News 2014
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L'inverno 2013-2014 nelle Marche
La stagione invernale 2013-2014 è stata caratterizzata dalla permanenza di una profonda depressione di aria fredda polare sul Nord-Atlantico. Tale configurazione, complici anche i blocchi anticiclonici che spesso si sono venuti ad instaurare sul comparto russo ed est-europeo, ha favorito il flusso di correnti miti e umide oceaniche che poi si sono riversate anche sull'Italia arrivando dai quadranti occidentali. Ne è venuta fuori quindi una stagione dal carattere mite con precipitazioni spesso sopra la norma.
Analisi dell'ondata di maltempo del 2-4 maggio 2014 nelle Marche
a cura di Danilo Tognetti, Stefano Leonesi
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Purtroppo è successo ancora. La nostra Regione è stata colpita da una nuova ondata di maltempo particolarmente consistente, che va ad aggiungersi a quelle dello scorso marzo e di novembre 2013. La causa è sempre la stessa: un nucleo depressionario di origine nord-atlantica che si isola sul basso Tirreno, in prossimità del Golfo di Napoli, e che tarda a migrare verso oriente a causa di un blocco di alta pressione sull'est-Europa. In tale configurazione, un flusso di correnti umide ed instabili viene durevolmente richiamato dal Mare Adriatico, non trovando ostacoli orografici, provoca acute condizioni di maltempo sia sul settore costiero che sull'entroterra. Le precipitazioni assumono allora carattere diffuso e duraturo e si registrano notevoli accumuli di pioggia.
L’evento in esame, inquadrabile dal pomeriggio di venerdì 2 maggio fino alla mattinata di domenica 4 si è contraddistinto non tanto per l'intensità delle piogge, che come quantitativi sono stati sì importanti ma non così eccezionali, bensì perché verificatosi dopo un periodo decisamente piovoso che dura almeno dall'autunno scorso (qui e qui). Lo testimonia chiaramente l'indice SPI, che nella versione stagionale a 3 mesi (SPI-3) indica un surplus di precipitazione rispetto a quella normalmente attesa fin da novembre 2013 e addirittura l’indice annuale (SPI-12) pone il territorio regionale nella classe di severa umidità fin da giugno dell’anno precedente[1].
Tutto questo significa che il quantitativo di pioggia caduta è andato a gravare su terreni già saturi di acqua e con ridotta capacità di assorbimento. Di conseguenza i diffusi fenomeni di ruscellamento, che sono andati a riversarsi sui fiumi, sono stati causa di allagamenti, frane e smottamenti sparsi sull'intero territorio regionale, con forti disagi per la popolazione culminati con le tre vittime nell'anconetano.
A Senigallia per esempio, la città maggiormente colpita dall'evento, secondo la nostra stazione di rilevamento, il totale di pioggia dell'intero periodo è stato di 64mm (quasi tutti nella giornata di sabato) che è andato a sommarsi ai 426mm di pioggia caduti da inizio anno, valore che già di per se è ben al di sopra al quantitativo che di solito cade nel primo quadrimestre dell'anno (pari a 242mm per il periodo 1999-2013). Tra tutte le stazioni di rilevamento della rete ASSAM, quelle che hanno fatto registrare precipitazioni superiori alla soglia dei 100mm sono state:
Stazione | Provincia | Totale periodo 2-4 maggio 2014 (mm) |
Serra de' Conti | AN | 127 |
Montelabbate | PU | 126 |
Potenza Picena | MC | 119 |
Fermo | FM | 111 |
Sarnano | MC | 110 |
San Lorenzo in C. | PU | 105 |
Macerata | MC | 105 |
Maltignano | AP | 103 |
Località con massima precipitazione totale nel periodo 2-4 maggio 2014 (mm).
I totali medi provinciali sono stati molto simili fra loro, dai 72 mm di Ancona agli 85 mm di Ascoli Piceno e Fermo. In tutte le province risulta alquanto notevole il livello della precipitazione da inizio anno, a testimonianza del livello di saturazione raggiunto dai terreni così come detto sopra:
| Totale 2-4 maggio 2014 (mm) | Totale gennaio-aprile 2014 (mm) | Media gennaio-aprile 1999-2013 (mm) | Differenza gennaio-aprile 2014 rispetto 1999-2013 (%) |
Pesaro-Urbino | 76 | 439 | 299 | +47 |
Ancona | 72 | 399 | 267 | +50 |
Macerata | 75 | 367 | 282 | +30 |
Ascoli P. e Fermo | 85 | 291 | 235 | +24 |
Totali medi provinciali della precipitazione, evento 2-4 maggio, periodo gennaio-aprile 2014 e raffronto con la media 1999-2013 (mm).
Situazione vista da satellite alle ore 05:00 UTC del giorno 3 maggio 2014.
Regione Marche. Andamento Standardized Precipitation Index a 3 mesi (SPI-3) e a 12 mesi (SPI-12) da gennaio 2013.
Senigallia (foto Antic, fonte Resto del Carlino)
Senigallia (foto Antic, fonte Resto del Carlino)
Mogliano (MC) (fonte Corriere Adriatico)
Macerata (fonte Corriere Adriatico)
[1] Nel testo, per i dati medi regionali e provinciali, si fa riferimento ai dati di temperatura misurati da 14 stazioni del Servizio Agrometeo ASSAM - Regione Marche, scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. I dati antecedenti al 1999 provengono da altrettanti stazioni dell'ex Servizio Idrografico di simili caratteristiche geografiche. Per le medie provinciali si fa riferimento alle stesse stazioni suddivise per provincia.
La primavera 2014 nelle Marche
a cura di Leonesi Stefano[1], Tognetti Danilo[2]
La stagione primaverile 2014 è stata caratterizzata da frequenti condizioni di alta pressione sul comparto europeo settentrionale ed orientale, così come testimonia l'estesa anomalia positiva del geopotenzionale a 500mb particolarmente accentuata in prossimità del Mar del Nord. La disposizione anticiclonica ha favorito la penetrazione delle correnti atlantiche verso latitudini più basse, in particolare mediterranee, bacino che ha dato poi origine a numerosi vortici depressionari alcuni dei quali sono stati causa di forti e diffuse precipitazioni sul nostro territorio regionale.
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[1] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, leonesi_stefano@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, tognetti_danilo@assam.marche.it
[3] Stagione meteorologica: inverno da dicembre dell'anno precedente fino a febbraio, primavera da marzo a maggio, estate da giugno a agosto, autunno da settembre a novembre
[4] Mariani L, 2005. Caratterizzazione agroclimatica del territorio delle Marche, progetto MARSIA ASSAM
Analisi dell'ondata di maltempo del 13-18 giugno 2014 nelle Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2]
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Il forte sconquasso termico che si è venuto a creare a seguito della discesa di un nucleo di aria fredda artica in contrasto con l'aria calda accumulatasi dopo un periodo di alta pressione sostenuta dalle correnti calde in risalita dall'Africa, è stata la causa scatenante di una nuova fase di instabilità su buona parte della penisola italiana, in alcuni casi caratterizzata da fenomeni particolarmente violenti.
Sulle Marche, la situazione è cominciata a degenerare nella giornata di venerdì 13 con i primi rovesci e temporali che hanno interessato soprattutto l'entroterra e le province settentrionali nel corso del pomeriggio, seguiti dall'ondata di sabato che già nelle prime ore del mattino aveva interessato l'intero territorio regionale propagandosi da nord verso sud. Nel corso dei giorni successivi, i fenomeni hanno quindi guadagnato di regolarità e diffusione con l'aggiramento da parte dei flussi instabili della dorsale appenninica per disporsi dai quadranti nord-orientali.
Secondo i dati rilevati dalle stazioni della nostra rete di rilevamento, la pioggia oraria più intensa di venerdì 13 è stata registrata alle ore 14 a Sant'Angelo in Vado, pari a 24mm; il totale per l'intera giornata della stessa stazione è stato di 26mm. Più alto il picco orario per sabato 14: 33mm rilevato alle ore 5 a Pesaro, mentre a fine giornata la stazione che ha registrato la maggiore quantità di pioggia è stata quella di Macerata con 56mm. Domenica 15 invece, c'è stata una attenuazione dei fenomeni come dimostra il valore massimo orario pari a 21mm misurato dalla stazione di Cossignano alle ore 14. Con l'inizio della nuova settimana le piogge hanno assunto carattere più continuativo raggiungendo a fine giornata cumuli in genere più rilevanti; lunedì 16, il totale giornaliero più elevato è stato quello di Fano, pari a 80mm; martedì 17 il valore più alto è stato raggiunto a Montelparo, 53mm, quasi tutti ottenuti alle ore 15; mercoledì 18 l'apice giornaliero è stato toccato a Montefortino, 41mm, quello orario a Potenza Picena, pari a 27mm.
Marcato è stato il calo termico fra la giornata di venerdì e quella di sabato, con la temperatura media regionale che è passata dai 29,8°C delle ore 12 di venerdì ai 20,5°C della stessa ora di sabato, con una caduta di ben -9,3°C e con stazioni che hanno registrato scarti dell'ordine 12°C-13°C.
Andamento precipitazioni orarie dalle ore 0 di venerdì 13 alle ore 0 di mercoledì 19 per le quattro stazioni che hanno fatto registrare i picchi di precipitazione oraria.
Andamento temperatura media oraria regionale dalle ore 0 di venerdì 13 alle ore 0 di domenica 15
Concludendo, almeno dai dati rilevati dalle stazioni meteo a nostra disposizione, l'evento non è stato caratterizzato da fenomeni precipitativi di eccessiva intensità, con totali orari e giornalieri che in qualche caso hanno assunto una certa rilevanza ma che tuttavia in questo periodo, in uscita dalla primavera, possono accadere. L'aspetto da sottolineare è piuttosto la durata dell'evento, con le piogge che vanno a sommarsi con quelle già abbondanti cadute da inizio anno. Continua così un periodo oltremodo piovoso con i totali di pioggia che hanno ormai abbondantemente superato le medie di riferimento e con l'indice SPI, sia stagionale che annuale, che pone il territorio regionale tra la severa e l'estrema umidità:
| Totale dal 1 gennaio al 18 giugno 2014 (mm) | Media gennaio-giugno 1961-2000 (mm) | Anomalia (%) |
Pesaro-Urbino | 609 | 381 | +60 |
Ancona | 561 | 377 | +49 |
Macerata | 542 | 405 | +34 |
Ascoli P. e Fermo | 545 | 376 | +45 |
Totali medi provinciali della precipitazione, periodo 1 gennaio - 18 giugno 2014, raffronto con la media gennaio- giugno 1961-2000 (mm).
Andamento Standardized Precipitation Index regionale a 3 mesi (SPI-3) e a 12 mesi (SPI-12) da gennaio 2013.
[1] Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, leonesi_stefano@assam.marche.it
Analisi dell'ondata di maltempo del 24-27 luglio 2014 nelle Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2]
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Non c'è tregua per la nostra penisola, soggetta ancora ad una nuova discesa depressionaria settentrionale. L'aria fredda siberiana, scivolando sul lato orientale di un poderoso blocco anticiclonico scandinavo, ha causato una forte instabilità specie al centro-nord. In particolare, sulle Marche, fenomeni di notevole rilevanza si sono verificati nel periodo 24-27 luglio.
Nella giornata di giovedì 24, i dati rilevati dalle stazioni della nostra rete di rilevamento dicono che maggiormente colpito è risultato essere l'entroterra con rovesci e temporali pomeridiani in alcuni casi di forte intensità come dimostrano i 56mm di pioggia caduti tra le ore 15 e le 16 a Macerata; piogge intense anche a Maiolati Spontini, Castelplanio, Santa Maria Nuova e Offida, località con picchi orari superiori a 40mm (tra le ore 15 e le 18). A fine giornata, il totale di precipitazione più elevato è stato quello di Castelplanio, pari a 61mm; seguono i 58mm della stazione di Macerata.
Venerdì 25 giorno di tregua, poi nel corso del pomeriggio di sabato i fenomeni si sono ripresentati ancora con forte intensità colpendo soprattutto il settore settentrionale anche costiero. Spicca su tutti il massimo orario della stazione di Mondolfo, pari a 55mm, tra le 14 e le 15. Mondolfo è stata anche la stazione che ha fatto registrare la massima precipitazione giornaliera pari a 85mm; seguono i 73mm di Falconara Marittima.
Domenica 27, le condizioni di instabilità hanno interessato soprattutto le province meridionali con le piogge più cospicue rilevate dalla stazione di Montegiorgio: 43mm il picco orario, dalle ore 15 alle 16, 58mm il totale giornaliero.
Si conferma quindi un periodo oltremodo piovoso per la nostra Regione (e non solo) con le precipitazioni descritte che vanno a sommarsi con quelle già abbondanti cadute da inizio anno. Secondo i dati a nostra disposizione, ci sono località in cui la pioggia fin qui caduta, eguaglia o quasi il totale che di solito cade nell'arco dell'intero anno (!) e con gli indici SPI, annuale e biennale, validi indicatori dello stato di deficit/surplus idrico sul lungo periodo, da novembre 2013 ormai posizionati nelle classi di severa o estrema umidità.
Anomalia altezza geopotenziale (m) a 500mb, periodo 23-26 luglio 2014 rispetto al clima 1981-2010 (fonte NCEP/NCAR Reanalysis)
Mappe precipitazione giornaliera dal 24 al 27 luglio 2014
Temperatura giornaliera media regionale 1-27 luglio 2014, confronto con la media 1961-2000; l'evento del 24-27 luglio è stato caratterizzato anche da un notevole calo termiche con punte ci circa -4°C rispetto alla media.
Andamento Standardized Precipitation Index regionale a 3 mesi (SPI-3), a 12 mesi (SPI-12) e a 24 mesi (SPI-24) da gennaio 2013
[1] Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, leonesi_stefano@assam.marche.it
L'eccezionalità delle precipitazioni di gennaio-luglio 2014 nelle Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2]
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Non c'è tregua per la nostra regione, soggetta a cospicue precipitazioni anche in quel mese, luglio, che di norma è il meno piovoso. Quest'anno però, un vasto e duraturo blocco anticiclonico nel comparto russo-scandinavo, supportato dall'alta pressione atlantica che spesso ha preferito le latitudini elevate, ha reso la penisola italiana facile preda di discese depressionarie oceaniche che in alcuni casi hanno prolungato la loro permanenza sull'area mediterranea a causa del blocco anticiclonico orientale. Frequenti sono stati quindi gli eventi precipitativi, enfatizzati anche dal contrasto termico fra l'aria calda in risalita da meridione e quella più fredda di genesi settentrionale il tutto in un contesto di acque marittime calde (da considerare anche la stagione invernale particolarmente mite).
Sul territorio marchigiano, in base ai dati rilevati dalle stazioni della nostra rete di rilevamento, il totale medio mensile di pioggia è stato di 94mm[3], quinto valore più alto per il mese luglio dal 1961, corrispondente ad un incremento del 49% rispetto ai 46mm che di solito cadono nell'intero mese (media 1961-2000[4]). Per rintracciare il precedente luglio più piovoso bisogna risalire addirittura fino al 1989, quando i mm furono 115. Ma l'anomalia maggiore risiede nella frequenza delle piogge; i giorni di pioggia[5] sono stati infatti in media 10 (in pratica, ha piovuto un giorno su tre!) quando di solito in luglio piove per circa 5 giorni. Questo è stato il secondo valore più alto per le Marche dal 1961, preceduto dagli 11 giorni di pioggia di luglio 1976.
Le piogge poi, anche se hanno interessato l'intero territorio regionale, si sono concentrate maggiormente sulle province settentrionali. La provincia di Ancona con un totale medio di 127mm è stata la più colpita, subendo un incremento del 62% rispetto alla media; solo nel 1976 il valore provinciale è stato più alto, pari a 149mm. Pesaro-Urbino ha ricevuto un quantitativo di pioggia simile, 120mm (+59% rispetto al 1961-2000), superato dai 127mm del 1961 e dai 135mm del 1986. Decisamente minori i totali delle restanti province: 88mm per Macerata, 69mm per Ascoli Piceno e Fermo; ciò non toglie che anche queste zone sono state messe a disagio a causa di fenomeni prolungati e di una certa intensità.
Non cessa quindi quel periodo particolarmente piovoso iniziato circa un anno e mezzo fa, con il 2013 che per le Marche è stato il terzo più piovoso dal 1961 seguito da questa prima parte del 2014: a livello regionale, il valore cumulativo gennaio-luglio è stato di 669mm, mai è piovuto tanto nei primi sette mesi dell'anno, almeno negli ultimi 53 anni! L'incremento rispetto alla media 1961-2000 è stato quindi del 35%, mentre siamo già all’80% del totale di pioggia che di solito cade nell'intero anno (837mm). C'è poi la provincia di Pesaro-Urbino che ha ricevuto già il 90% del totale, con davanti ancora l'intera stagione autunnale... Del resto fa stacco osservare che ci sono stazioni che hanno già raggiunto e superato il quantitativo medio di pioggia annuale, come nel caso di Fano che con un totale 777mm ha già superato la soglia media annua pari a 741mm.
Infine, un cenno sulle temperature. Quello appena passato è stato il più freddo luglio dal 1997 con una temperatura media di 21,8°C e una differenza di -0,6°C rispetto al 1961-2000.
Anomalia altezza geopotenziale (m) a 500mb, luglio 2014 rispetto al clima 1981-2010 (fonte NCEP/NCAR Reanalysis).
Regione Marche. Precipitazione mensile (mm); in blu, dicembre 2013 - luglio 2014; in grigio, media mensile 1961-2000.
Regione Marche. Mappa precipitazione luglio 2014.
Regione Marche. Andamento Standardized Precipitation Index regionale a 3 mesi (SPI-3), a 12 mesi (SPI-12) e a 24 mesi (SPI-24) da gennaio 2013. L'indice SPI, valido indicatore dello stato di deficit/surplus idrico, testimonia l'eccezionalità delle piogge in atto dal 2013, posizionandosi nella classe di estrema umidità sia nel breve che nel lungo periodo.
[1] Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, leonesi_stefano@assam.marche.it
[3] Nel testo, per i dati medi regionali, si fa riferimento ai dati di temperatura misurati da 14 stazioni del Servizio Agrometeo ASSAM - Regione Marche, scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. I dati antecedenti al 1999 provengono da altrettanti stazioni dell'ex Servizio Idrografico di simili caratteristiche geografiche. Per le medie provinciali si fa riferimento alle stesse stazioni suddivise per provincia.
[4] 1961-2000 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”,
WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
[5] giorno con precipitazione non inferiore a 1mm
L'estate 2014 nelle Marche
a cura di Leonesi Stefano[1], Tognetti Danilo[2]
[1] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, leonesi_stefano@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, tognetti_danilo@assam.marche.it
L'autunno 2014 nelle Marche
a cura di Leonesi Stefano[1], Tognetti Danilo[2]
La stagione autunnale 2014 è stata caratterizzata da frequenti condizioni di alta pressione a latitudini nord-europee, così come testimonia l'estesa anomalia positiva del geopotenziale a 500mb particolarmente accentuata sulla Penisola Scandinava. Il fenomeno ha interessato, anche se in maniera minore, la parte centrale del Vecchio Continente ed in particolare la penisola italiana. La disposizione anticiclonica ha inoltre favorito la penetrazione di depressioni atlantiche verso il Mediterraneo che spesso hanno provocato il richiamato di aria caldo-umida meridionale verso le nostre regioni con la duplice conseguenza di una stagione piuttosto mite dal punto di vista termico ma dalle precipitazioni eccessive sul medio-alto versante tirrenico vittima di alluvioni e fenomeni molto violenti.
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[1] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, leonesi_stefano@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, tognetti_danilo@assam.marche.it