News 2022
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Regione Marche. Analisi clima dicembre 2021
a cura di Danilo Tognetti(1), Leonesi Stefano(2)
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Temperatura
• Dicembre (così come novembre) è risultato essere più caldo del normale con una temperatura media mensile di 6,5°C e un’anomalia di +0,4°C rispetto allo storico di riferimento 1981-2010(3). Per il terzo anno consecutivo, il mese di dicembre è stato più caldo della media.
• Con dicembre si è chiuso l’anno solare. La temperatura media del 2021 è stata di 14,4°C, la sua anomalia rispetto al 1981-2010 di +0,7°C; l’anno è stato l’undicesimo consecutivo più caldo (l'ultimo più freddo rimane il 2010 con una differenza di -0,3°C rispetto al 1981-2010). Il 2021 si posiziona inoltre al sesto posto nella classifica degli anni più caldi dal 1961(4). Le statistiche ci dicono infine che, dal 2000, 19 anni su 22 hanno avuto una temperatura media più elevata della norma.
Precipitazione
• Per il terzo mese consecutivo le precipitazioni sono state più abbondanti del normale: il totale medio regionale di pioggia caduta di dicembre 2021 è stato di 107mm equivalente ad un incremento del 18% rispetto alla media 1981-2010.
• La precipitazione totale del 2021 è stata di 709mm che corrisponde ad un deficit del 11% rispetto al 1981-2010.
Tabella riepilogo valori mensili 2021, di riferimento 1981-2010, anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di dicembre dal 1961 rispetto alla media 1981-2010 (°C).
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo dal 1961, in blu l'anno più freddo dal 1961, in grigio la media 1981-2010 ed i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (°C).
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di dicembre dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1981-2010 (mm).
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso dal 1961, in grigio la media 1981-2010.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (mm).
(1) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
(2) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche
(3) 1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
(4) Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
Regione Marche. Analisi clima 2021
In analogia al dato nazionale registrato dal CNR, il 2021 anche per le Marche è stato più caldo della norma. La temperatura media regionale di 14,4°C ha fatto segnare uno scarto di +0,7°C rispetto alla norma 1981-2010 e si posiziona al sesto posto nella classifica delle temperature medie più alte dal 1961; l’anno più caldo per la nostra regione resta il 2019 con una temperatura media di 14,6°C. Con il 2021 siamo giunti all’undicesimo anno consecutivo più caldo della media.
Per quanto riguarda le precipitazioni, come già successo nel 2020, la precipitazione totale del 2021 è stata inferiore alla media. Il suo valore medio regionale, pari a 709mm, fa segnare infatti un -84mm rispetto allo storico 1981-2010. Dall'anno 2000, 14 anni su 22 sono stati più piovosi della media. Considerando i totali decennali, la precipitazione sembra aver intrapreso una tendenza al recupero dopo la evidente flessione degli anni ottanta.
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Andamento delle precipitazioni nelle Marche nel periodo 1 gennaio - 22 febbraio 2022.
a cura di Danilo Tognetti, Stefano Leonesi.
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In un precedente articolo abbiamo descritto l’andamento delle precipitazioni dell’ultimo trimestre del 2021, piogge particolarmente abbondanti che hanno permesso un recupero dalle condizioni di siccità che hanno caratterizzato i mesi precedenti specie quelli estivi. Ne è testimonianza, per esempio, l’indice SPI-3 (Standardized Precipitation Index a 3 mesi), calcolato a partire dalle precipitazioni mensili e adatto a quantificare eventuali stati di siccità/umidità stagionali, passato dalla classe di estrema siccità di giugno-luglio a quella di moderata umidità di dicembre.
Da inizio 2022 la musica però è cambiata, sono tornate a suonare note di siccità, una stridula melodia che ancora oggi ci accompagna. Per la nostra regione infatti, il mese di gennaio ha fatto registrare un deficit del 36% rispetto ai 50mm che di solito cadono nel mese (media calcolato per il periodo di riferimento 1981-2010). Non che gennaio sia un mese particolarmente piovoso, così come non lo è febbraio, ma considerando che, ad oggi, in questo secondo mese l’anomalia è ben più sostanziosa, pari a -84%, si capisce come qualche segno di siccità inizi a delinearsi. In effetti, l’indice SPI-3 tornato nella classe di normalità in gennaio, sfiora adesso la prima classe di siccità (moderata siccità) e soprattutto l’indice a 12 mesi, SPI-12, evidenzia come le condizioni di siccità nel medio-lungo periodo siano tornate ad affacciarsi così come era successo nel corso dell’estate scorsa.
A livello provinciale, nel periodo 1 gennaio – 22 febbraio 2022, gli ammanchi di precipitazione sono superiori al 60% per tutte le province tranne che per quella di Pesaro-Urbino dove in media è piovuto di più (specie a febbraio) ed il deficit si ferma al -49%.
Andamento mensile indici SPI-3 (in nero) e SPI-12 (in verde), periodo 1 gen 2021 – 22 feb 2022.
Precipitazioni totali mensili suddivisi per provincia, periodo gennaio – febbraio (fino al giorno 22) 2022 a confronto con lo storico 1981-2010.
L’inverno 2022 nelle Marche.
Continua il trend positivo della serie delle anomalie termiche della stagione invernale. Per il nono anno consecutivo, infatti, la temperatura media dell’inverno è stata più calda del normale grazie ad un valore medio regionale di 6,3°C che ha fruttato un +0,8°C rispetto alla media storica di riferimento 1981-2010. L’ultimo inverno più freddo della norma risale al 2013 quando la temperatura media fu di 0,6°C inferiore al valore 1981-2010.
Nel complesso, come precipitazione totale media stagionale, l’inverno è stato lievemente più piovoso del normale con un valore di 210mm ed incremento del 9% rispetto al 1981-2010. Si osservano però importanti differenze nelle cumulate mensili con i mesi di dicembre e febbraio più piovosi del normale (rispettivamente +18% e +38% rispetto alla media del trentennio di riferimento); nel mezzo, gennaio particolarmente secco.
Regione Marche. Analisi clima marzo 2022
a cura di Danilo Tognetti(1), Leonesi Stefano(2)
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Temperatura
• Dopo un febbraio eccezionalmente caldo, ecco marzo con temperature più fredde del normale: la temperatura media regionale(5) di marzo 2022 infatti, pari a 6,8°C, è stata di 1,9°C più bassa rispetto al valore medio di riferimento 1981-2010(3). Importante osservare che il mese di marzo è stato di quasi un grado più freddo rispetto a febbraio (7,6°C la temperatura media di febbraio 2022). Secondo i dati a nostra disposizione(4), quello del 2022 è stato il nono marzo più freddo per le Marche dal 1961.
• La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio - marzo) è di 6,4°C valore perfettamente in linea con la media 1981-2010.
• La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo aprile 2021 – marzo 2022) è di 14,2°C corrispondente ad una differenza di +0,6°C rispetto al 1981-2010, decimo valore più alto per il periodo dal 1961.
Precipitazione
• Ancora in contrapposizione con febbraio, marzo è stato meno piovoso del normale con una precipitazione totale media regionale di 26mm ed un deficit del 59% rispetto al 1981-2010. Quello del 2022 è stato il settimo mese di marzo più secco per le Marche dal 1961.
• La precipitazione da inizio anno (periodo gennaio – marzo) resta sotto la media (-23%) ed è pari a 128mm.
• i inasprisce anche il deficit della precipitazione totale degli ultimi 12 mesi (periodo aprile 2021 – marzo 2022) pari -13% (-11% per il periodo marzo 2021 – febbraio 2022). Il totale di precipitazione del periodo è di 692mm.
Tabella riepilogo valori mensili 2022, di riferimento 1981-2010, anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di marzo dal 1961 rispetto alla media 1981-2010 (°C).
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo dal 1961, in blu l'anno più freddo dal 1961, in grigio la media 1981-2010 ed i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (°C).
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di marzo dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1981-2010 (mm).
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso dal 1961, in grigio la media 1981-2010.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (mm).
(1) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
(2) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche
(3) 1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
(4) Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
(5) Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
Regione Marche. Analisi clima aprile 2022
a cura di Danilo Tognetti(1), Leonesi Stefano(2)
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Temperatura
• In aprile, così come accaduto in marzo, la temperatura è stata inferiore alla norma anche se in modo meno accentuato rispetto, appunto, al mese precedente; il valore medio regionale(5) di aprile è stato di 11,6°C con una differenza di -0,2°C rispetto al valore medio di riferimento 1981-2010(3).
• La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio - aprile) è di 7,7°C valore perfettamente in linea con la media 1981-2010.
• La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo maggio 2021 – aprile 2022) è di 14,3°C corrispondente ad una differenza di +0,7°C rispetto al 1981-2010, nono valore più alto per il periodo dal 1961(4).
Precipitazione
• Sempre in analogia con marzo, aprile è stato meno piovoso del normale con una precipitazione totale media regionale di 45mm ed un deficit del 35% rispetto al 1981-2010. Per il terzo anno consecutivo, il mese di aprile risulta più secco del normale.
• La precipitazione da inizio anno (periodo gennaio – aprile) permane quindi sotto la media (-26%) ed è pari a 173mm, quinta peggiore prestazione per il periodo dal 1961.
• Si stabilizza invece il deficit della precipitazione totale dei 12 mesi più recenti (periodo maggio 2021 – aprile 2022) pari a -13%; il totale di precipitazione è di 695mm. E’ da marzo 2021 che la precipitazione degli ultimi 12 mesi è inferiore alla norma.
Tabella riepilogo valori mensili 2022, di riferimento 1981-2010, anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di aprile dal 1961 rispetto alla media 1981-2010 (°C).
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo dal 1961, in blu l'anno più freddo dal 1961, in grigio la media 1981-2010 ed i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard.
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (°C).
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di aprile dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1981-2010 (mm).
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso dal 1961, in grigio la media 1981-2010.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (mm).
(1) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
(2) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche
(3) 1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
(4) Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
(5) Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
Analisi della siccità nel primo semestre degli anni 2002, 2003, 2007, 2021 e 2022 nelle Marche.
L’indice SPI-6 (Standardized Precipitation Index, a 6 mesi) calcolato a partire dalle precipitazioni, è utilizzato per studiare la siccità per finestre temporali di 6 mesi e fornisce indicazioni sulla riduzione delle portate fluviali e delle capacità negli invasi. Un SPI riferito a periodi più brevi (da 1 a 3 mesi) dà informazioni sugli impatti immediati della siccità come la riduzione di umidità del suolo, del manto nevoso e della portata dei piccoli torrenti (siccità agronomica). Un SPI riferito a periodi più lunghi (dai 12 mesi) fornisce indicazioni sulla ridotta ricarica degli invasi e sulla disponibilità di acqua nelle falde (siccità idrologica).
In figura 1 è riportato l’andamento, da gennaio a giugno, dell’indice SPI-6 calcolato su scala regionaleper i cinque anni più recenti considerati particolarmente siccitosi per le Marche.
Calcolando la media dei 6 mesi, l’anno 2007 è stato quello di maggiore sofferenza dal punto di vista della siccità, con un valore di -1,75 che cade nella classe di severa siccità; segue il 2002 dove il primo semestre dell’anno è considerato come moderatamente siccitoso. Il primo semestre 2022 è classificato, almeno secondo il valore medio di SPI-6, nella normalità anche se, come si osserva dal grafico, la situazione è andata peggiorando strada facendo con l’indice sceso nelle classi di siccità dal mese di maggio. Ciò vale anche per lo scorso anno. La differenza sostanziale tra gli anni 2002, 2007 da una parte e gli anni 2021, 2022 dall’altra è la seguente: se anche l’indice a 6 mesi indica i primi due (più lontani nel tempo) più siccitosi rispetto ai due più recenti, in questi ultimi le condizioni di siccità sono venute maturando nel tempo ed assumono la massima intensità nella parte finale del periodo, cioè, entrando nella stagione estiva, periodo di per sé poco piovoso e quindi con un probabile peggioramento della situazione nei prossimi due mesi estivi.
Il fatto che le condizioni di siccità del 2002 e 2007, a differenza di quelle 2021, 2022 sono dipese da carenze precipitative precedenti lo conferma l’andamento dei totali di precipitazione. Effettivamente, i totali della precipitazione calcolati nel primo semestre degli stessi anni mostrano che (tabella 1) il 2021 e 2022 sono stati quelli con totali più bassi che si contrappongono alle relativamente maggiori piogge del 2002 e 2007. Nella stessa tabella 1 sono riportate anche le temperature medie sempre per il periodo gennaio-giugno; il primo semestre più caldo è stato senza dubbio quello del 2007 mentre osserviamo che quello di quest’anno è stato più caldo rispetto a quello dello scorso anno.
Andando a concludere, consideriamo l’Indice di aridità agrometeorologica calcolato come rapporto tra la precipitazione e l’evapotraspirazione potenziale di riferimento (IA=P/ETP); è dunque questo un modo per mettere insieme la precipitazione con la temperatura. Tale indice è riportato sempre nella tabella 1. Ebbene, si nota subito come il primo semestre 2022 sia stato quello che ha ottenuto un valore evidentemente più basso rispetto a quello degli altri anni, un risultato che potrebbe significare un maggiore stress idrico per le colture nel 2022 rispetto agli anni passati qui considerati.
Figura 1. Indice SPI-6 (Standardized Precipitation Index a 6 mesi) calcolato per le Marche nei primi 6 mesi degli anni 2002, 2003, 2007, 2021, 2022. Valori superiori a 2 indicano uno stato di umidità estrema; tra 1,5 e 2 umidità severa; tra 1 e 1,5 umidità moderata; tra -1 e 1 normalità; tra -1,5 e -1 siccità moderata; tra -2 e -1,5 siccità severa; inferiori a -2 siccità severa.
Tabella 1. Primi sei mesi degli anni 2002, 2003, 2007, 2021, 2022 nelle Marche. Precipitazione totale (mm), temperatura media (°C) e indice di aridità IA=P/ETP.
Regione Marche. Analisi clima luglio 2022
a cura di Danilo Tognetti(1), Leonesi Stefano(2)
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Temperatura
• Secondo i dati a nostra disposizione(4), quello del 2022 è il terzo mese di luglio più caldo per le Marche dal 1961. Superata di appena 0,1°C da quella di luglio 2012, la temperatura media regionale(5) del mese è di 25,8°C corrispondente ad un’anomalia di +2,6°C rispetto al 1981-2010(3); il luglio più caldo resta quello del 2015 con una temperatura media 26,7°C valore che rappresenta anche il più alto in assoluto tra le temperature medie mensili dal 1961.
• La temperatura media del periodo gennaio – giugno 2022 è di 14,3°C che supera di 1,3°C la media 1981-2010, quinto valore più caldo per il periodo dal 1961.
• La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo agosto 2021 – luglio 2022) è di 14,6°C corrispondente ad una differenza di +1°C rispetto al 1981-2010, quarto valore più alto per il periodo dal 1961.
Precipitazione
• Anche a luglio non si arresta l’andamento iniziato a marzo di precipitazioni più scarse della norma. La precipitazione totale media regionale di luglio 2022, pari a 31mm, segna un deficit del 24% rispetto al 1981-2010 ed eguaglia in pratica il valore di giugno.
• La precipitazione totale da inizio anno (periodo gennaio – luglio) è di 262mm e rimane sotto la media di riferimento 1981-2010 con un deficit del -36%. Al momento i primi sette mesi del 2022 sono i più siccitosi per le Marche dal 1961 (se paragonati ai primi sette mesi di ogni anno precedente).
• Rimane sostanzialmente stabile il deficit della precipitazione totale dei 12 mesi più recenti (periodo agosto 2021 – luglio 2022) pari a -11%; il totale di precipitazione scende a 704mm.
Tabella riepilogo valori mensili 2022, di riferimento 1981-2010, anomalie.
Andamento anomalia della temperatura media regionale del mese di luglio dal 1961 rispetto alla media 1981-2010 (°C).
Andamento temperatura media mensile regionale (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo dal 1961, in blu l'anno più freddo dal 1961, in grigio la media 1981-2010 ed i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard. Osservare il fatto che le temperature medie di giugno e luglio 2022 sono superiori alle 2 deviazioni standard a testimonianza dell’eccezionalità del caldo di questi due mesi
Tabella anomalie della temperatura media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (°C). Negli ultimi 131 mesi (da agosto 2011) la temperatura media calcolata negli ultimi 12 mesi (per considerare l’anno anche non solare) risulta più caldo della media.
Andamento precipitazione media totale regionale del mese di luglio dal 1961 (mm); la linea tratteggiata rossa rappresenta la media 1981-2010 (mm).
Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso dal 1961, in grigio la media 1981-2010.
Tabella anomalie della precipitazione totale media regionale degli ultimi 12 mesi rispetto alla media dello stesso periodo del trentennio 1981-2010 (mm). E’ da marzo 2021 che la precipitazione degli ultimi 12 mesi è inferiore alla norma.
(1) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
(2) Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche
(3) 1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
(4) 1961, Anno di inizio della serie storica a nostra disposizione
(5) Valore calcolato come media delle temperature rilevate da un insieme di 14 stazioni meteo scelto come rappresentativo dell’intero territorio regionale.
Analisi dell'intenso maltempo delle giornate 15 e 17 settembre 2022
a cura di Tognetti Danilo, Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche
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Nei giorni 15 e 17 settembre le Marche sono state interessate da eventi avversi che hanno colpito duramente la provincia di Ancona e non solo. La giornata di giovedì 15 è stata caratterizzata da precipitazioni dal carattere alluvionale che hanno causato, tra l’altro, l’esondazione del fiume Misa; quella di sabato 17 dai forti venti.
Nella giornata di giovedì si sono verificate condizioni favorevoli per lo sviluppo di temporali di forte intensità e notevole durata. L’Italia centrale si è venuta a trovare proprio nella traiettoria sud-ovest nord-est di un ramo secondario della corrente a getto che delineava la linea di confine fra l’aria molto calda e umida di origine subtropicale e quella ben più fredda di provenienza artica presente alle più alte latitudini; i flussi sono stati pilotati da una circolazione ciclonica presente fra la Penisola Iberica ed il Mediterraneo occidentale.
L’accelerazione dei forti venti in quota e lo sbarramento appenninico hanno favorito il sollevamento dell’aria calda e umida presente ai bassi strati dell’atmosfera provocandone la condensazione che è poi è sfociata in rovesci e temporali. Questa dinamica è rimasta attiva per parecchie ore.
Dalle immagini radar della precipitazione della Protezione Civile Nazionale e dalla mappa dei fulmini si osserva come la striscia di eventi temporaleschi abbia avuto inizio sul comparto tirrenico e umbro per poi “incanalarsi” nelle vallate marchigiane interessando in particolare quella del Misa.
Dai dati registrati delle stazioni della rete agrometeo gestita dall’AMAP Regione Marche risulta che, il giorno 15, la stazione che ha rilevato la maggiore precipitazione è stata quella di Frontone con un totale di ben 380mm. Tanti mm di pioggia sono stati rilevati dalle 15 alle 23. In nove ore dunque è caduto un quarto della pioggia che di norma la stazione rileva in un intero anno; in sole due ore (dalle 18 alle 20) i mm totali sono stati addirittura 188mm. Altre stazioni che hanno rilevato piogge eccezionali sia per il quantitativo sia perché accadute in poche ore sono: Serra de’ Conti (214mm in 10 ore), Cingoli (209mm in 8 ore), Sassoferrato (197mm in 8 ore) e Arcevia (178mm 9 ore). Dalla mappa regionale delle precipitazioni è evidente come il settore collinare-montuoso dell’anconetano, l’Appennino di Pesaro-Urbino e parte dell’entroterra maceratese siano stati i territori colpiti dai fenomeni più intensi.
Altre precipitazioni hanno interessato la nostra regione anche nei due giorni successivi, ma con minore persistenza e diffusione. Non sono comunque mancati i fenomeni intensi come i 22mm registrati alle ore 1 del giorno 16 a S. Elpidio a Mare o come i 46mm di Serrapetrona rilevati nell’intera giornata di venerdì.
Ma l’elemento saliente di sabato 17 sono stati i forti venti innescati dall’approfondimento a sud dell’arco alpino di parte della massa fredda artica che ha provocato un rapido calo della pressione e della temperatura. Raffiche massime di oltre 100 km/h sono state registrate da diverse stazioni della rete AMAP. La tabella riportata sotto elenca le stazioni che hanno rilevato le raffiche più intense.
Infine, sensibile è stato il calo delle temperature a seguito dell’ingresso dell’aria fredda nordica, con alcune stazioni che da giovedì 15 a domenica 18 hanno rilevato escursioni dell’ordine dei -10°C.
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Mappe radar della precipitazione della Protezione Civile del giorno 15 settembre, a sinistra alle ore 15:40, a destra alle ore 19:25. Si osserva come la striscia dei fenomeni intensi inizi ad ovest della dorsale appenninica e come poi essa si sia allungata verso il territorio marchigiano prediligendo la provincia di Ancona. Le macchie rosse indicano i fenomeni più intensi (fonte Protezione Civile).
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Mappa dei fulmini rilevati dalle ore 12 alle ore 24 del 15 settembre. L’evoluzione temporalesca ha avuto origine dal Tirreno per poi propagarsi con la tipica forma a V verso le Marche investendola in pieno e con estrema diffusione degli eventi (fonte LightningMaps.org).
Mappa delle precipitazioni del giorno 15 settembre. A fine giornata, le cumulate maggiori si sono registrate sull’area montuosa e collinare della provincia di Ancona con sconfinamenti sull’Appennino di Pesaro-Urbino ed entroterra maceratese (fonte Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche).
Tabella delle raffiche massime più elevate registrate il giorno 17 settembre. La terza colonna elenca il numero di ore con raffiche massime superiori a 76 km/h considerata, secondo la Scala di Beaufort, la soglia minima (burrasca forte) in cui il vento inizia a fare danni alle strutture (fonte Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche).
L'estate 2022 nelle Marche
L’estate 2022 è stata molto calda per le Marche, la quarta in assoluto più calda dal 1961 (preceduta dalle estati 2003, 2012 e 2017). La temperatura media stagionale è stata di 24,8°C corrispondente ad un’anomalia di +2,7°C rispetto al 1981-2010. Elevate sono state le temperature massime ma ancor più accentuato è stato l’incremento delle minime le quali, come media stagionale, hanno fatto registrare una differenza di +1,9°C rispetto al 1981-2010, valore secondo solo a quello dell’estate 2003.
Tutti i mesi estivi hanno fatto registrare anomalie positive per le medie, minime e massime; giugno ha stabilito il nuovo record per le temperature medie: 24,4°C, +4°C rispetto allo storico di riferimento. Importante osservare che per le Marche il mese di giugno è stato più caldo di agosto fatto questo davvero anomalo dato che, come media del trentennio, agosto ha una temperatura di oltre 2,5°C superiore a quella di giugno.
Così come lo scorso anno, la stagione è stata meno piovosa del normale; la precipitazione totale dell’estate 2022 è stata di 110mm con un deficit del 33% rispetto al 1981-2010. Dal 2000 in poi si contano 15 estati meno piovose della media.
Tutte e tre i mesi estivi hanno fatto segnare anomalie negative, la più accentuata quella di giugno pari a -55%.