Servizio Agrometeo Regionale

a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2]

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Temperatura

·      Maggio 2019 è stato particolarmente freddo; con una temperatura media regionale di 14°C l’anomalia rispetto alla media di riferimento 1981-2010[3] è stata di -2,5°C. Quello del 2019 è stato quindi il sesto mese di maggio più freddo per le Marche dal 1961[4].

·      La temperatura media da inizio anno (periodo gennaio – maggio 2019) è di 9,6°C sostanzialmente in linea con lo storico di riferimento 1981-2010 (+0,1°C).

·      La temperatura media degli ultimi 12 mesi (periodo giugno 2018 – maggio 2019) è di 14,1°C e risulta essere di 0,5°C più alta rispetto al 1981-2010.

Precipitazione

·       Quello del 2019 è stato di gran lunga il maggio più piovoso per le Marche dal 1961. Il totale medio regionale di pioggia caduta è pari a 173mm corrispondenza ad un incremento di ben +115mm rispetto allo storico 1981-2010. Superato quindi l’ormai ex record appartenente a maggio 1991, pari a 147mm.

·       La precipitazione totale da inizio anno (periodo gennaio – maggio 2019) è di 389mm, valore che torna sopra la media con una differenza di +96mm rispetto al valore 1981-2010.

·       La precipitazione totale degli ultimi dodici mesi (periodo giugno 2018 – maggio 2019) rimane nella media; essa è pari a 797mm e la differenza rispetto 1981-2010 è di +3mm.

Tabella riepilogo valori mensili 2019, di riferimento 1981-2010, anomalie.

Regione Marche. Andamento temperatura media del mese di maggio dal 1961 (°C); la linea blu rappresenta la media

1981-2010 (°C).

Regione Marche. Andamento temperatura media mensile (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo dal 1961, in blu l'anno più freddo dal 1961, in grigio la media 1981-2010 ed i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard.

Regione Marche. Andamento precipitazione media del mese di maggio dal 1961 (mm); la linea rossa rappresenta la media 1981-2010 (mm).

Regione Marche. Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso dal 1961, in grigio la media 1981-2010.

a cura di Tognetti Danilo[1], Stefano Leonesi[2]

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Giunti ormai agli ultimi sgoccioli del mese facciamo il punto della situazione di questo mese di maggio davvero particolare. Abbiamo già parlato della spiccata instabilità e del maltempo che ha caratterizzato la prima parte del mese condizioni queste che sono proseguite nella seconda metà del mese, fino ad oggi.

Con i dati aggiornati al giorno 27, la temperatura media regionale di maggio si assesta ben al di sotto della norma; essa è pari a 13,9°C[3] con un differenza di -2,7°C rispetto al 1981-2010[4]. Attualmente, quello del 2019 è il sesto mese di maggio più freddo per le Marche dal 1961[5]. Il più freddo in assoluto resta maggio 1991 con una temperatura media di 12,5°C. Tornando al 2019, l’andamento della temperatura media giornaliera (Fig. 1) mostra che la parte più fredda del mese è stata quella centrale.

Ancor più significativa la prestazione delle precipitazioni. Sempre nel periodo 1-27 maggio, il totale medio regionale è addirittura di 143mm corrispondente ad un incremento del +143% rispetto alla media di maggio 1981-2010. Con tali valori, maggio 2019 risulta al momento il terzo più piovoso per le Marche dal 1961. Anche in questo caso, il primato spetta al 1991 con una totale di 147mm. L’andamento giornaliero di maggio 2019 (Fig. 2) mostra come le piogge più abbondanti si siano avute nel periodo 11-13 maggio e come poi esse siano continuate con costanza fino ad oggi.

Infine, ancora fino al giorno 27, fra le stazioni della nostra rete di rilevamento, quella che ha registrato la precipitazione giornaliera più elevata è stata Sarnano, il giorno 13, con 80mm, il giorno 13; Frontone è quella che invece ha rilevato la maggior precipitazione oraria, ben 50mm alle ore 15 del giorno 25, secondo valore più alto per la stazione da quando è in funzione. Nell’intero periodo considerato, Frontone è anche la stazione con il maggior accumulo: 370mm, +200% rispetto alla media mensile di maggio[6] della stazione!

Precipitazione totale media provinciale, 1-27 maggio 2019 a confronto con la media storica maggio 1981-2010.

Fig.1. Linea rossa: temperatura giornaliera 1-27 maggio 2019 (°C). Linea grigia: temperatura giornaliera di riferimento 1981-2010, media mobile a 10 giorni (°C). Le bande rosse indicano periodi più caldi quando la temperatura si mantiene al di sopra della norma. Allo stesso modo, le bande blu indicano periodi più freddi con temperature al di sotto della media.

Fig. 2. Linea blu: precipitazione giornaliera cumulata 1-27 maggio 2019 (mm). Linea grigia: precipitazione giornaliera cumulata di riferimento 1981-2010 (mm). Le bande blu indicano periodi più piovosi con cumuli di precipitazione superiori alla media 1981-2010. Allo stesso modo, le bande rosse indicano periodi più secchi con precipitazioni al di sotto della norma.

La prima metà di maggio è stata davvero particolare, sia per le abbondanti precipitazioni, sia per le basse temperature. Abbiamo già ampiamente parlato delle piogge che hanno colpito la nostra regione; potete trovarne un resoconto sul nostro sito www.meteo.marche.it. Ora, vogliamo indagare se, effettivamente, il periodo 1-15 maggio è stato eccezionalmente freddo. Per farlo, useremo i dati della stazione di Osimo disponibili dal 1960.

La prima figura allegata sotto mostra l’andamento della temperatura media del periodo 1-15 maggio calcolata per ogni anno dal 1960. Si osserva che nel passato ci sono stati altri episodi di freddo particolarmente intenso, uno su tutti, quello del 1960 quando la temperatura media fu di 12,8°C. Per confronto, la media di 1-15 maggio 2019 è di 13,6°C quindi di quasi un grado più calda rispetto al valore del 1960. In altre sette casi il periodo 1-15 maggio è stato più freddo di quello dell’anno in corso ed è interessante osservare come quanto tutti questi casi siano lontani nel tempo. Il più recente risale ormai al 1991. Quindi, almeno fino a oggi, maggio ha il sapore dei tempi passati, diciamo degli anni sessanta e settanta piuttosto che dell’attuale decennio “in piena fase global warming”.

Confrontiamo infine il dettaglio giornaliero del 1-15 maggio 2019 con quello dei due anni più freddi, il 1960 e il 1991 (seconda figura). Decisamente curioso l’andamento del 1960, molto freddo ad inizio mese, poi una temperatura media quasi in costante crescita. Il periodo del 2019 è stato caratterizzato invece da due episodi di freddo, il primo intorno al giorno 6, il secondo dal giorno 13. Ed è forse questa la peculiarità del 2019 rispetto agli altri due anni, l’intensità ed il ritardo di questa seconda ondata di freddo.

Osimo. Temperatura media (°C) periodo 1-15 maggio dal 1960 al 2019 (Fonte Meteo ASSAM Regione Marche).

Osimo. Temperatura media (°C) periodo 1-15 maggio; 1960, 1991 e 2019 a confronto (Fonte Meteo ASSAM Regione Marche).

a cura di Tognetti Danilo[1], Stefano Leonesi[2]

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Le prolungate stasi anticicloniche dei mesi di febbraio e marzo che hanno fatto mancare per tanto tempo le precipitazioni anche sulla nostra regione, sono immagini che sbiadiscono sotto le frequenti piogge che invece stanno caratterizzando questa prima parte di maggio.

Il cambiamento era nell’aria già nel mese di aprile, con le ondate di maltempo che progressivamente si sono fatte spazio, spesso dall’Atlantico, riportando in media la precipitazione totale regionale: 76mm[3] il valore di aprile, appena +6mm rispetto alla norma di riferimento 1981-2010[4]. Rientrati nei ranghi anche i valori termici con una temperatura media mensile pari a 12,2°C corrispondente ad una differenza di +0,4°C rispetto al trentennio.

A maggio gli scambi meridiani in atmosfera si sono amplificati notevolmente, l’alta pressione si è spinta spesso verso le alte latitudini, masse di aria fredda artica sono giunte a più riprese sul Mediterraneo. Due ondate di freddo hanno colpito le Marche tra l’1 e il 13 maggio, la prima inquadrabile tra il giorno 5 ed il giorno 7, la seconda tuttora in atto (Fig. 1). Il risultato, complessivo del 1-13 maggio, è stato un deciso abbassamento del valore medio regionale delle temperature, pari a 13,2°C corrispondente ad una differenza di -3,4°C rispetto alla media di maggio 1981-2010. Allo stesso tempo particolarmente abbondanti sono state le precipitazioni specie durante l’attuale ondata di maltempo dovuta ad un vortice depressionario che, venuto dal Nord-Atlantico, sta interessando ancora la penisola italiana. Se prima dello scorso weekend le piogge erano risalite verso valori lievemente al di sopra della norma, esse tra domenica 12 e lunedì 13 sono schizzate su totali decisamente superiori (Fig. 2); il totale medio regionale di pioggia caduta, sempre nel periodo 1-13 maggio, è pari a 89mm che supera già di molto, +30mm, il valore medio storico di maggio (59mm). Nella giornata di domenica i fenomeni più intensi e duraturi hanno colpito le province settentrionali, lunedì essi si sono distribuiti maggiormente sulla fascia interna (Fig. 3).

Nell’intero periodo 12-13 maggio, fra le stazioni della nostra rete di rilevamento, quella che ha registrato la precipitazione più elevata è stata Frontone, pari a 140mm, caduta in 35 ore; Sarnano è stata quella che ha registrato la precipitazione giornaliera più intensa, 80,4mm, il giorno 13; Falconara M. è stata invece quella che ha rilevato la maggior precipitazione oraria, 19,8mm alla mezzanotte del 13.

Precipitazione totale media provinciale, 1-13 maggio 2019 a confronto con la media storica maggio 1981-2010.

Fig.1. Linea rossa: temperatura giornaliera 1-13 maggio 2019 (°C). Linea grigia: temperatura giornaliera di riferimento 1981-2010, media mobile a 10 giorni (°C). Le bande rosse indicano periodi più caldi quando la temperatura si mantiene al di sopra della norma. Allo stesso modo, le bande blu indicano periodi più freddi con temperature al di sotto della media.

Fig. 2. Linea blu: precipitazione giornaliera cumulata 1-13 maggio 2019 (mm). Linea grigia: precipitazione giornaliera cumulata di riferimento 1981-2010 (mm). Le bande blu indicano periodi più piovosi con cumuli di precipitazione superiori alla media 1981-2010. Allo stesso modo, le bande rosse indicano periodi più secchi con precipitazioni al di sotto della norma.

Fig. 3. Mappe precipitazione giornaliera (mm), 12-13 maggio 2019.