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Analisi dell'ondata di maltempo del 6-7 marzo 2017 nelle Marche
a cura di Danilo Tognetti1, Michela Busilacchi2
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Una intensa ondata di maltempo ha colpito le Marche tra la seconda parte di lunedì 6 e la giornata di martedì 7 marzo 2017. L'origine del maltempo va individuata in un minimo depressionario generatosi sull'Adriatico dopo i ripetuti affondi di aria fredda nord-atlantica che hanno colpito il centro del Mediterraneo nel corso dei giorni precedenti; minimo che poi si è sostenuto grazie sia all'umidità fornita dalle acque marine sia dalle correnti fredde che esso richiamava dai Balcani.
Figura 1. Situazione vista da satellite alle ore 19:00 del giorno 7 marzo 2017 (Fonte: SAT24)
La natura fredda della perturbazione ed il suo richiamo delle correnti balcaniche si è tradotta in un calo termico, dell’ordine dei 3°C - 4°C tra il giorno 6 ed il giorno 7, con punte di 5°C ed oltre sull’ascolano-fermano (Tabella 1).
Tabella 1. Scarto temperature medie giornaliere dal 6 al 7 marzo 2017 per alcune località di riferimento (fonte ASSAM)
Il contrasto fra il promontorio di alta pressione che ha continuato a spingere da ponente e l’area di bassa pressione che si è andata a scavare fra l’Adriatico ed i Balcani ha scatenato una sostenuta ventilazione che sulle Marche, come detto sopra, si è manifestata dai settori orientali già dal giorno 6. In base ai dati misurati dalle stazioni della nostra rete di rilevamento, forti raffiche, anche al di sopra dei 88km/h3 hanno soffiato soprattutto dai quadranti nord-orientali; la raffica massima è stata rilevata a Visso, pari a 101 km/h alle ore 22 di martedì 7 (Tabella 2).
Tabella 2. Stazioni con raffica massima giornaliera del vento superiore al limite di 88 km/h (fonte ASSAM)
Altro "fronte caldo" è stato quello delle precipitazioni che hanno interessato l'intero territorio regionale, migrando progressivamente da nord verso sud. A guardare i dati trasmessi dalle stazioni della rete sembrerebbe che le precipitazioni hanno assunto una maggiore incidenza nella prima fase, quando interessavano maggiormente le province settentrionali, con punte orarie particolarmente consistenti come i 18mm di pioggia caduta a Cagli alle ore 5 del mattino. Successivamente, con il passare delle ore, mano mano che il baricentro del maltempo è migrato verso sud, i fenomeni hanno guadagnato di regolarità e durata perdendo di incisività; un esempio di tale dinamica lo mostra la stazione di Carassai che nell’arco dell’intera giornata di martedì ha fatto registrare una precipitazione di 79mm con il massimo orario di 13mm delle ore 13.
Tabella 3. Massime precipitazioni orarie e corrispondenti totali dell’intero evento (fonte ASSAM).
Fabriano (fonte RdC)
San Severino Marche (fonte Cronache Maceratesi)
Visso (fonte Cronache Maceratesi)
1Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
2 Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, busilacchi_michela@assam.marche.it
3 Si prende come riferimento dell'intensità dei venti la Scala di Beaufort; a 88 km/h i venti vengono classificati come Tempesta capaci di provocare considerevoli danni strutturali