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La fase di maltempo nelle Marche nel periodo 28 ottobre – 4 novembre 2018

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8 novembre

a cura di Danilo Tognetti[1], Stefano Leonesi[2].

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Settimana davvero complicata per diverse località del settore tirrenico e del settentrione italiano, nonché per le Isole Maggiori, falcidiate da ondate di maltempo che hanno causato danni ingentissimi e, purtroppo, un  elevato numero di vittime. Depressioni scavate dall’aria fredda artica scesa sul Mediterraneo occidentale hanno attivato il richiamo di possenti flussi caldi meridionali che hanno investito il territorio italiano carichi di umidità raccolta sulla superficie marina; i danni sono derivati quindi dalle violente precipitazioni, dalle mareggiate e dagli stessi venti che con particolare forza hanno soffiato di scirocco sull’Adriatico, di libeccio sul Tirreno. Un granitico blocco anticiclonico sull’Europa orientale ha impedito ai sistemi depressionari di evolvere verso est e così le condizioni di maltempo hanno avuto durata persistente, stressando oltremodo i territori colpiti (figura 1).

Il medio-basso versante adriatico ed in particolare le Marche, decentrati rispetto ai centri di bassa pressione ed egregiamente protetti dalla dorsale appenninica, hanno subito poco le condizioni avverse.

Nel periodo 28 ottobre – 4 novembre, sulla nostra regione, le precipitazioni cumulate più elevate sono state dell’ordine dei 100 mm, almeno secondo i dati rilevati dalla nostra rete di rilevamento agrometeo; le stazioni che hanno rilevato le maggiori precipitazioni sono state quelle dell’entroterra delle province settentrionali (figura 3). Il totale massimo negli otto giorni è stato quello della stazione di Sant’Angelo in Vado pari a 106 mm. Sant’Angelo in Vado è stata anche la stazione che ha registrato la massima precipitazione giornaliera, il giorno 28 ottobre, pari a 60. A livello orario non si sono registrati quantitativi di pioggia particolarmente rilevanti.

Sul fronte dei venti, numerosi e persistenti sono stati gli eventi intensi che hanno interessato l’entroterra regionale. La raffica massima, sempre nel periodo 28 ottobre – 4 novembre, è stata rilevata dalla stazione di Urbino alle ore 5 di del giorno 30 ottobre; essa è stata di ben 139,5 km/h. Considerando come soglia il valore di 87 km/h che, secondo la Scala di Beaufort, rappresenta la velocità sopra la quale il vento può causare considerevoli danni strutturali,  alcune stazioni hanno registrato periodi di diverse ore consecutive in cui il vento si è mantenuto al di sopra di tale soglia (grafico 1); il periodo più lungo, durato 7 ore, è stato registrato dalla stazione di Visso,  dalle ore 19 del 29 ottobre alle 1 del giorno 30 ottobre.

Meteo ASSAM Regione Marche - geopotenziale 550hPa

Figura 1. Mappa dell’anomalia del geopotenziale a 500mb sull’Europa nel periodo 28 ottobre – 4 novembre 2018 (fonte NCEP/NCAR Reanalysis)

 

Meteo ASSAM Regione Marche - precipitazione europa

Figura 2. Mappa della precipitazione totale in Europa, periodo 28 ottobre – 3 novembre 2018 (fonte NOAA Cimate Prediction Center)

 

 

Meteo ASSAM Regione Marche - precipitazione Marche

Figura 3. Mappa della precipitazione totale nelle Marche, periodo 28 ottobre – 4 novembre 2018 (fonte Servizio Agrometeo ASSAM)

Meteo ASSAM Regione Marche - grafico vento 87 kmh

Grafico 1. Periodi di ore consecutive con raffica massima del vento superiori a 87 km/h (fonte Servizio Agrometeo ASSAM)

Meteo ASSAM Regione Marche - mappa raffica massima

Figura 3. Mappa della raffica massima oraria del vento nelle Marche, periodo 28 ottobre – 4 novembre 2018 (fonte Servizio Agrometeo ASSAM)



[1]Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it

[2]                 Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche