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Analisi dell’ondata di freddo che ha colpito le Marche nei giorni 11-15 febbraio 2021
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Sul finire della prima decade di febbraio, lo spiccato gradiente barico che si è venuto a creare tra il Mar Baltico e la Russia, generato dalla contrapposizione fra il promontorio anticiclonico atlantico/nord-africano allungatosi fino alla Penisola Scandinava ed una circolazione ciclonica sull’Europa orientale, ha rappresentato lo scivolo perfetto per permettere alle correnti gelide artiche di colare verso le latitudini inferiori. Il freddo intenso è giunto anche sull'Italia passando per il Balcani, in particolare sulle Marche dove, nei giorni successivi, le temperature sono scese abbondantemente sotto la norma. In poco tempo quindi lo scenario termico è completamente cambiato rispetto alla mitezza della prima decade di febbraio.
Analizzando i dati rilevati da alcune stazioni scelte come rappresentative dell’intero territorio regionale1, si osserva come l’aria fredda abbia iniziato ad interessare la nostra regione già nella giornata di giovedì 11 quando, in media, c’è stato un calo di oltre 3°C (tabella 1). Le temperature sono continuate a scendere in maniera sensibile anche nei due giorni successivi stabilizzandosi poi tra domenica 14 e lunedì 15. Perciò, notevole è stato il gradiente termico, superiore ai 10°C sulle stazioni considerate (vedi ultima colonna della stessa tabella). Dalla giornata di sabato, le temperature minime sono scese sotto la soglia dei 0°C per parecchie ore sulle zone montate mentre sulla fascia costiera ciò è accaduto solo nella giornata di lunedì (tabella 2).
Sul fronte delle precipitazioni, il contemporaneo passaggio di una bolla instabile oceanica, diretta verso lo Ionio, con il suo carico di umidità e vorticità, ha permesso alle nevicate di spingersi fino a quote molto basse interessando anche la fascia litoranea. Come totali equivalenti di pioggia caduta rilevati dalle nostre stazioni, il massimo accumulo di sabato 13 (giorno delle nevicate più diffuse ed intense) è stato rilevato dalle stazioni del settore costiero meridionale. Qui probabilmente i fenomeni hanno avuto prevalente carattere piovoso considerati i valori delle temperature (figura 1).
Tabella 1. Temperature medie giornaliere (°C) del periodo 10-15 rilevate da alcune stazione scelte come rappresentative dell’intero territorio regionale. Nell’ultima colonna è riportato la differenza massima tra le temperature giornaliere del periodo.
Tabella 2. Numero di ore con temperatura minima inferiore ai 0°C, periodo 11-15 febbraio.
Figura 1. Mappe temperatura media (°C), temperatura minima (°C) e precipitazione totale (mm) del giorno 13 febbraio.
Figura 2. Andamento temperatura media (°C) regionale giornaliera, periodo 1-15 febbraio, confrontata con la media di riferimento 1981-20202.
1 I valori riepilogati regionali sono stati ottenuti utilizzati i dati di temperatura e precipitazione rilevati da 14 stazioni scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. Le serie storiche dal 1961 sono state ottenute raccordando i dati delle 14 stazioni con quelli provenienti da altrettante stazioni dell’ex Servizio Idrografico di limitrofa collocazione.
2 1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
Analisi dell’ondata di freddo che ha colpito le Marche nel periodo 13-23 marzo 2021
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Nelle occasioni in cui l’Atlantico chiude i rubinetti, nel senso che si interrompe il flusso di correnti per loro natura umide che dall’oceano si riversano sul continente europeo, si innesca un movimento delle masse d’aria che si sviluppa lungo i meridiani. Il promontorio anticiclonico che dallo stesso oceano prende origine e che con il passare dei giorni si espande fino alle latitudine artiche inibisce, appunto, la usuale circolazione ovest-est, va a “stuzzicare” l’aria gelida nordica aiutandola a fluire verso il comparto continentale centro-orientale. Proprio una tale dinamica è stata la causa del freddo che ha interessato l’Italia dalla seconda decade del mese di marzo, investita dal flusso di correnti nordiche giunte in gran parte dai Balcani.
Analizzando i dati rilevati da alcune stazioni meteo scelte come rappresentative dell’intero territorio regionale[1], si osserva come l’aria fredda abbia iniziato ad interessare la nostra regione dal giorno 13 quando la temperatura media regionale è iniziata a scendere (figura 1). Il calo termico fra il giorno più caldo (12 marzo) e quello più freddo (18 marzo) è stato di ben -9°C. Con i dati aggiornati al giorno 23 marzo, la temperatura media si mantiene ancora inferiore alla norma e il mese di marzo risulta il più freddo degli ultimi 25 anni. Interessante osservare che, se confrontato con i mesi di marzo più freddi per le Marche[2] (figura 2), quelli degli anni 1962, 1971, 1987 e 1996, quest’anno la temperatura media non è scesa mai sotto la soglia dei 0°C come invece è accaduto negli episodi più lontani (1962, 1971 e 1987); stessa caratteristica si può osservare anche per marzo 1996. Forse anche questo fatto è una testimonianza del progressivo riscaldamento globale dovuto al cambiamento climatico in atto, riscontrabile anche nella nostra regione, che progressivamente sta alzando l’asticella dei valori termici medi.
Tra le giornate di mercoledì 17 e sabato 20, in numerose località le temperature minime sono scese sotto la soglia dei 0°C anche per parecchie ore e questo potrebbe aver provocato qualche problema alle colture (tabella 1).
Poco da segnalare sul fronte delle precipitazioni, verificatesi in maggior parte come nevicate sull’Appennino per effetto dello sbarramento orografico che la catena montuosa ha imposto alla massa d’aria fredda balcanica, non particolarmente umida in partenza, che ha raccolto poi quel poco di umidità marina offerta dalla superficie dell’Adriatico. Del resto, sempre con i dati aggiornati al giorno 23, la precipitazione totale media regionale, pari a 38mm, mostra un deficit di oltre il 41% rispetto alla norma[3] del mese di marzo.
Figura 1. Andamento temperatura media (°C) regionale giornaliera, periodo 1-23 marzo 2021, confrontata con la media di riferimento 1981-2020 .
Figura 2. Andamento della temperatura media di marzo 2021 confrontata con quella dello stesso mese degli anni 1962, 1971, 1987 e 1996 che rappresentano i più freddi per le Marche dal 1961.
Tabella 1. Numero di ore con temperatura minima inferiore ai 0°C, periodo 13-23 marzo 2021.
[1] I valori riepilogati regionali sono stati ottenuti utilizzati i dati di temperatura e precipitazione rilevati da 14 stazioni scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. Le serie storiche dal 1961 sono state ottenute raccordando i dati delle 14 stazioni con quelli provenienti da altrettante stazioni dell’ex Servizio Idrografico di limitrofa collocazione.
[2] Le serie storiche di dati meteo a nostra disposizione iniziano nell’anno 1961.
[3] 1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH).
Regione Marche. Analisi clima marzo 2021
a cura di Danilo Tognetti1, Stefano Leonesi2
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Temperatura
La temperatura di marzo è stata inferiore la norma con un valore medio regionale di 8,1°C ed una differenza di -0,6°C rispetto alla norma 1981-20103.
Il primo trimestre dell’anno (periodo gennaio – marzo) si è chiuso con una temperatura media di 7,1°C corrispondente ad un’anomalia di +0,7°C rispetto al 1981-2010.
Il periodo che consiste negli ultimi 12 mesi più recenti (periodo aprile 2020 – marzo2021) ha una temperatura media di 14,1°C ed un’anomalia di +0,5°C rispetto 1981-2010.
Precipitazione
Nel 2021 il mese di marzo è stato decisamente meno piovoso rispetto a quello dello scorso anno. Il totale medio di precipitazione, pari a 38mm, corrisponde ad una diminuzione del 41% rispetto alla media del trentennio di riferimento. Siamo quindi al secondo mese consecutivo più secco del normale.
La precipitazione totale del primo trimestre dell’anno (periodo gennaio – marzo) è in media di 145mm pari ad un deficit del 16% rispetto allo storico 1981-2010.
La precipitazione totale degli ultimi dodici mesi (periodo aprile 2020 – marzo2021) è pari a 778mm valore lievemente inferiore (-3%) alla media del trentennio.
Tabella riepilogo valori mensili 2021, di riferimento 1981-2010, anomalie.
Regione Marche. Andamento anomalia temperatura media del mese di marzo dal 1961 rispetto alla media 1981-2010 (°C).
Regione Marche. Andamento temperatura media mensile (°C); in nero l'anno attuale, in rosso l'anno più caldo dal 1961, in blu l'anno più freddo dal 1961, in grigio la media 1981-2010 ed i limiti rappresentati dalla media +/- due volte la deviazione standard.
Regione Marche. Andamento precipitazione media del mese di marzo dal 1961 (mm); la linea rossa rappresenta la media 1981-2010 (mm).
Regione Marche. Andamento della precipitazione cumulata mensile (mm); in nero l'anno attuale, in blu l'anno più piovoso dal 1961, in arancione l'anno meno piovoso dal 1961, in grigio la media 1981-2010.
1Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
2 Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche.
3 1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)