dell'aria in superficie ERA5 di 16,91°C, 0,68°C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020[2] e solo 0,04°C in meno rispetto al precedente massimo registrato a luglio 2023. Ciò segna la fine di un periodo di 13 mesi in cui ogni mese è stato il più caldo nel record di dati ERA5 per il rispettivo mese dell'anno.
Figura 1. Anomalie della temperatura media globale dell'aria superficiale relative al periodo 1991-2020 per ogni luglio, tutti i mesi e medie di 12 mesi in esecuzione dal 1979 al 2024. Utilizzare i pulsanti grigi e gialli per modificare il campionamento temporale. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
Il 22 e 23 luglio 2024, la Terra ha vissuto i suoi due giorni più caldi della storia recente, secondo ERA5 e altri set di dati. La temperatura media globale giornaliera ha raggiunto 17,16 °C il 22 luglio e 17,15 °C il 23 luglio in ERA5, i valori più alti nel set di dati, superando i precedenti record di 17,09 °C, stabiliti appena un giorno prima il 21 luglio 2024, e 17,08 °C, stabiliti un anno prima il 6 luglio 2023.
Figura 2. Temperatura media giornaliera globale dell'aria superficiale per il 2024 (rosso), 2023 (arancione) e tutti gli anni tra il 1940 e il 2022 (grigio). Per vedere la versione più recente di questo grafico, visita Climate Pulse. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
Secondo i dati ERA5, il mese è stato di 1,48°C superiore alla media stimata di luglio per il periodo 1850-1900, il periodo di riferimento preindustriale designato, segnando la fine di una serie di 12 mesi consecutivi con temperature pari o superiori a 1,5°C.
Figura 3. Anomalie della temperatura media globale dell'aria superficiale relative al 1850-1900 per ogni luglio, tutti i mesi e medie di 12 mesi dal 1979 al 2024. Utilizzare i pulsanti grigi e gialli per modificare il campionamento temporale. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (agosto 2023 – luglio 2024) è di 0,76 °C superiore alla media del periodo 1991-2020 e di 1,64 °C superiore alla media preindustriale del periodo 1850-1900. L'anomalia globale annuale (per gennaio-luglio) è di 0,70°C superiore alla media 1991-2020 e 0,27°C più calda rispetto allo stesso periodo dell'anno solare più caldo precedente nel 2023.
Date le grandi anomalie positive della temperatura globale osservate nell'ultima parte del 2023 e la transizione alle condizioni di La Niña prevista nei prossimi mesi, si prevede che il margine tra il 2024 e il 2023 diminuirà entro la fine dell'anno. Tuttavia, un'anomalia media di soli 0,47 °C o superiore per i mesi rimanenti di quest'anno renderebbe il 2024 più caldo del 2023.
In altre parole, l'anomalia media per agosto-dicembre 2024 dovrebbe scendere di almeno 0,23 °C affinché il 2024 non sia più caldo del 2023. Un calo di questa portata tra gennaio-luglio e agosto-dicembre si è verificato solo una volta nell'intero set di dati ERA5 (nel 1992). Pertanto, è sempre più probabile che il 2024 sarà più caldo del 2023 e quindi l'anno più caldo mai registrato.
La temperatura superficiale marina media (SST) per luglio 2024 è stata di 20,88°C, 0,50°C sopra la media, la seconda più alta mai registrata per luglio e solo 0,01°C inferiore al valore mensile per luglio 2023. Ciò segna la fine di un periodo di 15 mesi in cui la SST era stata la più calda nel record di dati ERA5 per il rispettivo mese dell'anno.
Figura 4. Temperatura media giornaliera della superficie del mare (°C) sull'oceano globale extrapolare (60°S–60°N) per il 2023 (arancione) e il 2024 (rosso scuro). Tutti gli altri anni tra il 1979 e il 2022 sono mostrati con linee grigie. La media giornaliera per il periodo di riferimento 1991–2020 è mostrata con una linea grigia tratteggiata. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
L'ultimo evento El Niño ha contribuito in modo importante alle elevate SST globali osservate nell'ultimo anno. Sebbene le SST nel Pacifico equatoriale orientale siano scese sempre più al di sotto della media 1991-2020 durante luglio, indicativo di una prevista transizione dalle condizioni El Niño a La Niña, le SST sono rimaste le più alte mai registrate in una parte considerevole del Pacifico occidentale tropicale e a ovest dell'America Centrale, come mostrato nella mappa delle anomalie ed estremi sotto. Inoltre, le elevate SST nelle regioni oceaniche al di fuori del Pacifico equatoriale sono un fattore chiave per la media globale record o quasi record di SST a luglio. La mappa mostra che le SST hanno anche raggiunto valori record elevati per luglio in una parte sostanziale dell'Oceano Atlantico (Atlantico settentrionale subtropicale, Atlantico meridionale extratropicale, Atlantico equatoriale e Mar dei Caraibi), in molte parti dell'Oceano Indiano, nel settore dell'Oceano Meridionale a sud dell'Africa e in varie parti dell'Oceano Pacifico extratropicale. Le temperature superficiali del mare record nel Mar dei Caraibi potrebbero aver contribuito all'intensificazione dell'uragano Beryl, che ha raggiunto la categoria 5 già il 1° luglio.
Figura 5. Anomalie ed estremi nella temperatura della superficie del mare per giugno 2024. Le categorie di colore si riferiscono ai percentili delle distribuzioni di temperatura per il periodo di riferimento 1991-2020. Le categorie estreme ("Più freddo" e "Più caldo") si basano sulle classifiche per il periodo 1979-2024. I valori sono calcolati solo per gli oceani senza ghiaccio. Le aree coperte da ghiaccio marino e piattaforme di ghiaccio a giugno 2024 sono mostrate in grigio chiaro. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[2] Media climatologica trentennale di riferimento
Analisi clima di luglio 2024 per l'Italia
Resoconto climatico di luglio 2024 per l'Italia
A cura di Michele Tonnini[1]
climate_italy_july_2024.pdf (769,17 kb)
Per l’Italia, il luglio appena trascorso, secondo quanto riportato dall’Istituto di ricerca ISAC-CNR, è stato il terzo più caldo dall’inizio della serie storica (1800). L’anomalia media nazionale è stata di +2,08°C rispetto alla media climatologica di riferimento 1991-2020[2].
Figura 1. Anomalie di temperatura media in luglio – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Al Nord l’anomalia è stata di +1,84°C rispetto alla media 1991-2020; qui giugno è stato il quarto più caldo della serie storica. Al Centro l’anomalia è stata di +2,18°C, qui giugno è stato il quarto più caldo della serie storica. Al Sud si registra l’anomalia maggiore, pari a +2,23°C; qui giugno è stato il secondo più caldo della serie storica.
Per quanto riguarda le anomalie di temperatura minima, al Nord l’anomalia è stata di +2,19°C; al Centro l’anomalia è stata di +1,88°C, mentre al Sud l’anomalia è stata di +2,10°C.
Figura 2. Anomalie di temperatura minima in luglio – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Per quanto riguarda le anomalie di temperatura massima, al Nord l’anomalia è stata di +1,48°C; al Centro l’anomalia è stata di +2,47°C, mentre al Sud l’anomalia è stata di +2,37°C.
Figura 3. Anomalie di temperatura massima in luglio – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Anche secondo i dati provenienti dalla rete di stazioni Meteonetwork, il mese di luglio per l’Italia è stato molto caldo, con un’anomalia media nazionale di +2,07°C. Questa anomalia è una media delle anomalie che hanno caratterizzato le tre decadi di luglio. In particolare, come mostrato dall’immagine sottostante, si può vedere come la seconda decade sia stata molto calda, con un’anomalia media nazionale di +3,42°C rispetto alla media di riferimento 1991-2020.
Figura 4. Anomalie temperatura media seconda decade di luglio – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-periodiche
Per quanto riguarda la piovosità, dalla mappa sottostante delle anomalie di precipitazione si può riscontrare una piovosità inferiore alla norma su diverse aree del paese, con scarti percentuali anche inferiori all’80%, indice del fatto che luglio è stato un mese molto secco e avaro di precipitazioni, con la siccità che continua ad aggravarsi al Sud, specie in Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Poche le aree dove la piovosità è stata superiore alla norma.
Figura 5. Anomalie di precipitazione in luglio – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-periodiche
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[2] Media climatologica trentennale di riferimento
Analisi clima prima parte di agosto 2024
Resoconto climatico prima parte di agosto 2024
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2], Michele Tonnini[3]
climate_prima parte agosto_2024.pdf (728,37 kb)
Analisi a scala europea
La prima metà del mese di agosto è trascorsa all’insegna della prevalente stabilità sull’Europa centro-meridionale, grazie alla tenuta di un solido promontorio anticiclonico di matrice subtropicale, con geopotenziali più alti della norma tranne che alle latitudini elevate (Scandinavia, Scozia, Irlanda), sulle repubbliche orientali e penisola iberica meridionale.
Figura 1. Anomalie dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa durante la prima metà di agosto – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Dal punto di vista delle temperature in quota, queste sono risultate superiori alla media di riferimento 1991-2020[4] su gran parte del Vecchio Continente, con scarti positivi dalla media fino a 3-4°C tra Italia, Francia e Svizzera. Altrove le anomalie sono generalmente comprese tra +1 e +3°C; solo sulla Russia Europea, parte dell’Europa orientale e in prossimità dell’Islanda si sono registrate anomalie negative tra -1 e -2°C, come mostrato dall’immagine sottostante.
Figura 2. Anomalie della temperatura a 850 hPa durante la prima metà di agosto – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Italia: temperature e precipitazioni.
Per quanto riguarda l’Italia, la prima decade di agosto è stata più calda della norma, con un’anomalia media nazionale di +2,1°C rispetto alla media di riferimento 1991-2020.
Figura 3. Anomalia media di temperatura al suolo in Italia durante la prima decade di agosto – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-periodiche.
La prima decade di agosto è stata, inoltre, meno piovosa della norma su gran parte dell’Italia, tranne poche e limitate aree dove si è verificata attività temporalesca (zone in celeste).
Figura 4. Anomalia di precipitazione in Italia durante la prima decade di agosto – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-periodiche.
Marche: temperature e precipitazioni.
Per quanto concerne le Marche, la temperatura media nei primi quindici giorni di agosto è stata di 27,0°C, 2,9°C superiore allo storico di riferimento 1999-2023[5]. La temperatura media è stata calcolata prendendo quattordici stazioni rappresentative del territorio regionale e calcolando la temperatura media per ciascuna stazione e successivamente la media dei quattordici valori ottenuti. I valori di temperatura media, lo storico di riferimento e l’anomalia ottenuta come differenza tra i primi due vengono riportati nella seguente tabella.
Tabella 1. Valori di temperatura media, lo storico di riferimento e lo scarto dalla media per i primi quindici giorni di agosto. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
Figura 5. Istogramma della temperatura media nella prima metà di agosto delle quattordici stazioni rappresentative in rosso confrontata con lo storico di riferimento 1999-2023 in grigio. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
Si può notare come, durante tutta la prima metà di agosto, la temperatura media di tutte le quattordici stazioni sia stata superiore alla media di riferimento, con scarti positivi dalla media fino a quasi +4°C per la stazione di Montefortino. L’anomalia più bassa, invece, è stata registrata dalla stazione di Spinetoli con circa +2°C.
Dal punto di vista delle piogge, come si può vedere dalla tabella sottostante, la maggior parte delle stazioni rappresentative hanno registrato un deficit pluviometrico. Solo su tre si può notare un surplus pluviometrico, segnatamente Fano, Spinetoli e Tolentino. L’accumulo maggiore è stato registrato dalla stazione di Tolentino con circa 30 mm, a fronte di una media di circa 20 mm per la prima metà di agosto. L’accumulo più basso, invece, è stato rilevato dalle stazioni di Agugliano e Magliolati Spontini, pari a 0,8 mm. I valori di precipitazione, lo storico di riferimento e l’anomalia percentuale vengono riassunti nella seguente tabella. I diversi accumuli e quindi anche le differenti anomalie registrate dalle varie stazioni sono giustificati dalla prevalente natura termo-convettiva dei fenomeni. I temporali, infatti, sono fenomeni localizzati nello spazio e nel tempo; pertanto, è ragionevole aspettarsi una cumulata più consistente su una determinata zona e magari a pochi chilometri di distanza ha piovuto molto meno o per nulla, come spesso accade con l’instabilità temporalesca in cui i fenomeni sono localizzati e circoscritti.
Tabella 2. Valori di precipitazione, lo storico di riferimento e lo scarto percentuale dalla media per i primi quindici giorni di agosto. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
Figura 6. Precipitazione nella prima metà di agosto delle quattordici stazioni rappresentative in blu confrontata con lo storico di riferimento 1999-2023 in grigio. Fonte: http://meteo.marche.it/dati/clima/.
A livello regionale, la precipitazione media nella prima metà di agosto è stata di 11,4 mm a fronte di una media di 23,8 mm. L’anomalia è di -52,2%, pertanto la piovosità è stata meno della metà di quella che ci si aspetta in questo periodo, prendendo sempre come riferimento climatologico la media 1999-2023. La precipitazione media regionale è stata ottenuta calcolando prima la precipitazione totale di ciascuna delle quattordici stazioni e poi calcolandone la media.
Marche: Standardized Precipitation Index.
Questo indice consente di studiare la siccità per diverse scale temporali: SPI-3 (indice a 3 mesi) descrive periodi siccitosi/umidi di tipo stagionale; SPI-6 (indice a 6 mesi) descrive siccità nel medio periodo; SPI-12 (indice a 12 mesi) descrive siccità annuali e prolungate.
Per quanto concerne le Marche, dall’immagine sottostante si può riscontrare come sul lungo periodo (ultimi dodici mesi) l’indice SPI sia sceso alla classe di valori “estremamente siccitoso” nel mese di agosto a causa delle scarse precipitazioni nei mesi precedenti. Questo implica un ulteriore aggravamento per le colture arboree a causa della forte evapotraspirazione e di approvvigionamento idrico a causa del basso livello dei bacini idrici e delle falde acquifere, già sotto stress per la mancanza quasi totale di neve sull’Appennino durante lo scorso inverno.
Anche nel breve periodo (ultimi tre mesi) si riscontra un ulteriore peggioramento, con l’indice SPI che continua la sua decrescita a causa della scarsissima piovosità, pur restando nella classe di valori “moderatamente siccitoso”. Un leggero miglioramento si riscontra invece nel medio periodo (ultimi sei mesi), con l’SPI che si riporta vicino alla classe di valori “vicino al normale”.
Figura 7. Lo Standardized Precipitation Index calcolato su tre diverse scale temporali: 3, 6, 12 mesi.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[4] Media climatologica di riferimento per l'analisi a scala europea e italiana
[5] Media climatologica di riferimento per l'analisi a scala regionale
Resoconto climatico 18-19 agosto 2024
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2], Michele Tonnini[3]
climate_18-19 agosto_2024.2.pdf (739,88 kb)
Analisi a scala europea
Tra il 18 e il 19 agosto, l’ingresso di una saccatura nord-atlantica ed il suo isolamento (cut-off) sull’Italia ha portato ad una fase di instabilità localmente intensa sul nostro paese, con frequenti temporali anche di forte intensità ed un generale abbassamento delle temperature. Come si può vedere dalla seguente immagine, proprio sull’Italia si è registrata in quei due giorni un’anomalia negativa dell’altezza di geopotenziale, come pure tra l’Islanda e Mar di Norvegia (accentuata per la presenza della consueta Depressione d’Islanda).
Figura 1. Anomalie dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra il 18 e il 19 agosto – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Questa breve fase instabile ha avuto il compito di interrompere per 48-72 ore la lunga fase di caldo intenso e anomalo che da inizio luglio non ha quasi mai concesso una tregua, in particolare al Centro-Sud (salvo modesti e temporanei abbassamenti termici). L’ingresso di origine oceanica non ha comunque comportato un sostanziale ricambio della massa d’aria. In alcune zone, quelle interessate dai fenomeni temporaleschi, il calo delle temperature si è avvertito di più grazie al rovesciamento dagli strati superiori dell’aria fredda dovuto alle precipitazioni convettive. La diminuzione è stata mediamente di 5-7 gradi con le temperature che sono tornate in linea con la media del periodo[4] o di poco sotto di essa.
Figura 2. Anomalie della temperatura a 850 hPa tra il 18 e il 19 agosto – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Dall’immagine sopra si può vedere il corridoio di aria più fresca in discesa dal Mare del Nord che ha accompagnato l’ingresso della saccatura sul Mediterraneo Centrale.
Italia: precipitazioni.
Sotto viene mostrata l’anomalia del tasso di precipitazione giornaliero che non va confuso con l’accumulo al suolo.
Figura 3. Anomalie del tasso di precipitazione giornaliero tra il 18 e il 19 agosto – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/.
Le zone contraddistinte dal colore viola indicano che sono caduti più millimetri in meno giorni di quelli in cui dovrebbero cadere; in generale gran parte dell’Italia ha registrato un’anomalia positiva del tasso di precipitazione giornaliero e questo si può giustificare grazie alla prevalente natura termo-convettiva, dunque intensa e temporalesca, dei fenomeni.
Trattandosi in prevalenza di temporali e quindi di fenomeni localizzati nello spazio e nel tempo, dalla mappa degli accumuli rispettivamente del 18 e 19 agosto elaborate dalla rete Meteonetwork si può notare come essi si distribuiscano in modo irregolare sul territorio nazionale, con zone che hanno registrato accumuli maggiori rispetto ad altre, con differenze sostanziali anche a pochi chilometri di distanza tra una zona e l’altra e questa è la tipica caratteristica delle celle temporalesche.
I temporali hanno colpito a macchia di leopardo un po’ ovunque, ma gli accumuli più consistenti si sono avuti nella giornata del 18 agosto sulla fascia alpina e pedemontana del Nord, tra la Liguria e l’Alta Toscana, zone interne di Lazio e Umbria e sulla Sicilia nord-orientale.
Figura 4. Cumulate di precipitazione in Italia il 18 agosto – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-realtime.
Nella giornata del 19 agosto, invece, gli accumuli maggiori si sono registrati sulla Romagna, coste venete e tra Basilicata e Puglia. Accumuli meno rilevanti sulle restanti regioni.
Figura 5. Cumulate di precipitazione in Italia il 19 agosto – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-realtime.
Marche: precipitazioni.
Per quanto concerne le Marche, in base alle misure della rete agrometeo regionale, il giorno più piovoso è stato il 18 agosto in cui si sono avuti i fenomeni più intensi e diffusi sul territorio regionale. La stazione che, in tale giorno, ha rilevato la precipitazione maggiore è stata quella di Senigallia con 41,6 mm, segue Serrungarina con 27,4 mm e Santa Maria Nuova con 24,6 mm.
Il giorno 19 agosto i fenomeni sono risultati meno diffusi e hanno interessato in particolare le province del maceratese e dell’ascolano. Tra quelle monitorate, le località più piovose sono state Serrapetrona con 36,8 mm, Sarnano con 34,0 mm e Treia con 23,6 mm. Sommando gli accumuli dei due giorni, si ottengono i seguenti massimi di pioggia caduta: 51,8 mm per Serrapetrona; 45,6 mm per Sarnano; 41,8 mm per Senigallia.
Tenuto conto che le medie di riferimento 1999-2023[5] di agosto per le tre stazioni sono rispettivamente 48,9 mm, 56,5 mm e 50,3 mm, se ne deduce che per Serrapetrona è caduto un quantitativo di pioggia superiore alla media mensile, quindi un valore rilevante. L’accumulo di pioggia e lo storico di riferimento delle tre località in questione vengono riassunti nella seguente tabella.
Tabella 1. Cumulata di precipitazione totale tra il 18 e il 19 agosto e lo storico di riferimento 1999-2023 di agosto per le tre località più piovose alla fine dell’evento.
Infine, vengono riportate le mappe dell’accumulo di precipitazione per il giorno 18 e 19 agosto su tutto il territorio regionale che riassumono quanto descritto in precedenza.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[4] 1991-2020, media climatologica di riferimento per l'analisi a scala europea e italiana
[5] Media climatologica di riferimento per l'analisi a scala regionale
PROIEZIONE INIZIO SECONDA DECADE DI SETTEMBRE
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2], Michele Tonnini[3]
PROIEZIONE INIZIO SECONDA DECADE DI SETTEMBRE.pdf (1.020,47 kb)
Si è concluso il trimestre estivo meteorologico e domenica 1° settembre è iniziato l’autunno meteorologico, anche se la circolazione atmosferica sul bacino del Mediterraneo presenterà ancora connotati estivi almeno fino ai primi giorni di settembre, con la presenza dell’anticiclone subtropicale e temperature ben superiori alla media del periodo.
Le proiezioni per l’inizio della seconda decade di settembre vedono una diminuzione dei geopotenziali sull’Europa centro-meridionale e un aumento dei geopotenziali sull’Europa nord-occidentale, come mostrato dalla seguente immagine.
Figura 1. Anomalie dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa previste nella settimana dal 9 al 16 settembre – fonte https://charts.ecmwf.int/
Questo si può ravvisare anche attraverso il diagramma di Hovmoller, un diagramma bidimensionale che mostra l’evoluzione nello spazio (asse orizzontale) e nel tempo (asse verticale) delle anomalie medie dell’altezza di geopotenziale alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5500 m in libera atmosfera) alle medie latitudini dell’emisfero nord, quindi mostra come si distribuiscono i promontori e le saccature lungo questa fascia latitudinale e come evolvono nel tempo.
Figura 2. Diagramma di Hovmoller – fontehttps://charts.ecmwf.int/
I contorni rossi indicano un’altezza di geopotenziale più alta della norma, quindi condizioni prevalenti anticicloniche; i contorni verdi/blu indicano, invece, un’altezza di geopotenziale più bassa della norma, quindi condizioni instabili o perturbate sulla regione geografica d’interesse. Le varie ombreggiature in grigio, invece, rappresentano l’incertezza sulla disposizione delle figure bariche: un’ombreggiatura più chiara indica un’incertezza più bassa e quindi una maggiore affidabilità, mentre un’ombreggiatura più scura indica un’incertezza più alta e quindi una minore affidabilità.
Per quanto riguarda le precipitazioni, queste vengono viste in aumento verso la fine della prima decade di settembre per una maggiore ingerenza delle correnti atlantiche, anche se su questa evoluzione necessitano ancora molte conferme. L’immagine sottostante mostra l’anomalia di precipitazione sull’Europa per la settimana che va dal 9 al 16 agosto. Come si può vedere, su gran parte dell’Europa meridionale sono attese precipitazioni superiori alla norma (colori verdi), mentre sull’Europa nord-occidentale sono previste precipitazioni inferiori alla norma (colori arancioni) e questo è coerente con la disposizione delle anomalie di geopotenziale previste per la settimana in questione.
Figura 3. Anomalie di precipitazione previste nella settimana dal 9 al 16 settembre – fonte https://charts.ecmwf.int/
Dal punto di vista delle temperature, queste sono previste in diminuzione rispetto ai primi giorni di settembre, fino a riportarsi vicino alla media del periodo per quanto riguarda l’Italia. Su alcune aree dell’Europa, segnatamente il Mar di Norvegia, la Francia sud-occidentale, la Penisola Iberica e il continente africano, sono attese temperature al suolo inferiori alla media del periodo.
Figura 4. Anomalie di temperature al suolo previste nella settimana dal 9 al 16 settembre – fonte https://charts.ecmwf.int/
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
Analisi clima di agosto 2024 per le Marche
Resoconto climatico di agosto 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2], Michele Tonnini[3]
climate_marche_august_2024.pdf (1,05 mb)
Temperatura
· Quello del 2024 è stato il secondo mese di agosto più caldo per le Marche dal 19615; la temperatura media regionale è stata di 26°C, superiore di 2,4°C rispetto alla media storica 1991-20204 ed inferiore di 0,5°C rispetto al valore record di agosto 2003.
· La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – agosto 2024) è di 16,6°C, +1,9°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 si conferma come il più caldo dal 1961.
· La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo settembre 2023 – agosto 2024) permane sopra la soglia dei 16°C (16,2°C) così come l’anomalia rispetto al 1991-2020 resta sopra la soglia dei +2°C (+2,3°C); tali valori rappresentano per le Marche i record annuali (anno non necessariamente solare) sempre a partire dal 1961.
Precipitazione
· Ancora un mese più secco del normale, il settimo del 2024 (tutti tranne marzo). La precipitazione mensile di agosto, pari a 34mm, è stata infatti del 31% più scarsa della media 1991-2020.
· La precipitazione del periodo gennaio – agosto 2024 (359mm) resta al di sotto della media storica, -27%, settima peggiore prestazione (per i primi otto mesi dell’anno) dal 1961.
· Consistente l’ammanco di precipitazione anche per i dodici mesi più recenti (periodo settembre 2023 – agosto 2024): -34% rispetto al 1991-2020, un totale di 555mm che risulta essere la terza precipitazione totale più scarsa per il periodo dal 1961.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di agosto dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Con il 2024 siamo giunti all’ottavo anno consecutivo in cui il mese di agosto è stato più caldo del normale (l’ultimo più freddo, agosto 2016, -1,2°C rispetto al 1991-2020). Nell’intera serie, solo nel 2003 è stata registrata una temperatura media mensile superiore a quella di quest’anno.
Andamento temperatura media annua regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, tutti gli altri anni della serie storica sono rappresentati in grigio sottile. Agosto 2024, ben più caldo di agosto 2023, si assesta lungo il profilo superiore del fascio di curve che rappresenta l’insieme tutti gli anni.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 128 mesi (da gennaio 2014) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre in linea o più calda della media. Nel periodo più recente, per il quinto mese consecutivo l’anomalia risulta pari o superiore ai +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di agosto dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Il valore di agosto torna sotto la media come nel biennio 2021-2022.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) e in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Il 2024 continua a ricalcare l’andamento dell’anno meno piovoso.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi, anomalia che andata anche accentuandosi con il passare dei mesi.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[4] Media climatologica trentennale di riferimento
[5] Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
Analisi clima di agosto 2024 per l'Italia
Resoconto climatico di agosto 2024 per l'Italia
A cura di Michele Tonnini[1]
climate_italy_august_2024.pdf (676,88 kb)
Per l’Italia, l’agosto appena trascorso, secondo quanto riportato dall’Istituto di ricerca ISAC-CNR, è stato il secondo più caldo dall’inizio della serie storica (1800). L’anomalia media nazionale è stata di +2,38°C rispetto alla media climatologica di riferimento 1991-2020[2].
Figura 1. Anomalie di temperatura media in agosto – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Al Nord l’anomalia è stata di +2,73°C rispetto alla media 1991-2020; qui agosto è stato il secondo più caldo della serie storica. Al Centro l’anomalia è stata di +2,27°C, qui agosto è stato il secondo più caldo della serie storica. Al Sud l’anomalia è stata di +2,14°C; qui agosto è stato il secondo più caldo della serie storica.
Per quanto riguarda le anomalie di temperatura minima, al Nord l’anomalia è stata di +2,67°C; al Centro l’anomalia è stata di +2,06°C, mentre al Sud l’anomalia è stata di +2,06°C.
Figura 2. Anomalie di temperatura minima in agosto – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Per quanto riguarda le anomalie di temperatura massima, al Nord l’anomalia è stata di +2,78°C; al Centro l’anomalia è stata di +2,49°C, mentre al Sud l’anomalia è stata di +2,22°C.
Figura 3. Anomalie di temperatura massima in agosto – fonte https://www.isac.cnr.it/climstor/climate/latest_month_TMM.html
Anche secondo i dati provenienti dalla rete di stazioni Meteonetwork, il mese di agosto per l’Italia è stato molto caldo, con un’anomalia media nazionale di +2,62°C. Questa anomalia è una media delle anomalie che hanno caratterizzato le tre decadi di agosto. In particolare, come mostrato dall’immagine sottostante, si può vedere come la terza decade sia stata quella che abbia inciso di più sul bilancio termico mensile, con un’anomalia media nazionale di +3,02°C rispetto alla media di riferimento 1991-2020, seppur con notevoli differenze tra il Nord-Est e le altre aree del paese.
Figura 4. Anomalie temperatura media terza decade di agosto – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-periodiche
Per quanto riguarda la piovosità, dalla mappa sottostante delle anomalie di precipitazione si può riscontrare una piovosità inferiore alla norma su diverse aree del paese (tranne che per il Sud peninsulare e poche altre zone), con scarti percentuali anche inferiori all’80%, indice del fatto che agosto è stato un mese molto secco e avaro di precipitazioni.
Figura 5. Anomalie di precipitazione in agosto – fonte https://www.meteonetwork.eu/it/mappe-periodiche
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[2] Media climatologica trentennale di riferimento
L'estate 2024 nelle Marche.
Resoconto climatico sull'estate 2024 nelle Marche
a cura di Tognetti Danilo[1], Leonesi Stefano[2], Michele Tonnini[3]
L’estate 2024 è risultata essere la seconda più calda per le Marche dal 1961 a pari merito con quella del 2012 e quella del 2017. La temperatura media stagionale è stata di 24,9°C corrispondente ad un’anomalia di +2,1°C rispetto al 1991-2020. Tale prestazione è scaturita dalle temperature molto miti che hanno caratterizzato i mesi di luglio e agosto: 26,2°C di media per luglio, +2,5°C rispetto al trentennio di riferimento; 26,0°C per agosto, +2,4°C di anomalia rispetto al trentennio di riferimento.
Estate meno piovosa della norma con un deficit del 37% rispetto al 1991-2020; il totale medio regionale di pioggia caduta è stato di 98mm. Tutti e tre i mesi sono stati più secchi del normale, specie luglio che, con un totale medio di 15mm, segna un ammanco del 65%. Anche il numero di giorni di pioggia è stato inferiore alla media 1991-2020, seppur con un deficit lieve (-2 giorni). Questo numero comunque è da prendere con le pinze data la tipica distribuzione sparsa dei fenomeni estivi (può capitare in effetti che alcuni fenomeni, appunto perché estremamente localizzati nello spazio e nel tempo, non vengano registrati dalle stazioni meteo).
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[1]Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2]Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche tonnini_michele@amap.marche.it
Resoconto delle intense precipitazioni dei giorni 17-19 settembre 2024
Tra il 17 e il 19 settembre, il moto retrogrado di un vortice depressionario denominato Boris ed il suo isolamento sull’Italia ha portato (com’era nelle attese) ad una fase di forte maltempo su una parte del nostro paese, con piogge copiose, persistenti e purtroppo anche alluvionali.
Il vortice depressionario, rimanendo incastrato sul bacino centrale del Mediterraneo, ha richiamato per ben tre giorni consecutivi un continuo flusso di correnti umide di scirocco in risalita dall’Adriatico, le quali poi, interagendo con la catena appenninica, hanno subito il sollevamento orografico e, per successiva condensazione delle stesse, si sono avuti accumuli localmente anche superiori ai 300 mm in 48 ore sulla Romagna e responsabili dei recenti eventi alluvionali.
Per quanto concerne le Marche, le località più piovose sono state in ordine alfabetico le seguenti: Agugliano con 279mm, Camerano con 299mm, Falconara Marittima con 272mm, Pesaro con 213mm e infine Potenza Picena con 220mm.
Analisi clima di settembre 2024 per le Marche
Resoconto climatico di settembre 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Michele Tonnini[2], Stefano Leonesi[3]
Temperatura
· Per il settimo anno consecutivo, il mese di settembre risulta essere più caldo della media; la temperatura media regionale[4] è stata di 19,5°C, superiore di 0,7°C rispetto alla media storica 1991-2020[5].
· La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – settembre 2024) è di 17,0°C, +1,8°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 si conferma come il più caldo dal 1961[6].
· La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo ottobre 2023 – settembre 2024) permane sopra la soglia dei 16°C (16,1°C) così come l’anomalia rispetto al 1991-2020 resta sopra la soglia dei +2°C (+2,2°C); tali valori rappresentano per le Marche i record annuali (anno non necessariamente solare) sempre a partire dal 1961.
Precipitazione
· Settembre è stato molto più piovoso della norma, il terzo più piovoso delle serie storica dopo il 1996 (il più piovoso) e il 2012 (il secondo più piovoso). La precipitazione mensile di settembre, pari a 170mm, è stata infatti del 105% più abbondante della media 1991-2020.
· La precipitazione del periodo gennaio – settembre 2024 (529mm) resta di poco al di sotto della media storica, con un’anomalia del -8%.
· Si registra un recupero della precipitazione anche per i dodici mesi più recenti (periodo ottobre 2023 – settembre 2024): -18% rispetto al 1991-2020, un totale di 688mm che risulta essere la dodicesima precipitazione totale più scarsa per il periodo dal 1961.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di settembre dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Con il 2024 siamo giunti al settimo anno consecutivo in cui il mese di settembre è stato più caldo del normale (l’ultimo più freddo, settembre 2017, -0,6°C rispetto al 1991-2020).
Andamento temperatura media annua regionale (°C); in blu l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, tutti gli altri anni della serie storica sono rappresentati in grigio sottile. Lo scorso anno, proprio nel mese di settembre, ebbe inizio quel periodo di temperature molto elevate che poi terminò a marzo 2024.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 129 mesi (da gennaio 2014) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre in linea o più calda della media. Nel periodo più recente, per il sesto mese consecutivo l’anomalia risulta pari o superiore ai +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di settembre dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Il valore di settembre torna sopra la media dopo un 2023 più secco della norma.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) e in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Con settembre, il 2024 si posiziona al di sopra del 1988 e si avvicina alla media storica.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi, anomalia che andata anche accentuandosi con il passare dei mesi. Con settembre l’anomalia scende sotto i 200 mm grazie alle abbondanti piogge.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[3] Centro Studi Alef, società di consulenza
[4] Valori calcolati a partire dalle misure di 14 stazioni scelte come rappresentative del territorio regionale
[5] 1991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
[6] Anno di inizio della serie storica
Resoconto climatico sul maltempo del 19 ottobre 2024
Resoconto climatico del 19 ottobre 2024
a cura di Danilo Tognetti[1], Michele Tonnini[2], Angela Sanchioni[3], Stefano Leonesi[4]
RESOCONTO CLIMATICO 19 OTTOBRE 2024.pdf (623,58 kb)
Analisi a scala europea
Nella giornata di sabato 19 ottobre, l’ingresso di una saccatura nord-atlantica sul Mediterraneo centrale, ed il suo successivo isolamento (cut-off) dal flusso atlantico principale, ha determinato una fase di forte maltempo su una parte del nostro paese, con piogge intense e in alcuni casi anche alluvionali. Di seguito viene illustrata la ricostruzione della sinottica del giorno 19 alle ore 14:00 locali che mostra proprio l’ingresso del vortice depressionario nord-atlantico sul Mediterraneo:
Figura 1. Mappa dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa e della pressione al suolo riferita al giorno 19 alle ore 14:00 locali sull’Europa (fonte Meteociel.fr).
Italia: precipitazioni.
Il vortice ha richiamato un flusso sostenuto di correnti umide di scirocco sullo Ionio e sull’Adriatico, determinando a fine giornata cumulate localmente anche molto elevate (quindi > 100 mm), specie tra Marche centro-settentrionali, Emilia centro-orientale e Romagna.
La mappa dell’Extreme Forecast Index (EFI) di seguito riportata sulla precipitazione totale, emessa venerdì 18 alle ore centrali e in previsione per il giorno 19, mostra valori dell’EFI compresi tra 0,8 e 0,9. Valori superiori a 0,8 indicano una elevata probabilità che l’evento possa risultare molto insolito, in questo caso la cumulata totale di precipitazione.
Figura 2. Mappa dell’EFI emessa il 18 ottobre alle 12:00 UTC e in previsione per il giorno 19 (fonte ECMWF).
Quello che si riscontra dalla mappa è un fiume di vapore acqueo, dovuto allo scorrimento delle correnti sciroccali sulla superficie del mare Adriatico. Queste poi, andando a convergere con i venti di Bora provenienti dall’Alto Adriatico hanno generato diversi nuclei convettivi in mare aperto i quali, seguendo le correnti da Sud-Est, hanno poi interessato le coste marchigiane centro-settentrionali e romagnole, colpendo in particolare la zona di Cesenatico e successivamente parte dell’Emilia centrale (segnatamente il Bolognese).
Di seguito viene riportata la cumulata di precipitazione nella giornata di sabato 19 ottobre in Italia. Le regioni che hanno registrato gli accumuli maggiori sono le Marche, l’Emilia-Romagna, il Veneto centro-meridionale, la Lombardia sud-orientale e la Sicilia centro-meridionale.
Figura 3. Precipitazione totale giornaliera del 19 ottobre (fonte MeteoNetwork).
Marche: precipitazioni.
Per quanto concerne le Marche, le località più piovose sono state in ordine alfabetico le seguenti: Mondolfo con 82mm, Montefano con 84mm, Pesaro con 82mm, Santa Maria Nuova con 75mm, Senigallia con 80mm e Treia con 75mm.
Il massimo di precipitazione oraria è stato registrato dalla stazione di Montefano tra le 8 e le 9 di mattina, quando solo in questa ora sono caduti 29mm di pioggia.
Tutte le sei stazioni hanno registrato nella giornata di sabato 19 un accumulo pari o superiore alla media mensile di ottobre, a sostegno del fatto che l’evento è stato particolarmente rilevante. L’accumulo di pioggia, lo storico di riferimento e le rispettive anomalie delle sei località in questione vengono riassunti nella seguente tabella.
Tabella 1. Cumulata di precipitazione totale, lo storico di riferimento 1999-2023 di ottobre e le rispettive anomalie per le sei località più piovose alla fine dell’evento (fonte AMAP Agrometeo).
Infine, viene riportata la mappa dell’accumulo totale di precipitazione del 19 ottobre su tutto il territorio regionale.
Figura 4. Cumulata totale di precipitazione sulle Marche del 19 ottobre (fonte AMAP Agrometeo).
Dalla mappa si osserva come la parte centro-settentrionale sia stata la più colpita dal maltempo, con gli accumuli maggiori che si sono avuti tra maceratese, anconetano e pesarese. Tale situazione ha ostacolato i lavori di preparazione dei letti di semina per i cereali autunno-vernini, che potranno riprendere solo quando i terreni lo consentiranno, ritardando quindi le semine dei cereali. Allo stesso modo, le precipitazioni hanno interrotto le operazioni di raccolta delle olive, le quali, anche per l’effetto della ripresa delle temperature, saranno suscettibili agli attacchi della mosca olearia.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, sanchioni_angela@amap.marche.it
[4] Centro Studi Alef, società di consulenza
Analisi clima di ottobre 2024 per le Marche
Resoconto climatico di ottobre 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Michele Tonnini[2], Stefano Leonesi[3]
climate_marche_october_2024.pdf (591,73 kb)
Temperatura
· Per il terzo anno consecutivo, il mese di ottobre risulta essere più caldo della media, il quarto più caldo della serie storica; la temperatura media regionale[4] è stata di 16,4°C, superiore di 1,9°C rispetto alla media storica 1991-2020[5].
· La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – ottobre 2024) è di 16,9°C, +1,8°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 si conferma come il più caldo dal 1961[6].
· La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo novembre 2023 – ottobre 2024) scende sotto la soglia dei 16°C (15,8°C) così come l’anomalia rispetto al 1991-2020 torna dopo sei mesi sotto la soglia dei +2°C (+1,9°C); tali valori rappresentano per le Marche i record annuali (anno non necessariamente solare) sempre a partire dal 1961.
Precipitazione
· Ottobre è stato più piovoso della norma; l’ultimo a registrare un’anomalia pluviometrica positiva è stato quello del 2021, seguito però dai 2022 e 2023 particolarmente secchi. La precipitazione mensile di ottobre, pari a 119mm, è stata del 49% più abbondante della media 1991-2020.
· La precipitazione del periodo gennaio – ottobre 2024 (648mm), grazie al marcato recupero del bimestre settembre-ottobre torna ad allinearsi con la media storica.
· Si registra un recupero della precipitazione anche per i dodici mesi più recenti (periodo novembre 2023 – ottobre 2024): -8% rispetto al 1991-2020, con un totale di 780mm.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di ottobre dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Con il 2024 siamo giunti al terzo anno consecutivo in cui il mese di ottobre è stato più caldo del normale (l’ultimo più freddo, ottobre 2021, -1,3°C rispetto al 1991-2020).
Andamento temperatura media annua regionale (°C); in blu l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, tutti gli altri anni della serie storica sono rappresentati in grigio sottile. Lo scorso anno, a partire dal mese di settembre, ebbe inizio quel periodo di temperature molto elevate che poi terminò a marzo 2024. Anche l’estate 2024 è stata particolarmente calda e l’ottobre sembra riprendere questo andamento dopo un settembre in cui le temperature sono rientrate in norma.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 130 mesi (da gennaio 2014) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre in linea o più calda della media. Nel periodo più recente, con ottobre si interrompe la sequenza dei sei mesi consecutivi con anomalia pari o superiore ai +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di ottobre dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Il valore di ottobre torna sopra la media dopo un 2022 e un 2023 ben più secchi della norma.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) e in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Con ottobre, il 2024 torna a sovrapporsi alla media storica.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi, anomalia che è andata anche accentuandosi con il passare dei mesi per poi recuperare negli ultimi due. Con ottobre, infatti, l’anomalia scende sotto i 100 mm grazie alle abbondanti piogge di settembre e, per l’appunto, di ottobre.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[3] Centro Studi Alef, società di consulenza
[4] Valori calcolati a partire dalle misure di 14 stazioni scelte come rappresentative del territorio regionale
[5] 1991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
[6] Anno di inizio della serie storica
Analisi clima di novembre 2024 per le Marche
Resoconto climatico di novembre 2024 per le Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Michele Tonnini[2], Stefano Leonesi[3]
climate_marche_november_2024.pdf (598,59 kb)
Temperatura
· Dopo gli ultimi sei mesi di novembre degli scorsi anni più caldi della norma (l’ultimo sottomedia è stato quello del 2017), il mese di novembre appena trascorso ha registrato una temperatura media regionale[4] di 9,9°C pari a quella della media storica 1991-2020[5], chiudendo così in perfetta media termica.
· La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – novembre 2024) è di 16,3°C, +1,7°C rispetto al 1991 – 2020; al momento, il 2024 si conferma come il più caldo dal 1961[6].
· La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo dicembre 2023 – novembre 2024) rimane sotto la soglia dei 16°C (15,7°C) così come l’anomalia rispetto al 1991-2020 rimane sotto la soglia dei +2°C (+1,8°C); tali valori rappresentano per le Marche i record annuali (anno non necessariamente solare) sempre a partire dal 1961.
Precipitazione
· Novembre è stato assai meno piovoso della norma; l’ultimo a registrare un’anomalia pluviometrica negativa è stato quello del 2020, seguito dal triennio 2021-2023 particolarmente piovoso. La precipitazione mensile di novembre, pari a 36mm, è stata inferiore alla media 1991-2020, con un ammanco del -64%.
· La precipitazione del periodo gennaio – novembre 2024 (684mm), nonostante il marcato recupero del bimestre settembre-ottobre, torna al di sotto della media storica, con un’anomalia del -10%.
· Si registra un incremento dell’anomalia di precipitazione anche per i dodici mesi più recenti (periodo dicembre 2023 – novembre 2024): -16% rispetto al 1991-2020, con un totale di 708mm.
Tabella riepilogo dei valori mensili 2024, di riferimento 1991-2020 e delle anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di novembre dal 1961 rispetto alla media 1991-2020 (°C). Dopo sei anni consecutivi in cui il mese di novembre è stato più caldo del normale (l’ultimo più freddo novembre 2017, -0,5°C rispetto al 1991-2020), il 2024 ha chiuso in perfetta media.
Andamento temperatura media annua regionale (°C); in blu l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo (2023) dal 1961, in grigio marcato la media 1991-2020, tutti gli altri anni della serie storica sono rappresentati in grigio sottile. Lo scorso anno, a partire dal mese di settembre, ebbe inizio quel periodo di temperature molto elevate che poi terminò a marzo 2024. Anche l’estate 2024 è stata particolarmente calda e, dopo un ottobre con temperature superiori alla media, con novembre le temperature sono rientrate nella norma.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (°C). Negli ultimi 131 mesi (da gennaio 2014) la temperatura media calcolata nei 12 mesi più recenti (ultimo anno non necessariamente solare) risulta sempre in linea o più calda della media. Nel periodo più recente, con ottobre si è interrotta la sequenza dei sei mesi consecutivi con anomalia pari o superiore ai +2°C.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di novembre dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1991-2020 (mm). Il valore di novembre torna sotto la media dopo un triennio 2021-2023 più piovoso della norma.
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso (1976) e in arancione l'anno meno piovoso (1988) dal 1961, in grigio la media 1991-2020. Con novembre, il 2024 torna al di sotto della media storica.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1991-2020 (mm). Da gennaio 2024 l’anomalia è tornata su valori negativi, anomalia che è andata anche accentuandosi con il passare dei mesi per poi recuperare negli ultimi due. Con ottobre, infatti, l’anomalia negativa è scesa sotto i 100 mm grazie alle abbondanti piogge di settembre e di ottobre. Con novembre, però, l’anomalia torna al di sopra dei 100 mm a causa delle scarse piogge registrate.
[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it
[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it
[3] Centro Studi Alef di Stefano Leonesi, consulente tecnico in ambito agrometeorologico, meteo previsionale e statistico
[4] Valori calcolati a partire dalle misure di 14 stazioni scelte come rappresentative del territorio regionale
[5] 1991-2020 periodo di clima normale (Cli.No., ClimaticNormals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
[6] 1961, anno di inizio delle serie storiche a nostra disposizione