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Marche. I forti venti del 11-12 gennaio 2016.
a cura di Danilo Tognetti1,Michela Busilacchi2
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Troppa è stata l'alta pressione sul Mediterraneo sul finire del 2015, troppa per il caldo accumulatosi nei bassi strati dell'atmosfera, che ha spinto le temperature verso regimi ben al di sopra delle medie (per le Marche, la temperatura media dei mesi novembre e dicembre 2015 è stata superiore di quasi un grado centigrado rispetto alla norma), troppa per la conseguente formazione di un cuscino di aria calda che poi, quando la situazione si è evoluta, ha portato a degli effetti indesiderati come le burrasche e le mareggiate di questi giorni. Quando infatti sull'Atlantico settentrionale ha preso forma una vasta depressione, figlia di una colata fredda polare, che ha avuto l'effetto di ridimensionare la presenza anticiclonica sull'Europa, ecco che si sono venuti a creare degli attriti notevoli fra le due masse d'aria prevalenti: la calda nord-africana presente sul Mediterraneo, la fredda in discesa dall'Artico. Man mano che il centro depressionario si è spostato verso est, portandosi in prossimità delle Isole Britanniche, la compressione barica, è avvenuta sempre più in prossimità della nostra penisola (Figura 1), culminando nel giorni 10-12 gennaio, quando sostenuti venti occidentali hanno investito l'Italia, particolarmente violenti tra Toscana e Liguria. Sulle Marche tale evoluzione è stata vissuta dapprima con un notevole aumento delle temperature dal giorno 7 gennaio (Figura 2), seguito da un progressivo irrobustimento della ventilazione fino a regimi di uragano tra le giornate di lunedì11 e domenica12. Passando ai numeri, in base ai dati rilevati dalla nostra rete agrometeo, in regione, la temperatura media è passata dai 4,4°C di mercoledì 6 gennaio ai 14°C di lunedì 11; addirittura, numerose stazioni hanno superato la soglia dei 20°C, come Potenza Picena con 23,2°C, Montefiore dell'Aso con 22,8°C, Fermo con 21,7°C. Per i venti, le raffiche massime più elevate sono state registrate tutte il giorno 11, in località dell'entroterra; il valore più alto è toccato alla stazione di Castelraimondo, che alle ore 15 di lunedì ha rilevato una raffica massima di 132,8 km/h; lievemente al di sotto la raffica massima registrata dalla stazione di Maiolati Spontini, pari a 132,6 km/h, delle ore 16. Altri valori sono riportati nella Tabella 1.
Figura 1. Mappa del geopontenziale a 500mb delle ore 12 di lunedì 11 gennaio 2016 (Fonte www.wetter3.de)
Figura 2. Temperatura media giornaliera regionale (°C), periodo 1-12 gennaio 2016.
Stazione | Giorno | Raf. Max (km/h) |
Castelraimondo | lunedì 11 gennaio 2016 | 132,8 |
Maiolati Spontini | lunedì 11 gennaio 2016 | 132,6 |
Urbino | lunedì 11 gennaio 2016 | 124,3 |
Montefortino | lunedì 11 gennaio 2016 | 120,2 |
Maiolati Spontini | lunedì 11 gennaio 2016 | 119,1 |
Montalto delle Marche | martedì 12 gennaio 2016 | 118,4 |
Visso | lunedì 11 gennaio 2016 | 116,6 |
Castelraimondo | martedì 12 gennaio 2016 | 116,3 |
Treia | martedì 12 gennaio 2016 | 115,6 |
Urbino | martedì 12 gennaio 2016 | 115,3 |
Tabella 1. Raffiche massime (km/h) più elevate rilevate in regione nei giorno 11-12 gennaio 2016.
1Servizio Agrometeo ASSAM Regione Marche, tognetti_danilo@assam.marche.it
2 Servizio Agrometeo ASSAN Regione Marche, busilacchi_michela@assam.marche.it
Marche. Analisi dell'ondata di maltempo del 23 marzo 2016
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Frane, smottamenti, allagamenti, famiglie evacuate, questi ed altri disagi sono state le conseguenze dell'ondata di maltempo che ha colpito le Marche nella giornata di mercoledì 23 marzo. L'origine dell'instabilità va attribuita ad un profondo minimo barico (984hPa la pressione al suolo) formatosi sul basso Tirreno in seguito ad una vasta discesa depressionaria tra la Penisola Iberica ed il Mediterraneo occidentale. Da quella posizione, in prossimità del Golfo di Napoli, la circolazione ciclonica ha favorito l'ingresso di aria umida, prima calda meridionale poi fredda di rientro dai Balcani, evoluzione che ha generato una forte instabilità sulle Marche e sull'Abruzzo, provocando diffuse ed intense precipitazioni che, per quanto riguarda la nostra regione, hanno interessato maggiormente le province centro-meridionali.
Passando ai numeri, in base ai dati rilevati dalla nostra rete agrometeo, diverse stazioni dell'ascolano, del fermano e del maceratese hanno registrato totali giornalieri di pioggia caduta superiori alla soglia dei 90mm con il massimo di 101mm rilevato dalla stazione di Montelparo (Tabella 1). Dunque, in un solo giorno, la stazione ha rilevato una precipitazione ben più superiore a quella che di solito cade nell'intero mese di marzo (pari a 79mm nel periodo 1999-2015). A livello orario, la precipitazione più intensa è stata quella delle ore 5 rilevata dalla stazione di Ripatransone, pari a 19mm.
L'evento è stato caratterizzato anche da una sostenuta ventilazione dai quadranti settentrionali così come testimoniano gli oltre 100 km/h di raffica massima rilevati dalla stazione di Serrungarina alle ore 21 (Tabella 2).
Figura 1. Carta pressione al suolo delle ore 0 UTC del 23 marzo 2016 (fonte http://www1.wetter3.de/Archiv/)
Stazione | Precipitazione | ||
23/03/2016 (mm) | Media marzo 1999-2015 (mm) | Differenza(%) | |
Montelparo | 101 | 79 | 28 |
Montecosaro | 100 | 78 | 28 |
Monterubbiano | 95 | 68 | 40 |
Santa Maria Nuova | 93 | 91 | 2 |
Sarnano | 91 | 96 | -5 |
Montegiorgio | 90 | 84 | 8 |
Tabella 1. Massime precipitazioni giornaliere regionali del 23 marzo 2016 confrontate con i rispettivi totali medi del mese di marzo del periodo 1999-2015 (fonte ASSAM Regione Marche)
Figura 2. Mappa della precipitazione del giorno 23 marzo 2016 (fonte ASSAM Regione Marche)
Stazione | Ora | Raffica massima (km/h) | Direzione di provenienza |
Serrungarina | 21:00 | 100.44 | Nord |
Serrungarina | 14:00 | 88.56 | Nord |
Montalto delle Marche | 11:00 | 87.48 | Nord |
Serrungarina | 22:00 | 84.6 | Nord |
Serrungarina | 15:00 | 84.24 | Nord |
Serrungarina | 13:00 | 82.8 | Nord |
Serrungarina | 12:00 | 82.08 | Nord |
Serrungarina | 23:00 | 80.64 | Nord |
Montalto delle Marche | 12:00 | 77.76 | Nord |
Serrungarina | 00:00 | 77.04 | Nord |
Tabella 2. Le dieci raffiche massime orarie più elevate del giorno 23 marzo 2016 e relative direzioni di provenienza (fonte ASSAM Regione Marche)
Marche. Analisi dell'ondata di maltempo del 19 maggio 2016.
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Nella giornata di giovedì 19 maggio, un vortice in discesa dalle Isole Britanniche ha dato origine ad un minimo barico sull'area tirrenica (Figura 1); il transito di tale nocciolo depressionario in prossimità della nostra regione ha dato luogo a forti condizioni di instabilità (complice anche il surplus di aria calda accumulatasi nei giorni precedenti) manifestatasi tramite diffusi rovesci e temporali in alcuni casi anche molto intensi.
In base ai dati rilevati dalla nostra rete agrometeo, la porzione di territorio marchigiano più colpita dall'evento è stata quella dell'anconetano, in particolare verso il settore basso collinare e costiero (Figura 2). La precipitazione più intensa è stata rilevata dalla stazione di Santa Maria Nuova alle ore 20, pari a 35mm (il quinto valore più alto per la stazione da quando è in funzione). Altre precipitazioni orarie particolarmente intense sono state quelle di Agugliano, 28mm sempre alle ore 20, Montegiorgio, 20mm alle ore 22. A fine giornata, la stazione che ha fatto registrare il totale più elevato di pioggia caduta è stata Camerano, 57mm, seguita dalla stessa Santa Maria Nuova, 56mm e Sassoferrato 51mm.
L'evento è stato caratterizzato anche da raffiche di vento piuttosto sostenute con la stazione di Urbino (di proprietà dell'Osservatorio Serpieri) che ha rilevato una raffica massima di 89,9 km/h, classificata come tempesta e altre stazioni, specie della fascia interna, che hanno registrato raffiche massime classificabili come burrasca.
Figura 1. Carta pressione al suolo delle ore 12 UTC del 19 maggio 2016 (fonte Institut fur Meteorologie)
Figura 2. Mappa della precipitazione del giorno 19 maggio 2016 (fonte ASSAM Regione Marche)
Figura 3. Spettacolare shelf cloud tra Porto Recanati ed il Monte Conero (foto scattata da Roberto Paoletti)
Marche. L'instabilità del periodo 29 maggio - 6 giugno 2016
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Una periodo particolarmente instabile sta interessando le Marche, con i rovesci ed i temporali che a cadenza giornaliera fanno visita al nostro territorio regionale. L'origine di tanta variabilità è da attribuire ad un'area di bassa pressione sull'Oltralpe (figura 1) che si è andata ad incastrare a sud di un ampio campo anticiclonico, capace di far penetrare al di sotto dell'arco alpino flussi freddi i quali, mescolandosi con l'aria calda presente sul centro del Mediterraneo (le giornate sono lunghe e siamo pur sempre all'inizio dell'estate[1]!), danno origine ad un'intensa e diffusa attività termo-convettiva.
Per loro natura, i fenomeni si presentano a carattere sparso, spesso molto localizzato, quindi anche fenomeni di forte intensità non sempre sono rilevabili dalle stazioni della rete di rilevamento dei dati meteorologici. Comunque, misure interessanti di precipitazioni particolarmente intense sono state captate in diverse stazioni nel corso degli ultimi giorni.
Prima di tutto, come si può ben vedere dalla figura 2, è dal 29 maggio che ogni giorno si è rilevata almeno una precipitazione. Tra queste, la massima a cadenza oraria è stata rilevata dalla stazione di Servigliano alle ore 15 del 6 giugno, pari a 33mm; si tratta dell'ottavo valore orario più alto per la stazione da quando è in funzione. Altri fenomeni orari intensi sono stati i 32mm di Montedinove alle ore 16 del 2 giugno ed i 31mm di Castignano sempre alle ore 15 del 6 giugno.
Come totale giornaliero, il massimo tocca alla stazione di Cingoli il giorno 1 giugno con 44mm di pioggia caduta nell'intera giornata; seguono i 40mm di Montalto delle Marche del 2 giugno ed i 37mm di Servigliano del 6 giugno.
E non finisce qui! infatti, condizioni di instabilità sono attese anche per il proseguo della settimana.
Figura 1. Anomalia altezza geopotenziale (m) a 500mb rispetto al periodo 1981-2010, periodo 29 maggio - 4 giugno 2016 (fonte: NCEP/NCAR Reanalysis)
Figura 2. Mappe precipitazione giornaliera (mm) dal 29 maggio al 6 giugno 2016(fonte ASSAM Regione Marche)
[1] stagione estiva meteorologica, dal giugno ad agosto
Marche. L'instabilità del periodo 7 - 13 giugno 2016
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Continua il periodo di spiccata instabilità che sta interessando le Marche dalla fine di maggio. Ne abbiamo parlato qui fino al giorno 6 giugno. Con l'Italia ai margini di una vasta area di bassa pressione (figura 1), anche il periodo 7-13 giugno è stato caratterizzato da precipitazioni a cadenza giornaliera specie sotto forma di rovesci e temporali pomeridiani (figura 2).
In base ai dati misurati dalla nostra rete di rilevamento dei dati meteorologici, una pioggia decisamente intensa ha colpito la località di Mondolfo nella giornata di giovedì 9. Infatti alle ore 22 è stata registrata dalla stazione meteo lì presente, una precipitazione di ben 50mm che rappresenta il terzo valore record per la stazione da quando è in funzione (il record è di 55mm delle ore 14 del 26 luglio 2014); il totale dell'intero evento, durato dalle ore 21 fino alle 24 è stato di 62mm, quarto valore record per eventi di 4 ore della stazione (il record è di 80mm del 7 ottobre 2013 dalle 13 alle 16).
Altra pioggia che nell'arco di un'ora ha fatto registrare un totale cospicuo è stata quella delle 16 di domenica 12 rilevata sia dalla stazione di Carassai che da quella di Montelparo, pari a 33mm. Nel caso di Carassai il valore rappresenta il quinto valore record per la stazione da quando è in funzione ed è contenuto in un evento durato dalle ore 16 fino alle 19 con un totale di 39mm; per Montelparo, 33mm rappresenta il quarto valore record e l'evento di pioggia ad esso associato è durato fino alle ore 17 con un totale pari a 37mm.
Come totale giornaliero, il massimo tocca ancora alla stazione di Mondolfo il giorno 9 con 84mm di pioggia caduta nell'intera giornata; seguono i 62mm di Pesaro ed i 57mm di Montelabbate sempre nel giorno 9.
Ci attendono ora alcuni giorni di tranquillità prima che una nuova perturbazione interessi le Marche e l'Italia in generale, attesa per la prossima domenica. Restate sintonizzati per seguirne gli sviluppi!
Figura 1. Anomalia altezza geopotenziale (m) a 500mb rispetto al periodo 1981-2010, periodo 7 - 12 giugno 2016 (fonte: NCEP/NCAR Reanalysis)
Figura 2. Mappe precipitazione giornaliera (mm) dal 7 al 13 giugno 2016(fonte ASSAM Regione Marche)
Marche. L'instabilità del periodo 25 - 27 giugno 2016
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La prima vera ondata di caldo che dal nord-africana ha investito anche le Marche nel corso della settimana scorsa, ha creato l'illusione che l'estate potesse finalmente prendere una piega diversa, più tranquilla, dopo un periodo prolungato di spiccata instabilità (si veda ad esempio qui). Ed invece l'effetto è stato quello di accumulare aria molto calda nella bassa atmosfera che poi si è "incidentata" non appena flussi più freschi dall'Atlantico sono tornati a filtrare verso la nostra regione dando lungo a forti temporali tra sabato 25 e lunedì 27 caratterizzati anche da locali grandinate come testimoniano le cronache locali.
Ribadiamo che in queste occasioni di instabilità, a differenza per esempio di quanto accade nel passaggio di fronti freddi, i fenomeni si presentano a carattere sparso, spesso molto localizzati, quindi anche piogge di forte intensità non sempre sono registrate dalle stazioni di rilevamento.
Comunque, in base ai dati misurati dalla nostra rete di rilevamento dei dati meteorologici, nella giornata di sabato 25 la località di Sassoferrato è stata colpita da una pioggia decisamente intensa che nel giro di due ore, dalle 18 alle 20, ha scaricato al suolo 34mm di acqua, quasi tutti alle ore 18, pari a 32mm; si tratta quest'ultimo del sesto valore orario più alto per la stazione da quando è in funzione. L'evento è stato caratterizzato anche da forti raffiche di vento visto che dai 23 km/h di raffica massima delle ore 17 si è passati ai 63 km/h delle 18 (classificata come burrasca nella Scala di Beaufort).
Domenica 26, la pioggia più intensa è stata rilevata dalla stazione di Pollenza, alle ore 20, pari a 15mm la quale, anche se non così intensa come quella di Sassoferrato, corrisponde comunque ad un valore particolarmente elevato.
Lunedì 27, un'altra forte precipitazione, questa volta rilevata dalla stazione di Ripatransone dove dalle ore 16 alle ore 18 sono caduti addirittura 59mm di pioggia, con il massimo delle 16 pari a 37mm, secondo valore record (orario) per la stazione da quando è in funzione. Anche in questo caso l'evento è stato caratterizzato da forti raffiche di vento: 68 km/h di raffica massima alle ore 16.
I giorni a venire saranno caratterizzati da una maggiore stabilità con le temperature che si assesteranno su valori estivi non eccessivamente caldi... stay tuned!
Provincia | Maggio | Giugno (fino al giorno 27) | Maggio-Giugno | ||||||
2016 (mm) | 1981-2010 (mm) | Scarto (%) | 2016 (mm) | 1981-2010 (mm) | Scarto (%) | 2016 (mm) | 1981-2010 (mm) | Scarto (%) | |
Pesaro-Urbino | 97 | 63 | 54 | 113 | 62 | 82 | 210 | 125 | 68 |
Ancona | 118 | 62 | 90 | 82 | 69 | 19 | 198 | 131 | 53 |
Macerata | 110 | 61 | 80 | 105 | 70 | 50 | 215 | 131 | 64 |
Ascoli P. e Fermo | 83 | 53 | 57 | 111 | 67 | 66 | 188 | 120 | 62 |
REGIONE | 100 | 59 | 69 | 103 | 67 | 147 | 203 | 126 | 89 |
Totali provinciali e regioni delle precipitazioni bimestre maggio-giugno (fino al giorno 27) 2016 confronto con media 1981-2010 (fonte ASSAM Regione Marche)
Figura 1. Anomalia altezza geopotenziale (m) a 500mb rispetto al periodo 1981-2010, periodo 21 - 26 giugno 2016 (fonte: NCEP/NCAR Reanalysis)
Figura 2. Mappe precipitazione giornaliera (mm) dal 25 al 27 giugno 2016(fonte ASSAM Regione Marche)
Marche. Analisi del maltempo dei giorni 15-16 luglio 2016
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Il giorno venerdì 15 luglio, a seguito di una discesa depressionaria artica, un minimo di pressione si è andato a formare sul Tirreno, scivolando da nord verso sud. L'aria fredda settentrionale ha causato una marcata flessione termica, da un lato provvidenziale per una Penisola "boccheggiante" sotto la morsa dell'aria torrida nord-africana, dall'altro deleteria per l'estrema attività temporalesca scatenata proprio dal forte contrasto termico.
Sulle Marche, in base ai dati misurati dalla nostra rete di rilevamento dei dati meteorologici, la temperatura media regionale[1] ha subito, nell'arco di sole 48 ore, un calo di oltre 11°C passando dai 27,1°C di mercoledì 13 ai 15,5°C di venerdì 15. Tra le stazioni della rete, quella che ha fatto registrare il maggiore salto termico è stata Castignano passando da 29,2°C a 15,3°C, -14°C (vedi tabella).
Sempre nella giornata di venerdì, abbondanti ed intense sono state le precipitazioni, in particolare sulle province meridionali e sul settore costiero; precipitazioni che poi sono continuate anche nella giornata di sabato. La pioggia oraria più intensa è stata registrata sia dalla stazione di Montelparo, alle ore 11 del giorno 15, che da quella di Falconara M., alle ore 7 dello stesso giorno, pari a 30mm. Il maggiore accumulo di pioggia giornaliera lo ha registrato sempre la stazione di Montelparo, pari a 96mm, quinto valore record per la stazione da quando è in funzione. Nei due giorni 15-16 luglio, la stessa stazione ha rilevato un totale di pioggia caduta pari a 112mm.
Andamento giornaliero temperatura minima, massima e media regionale, periodo 1-18 luglio 2016 (°C)
Comune | Temperatura (°C) | ||||
Mercoledì 13 luglio | Giovedì 14 luglio | Venerdì 15 luglio | Differenza giorni 13 e 14 | Differenza giorni 13 e 15 | |
Castignano | 29.2 | 23.4 | 15.3 | -5.8 | -14.0 |
Montefortino | 25.2 | 19.2 | 11.6 | -6.0 | -13.6 |
Montedinove | 28.6 | 23.4 | 15.1 | -5.2 | -13.5 |
Castel di Lama | 28.4 | 23.9 | 15.0 | -4.5 | -13.5 |
Offida | 29.2 | 24.3 | 15.7 | -4.9 | -13.5 |
Maltignano | 29.2 | 25.0 | 15.9 | -4.2 | -13.3 |
Visso | 24.1 | 17.9 | 10.8 | -6.2 | -13.3 |
Castelraimondo | 26.4 | 19.8 | 13.3 | -6.6 | -13.1 |
Serrapetrona | 27.8 | 20.9 | 14.7 | -6.9 | -13.1 |
Cupra Marittima | 28.5 | 23.5 | 15.6 | -5.0 | -12.9 |
Tabella delle 10 località che hanno fatto registrare il calo maggiore delle temperature dal giorno 13 al giorno 15.
Mappe della temperatura media giornaliera, periodo 13-15 luglio 2016 (°C)
Mappe della precipitazione totale giornaliera, periodo 15-16 luglio 2015 (mm)
[1] media calcolata sulla base dei dati rilevati da 14 stazioni scelte come rappresentative dell'intero territorio regionale
Marche. Analisi del maltempo dei giorni 5-6 agosto 2016
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Nei giorni 5-6 agosto la nostra regione è stata interessata da precipitazioni molto intense, spesso dal carattere temporalesco, che hanno provocato danni e disagi specie nelle province di Ancona e Macerata.
L'origine dell'evento va cercata al di sopra del 50° parallelo nord dove da diverso tempo staziona una vasta area depressionaria, madre di quella saccatura che nella giornata di venerdì 5 è giunta sull'Italia scendendo dalla Valle del Rodano. Complice l'arco alpino, la saccatura ha dato origine ad un vortice che nel giorno successivo è scivolato lungo la penisola favorendo l'ingresso dell'aria fredda nordica anche dalla porta della bora.
Sulle Marche, in base ai dati misurati dalla nostra rete di rilevamento dei dati meteorologici, i fenomeni più intensi del giorno 5 si sono abbattuti sulla provincia di Ancona in particolare sul settore costiero e collinare; il giorno successivo, sabato 6, piogge violente hanno interessato l'entroterra maceratese.
La massima precipitazione oraria del venerdì è stata rilevata alle ore 20 dalla stazione di Camerano, pari a 33mm, valore molto elevato che corrisponde al quarto record orario per la stazione da quando è in funzione. Anche la stazione di Jesi ha rilevato una precipitazione molto intensa. Qui l'evento è durato 3 ore, dalle 18 alle 20, con un totale di pioggia caduta pari a 33mm ed un massimo di 29mm alle ore 19.
Ma è stato nella giornata di sabato 6 che si sono avuti gli accumuli maggiori. In particolare, alle ore 11, la stazione di Pollenza ha fatto registrare una pioggia di ben 50mm, record della stazione da quando è in funzione. L'intera precipitazione è durata dalle 10 alle ore 13 con un totale di pioggia caduta pari a 67mm. Altre piogge decisamente intense sono state rilevate dalla stazione di Matelica, 41mm alle ore 12 (secondo valore record per la stazione), dalla stazione di Serrapetrona, 35mm alle ore 9 (ottavo valore record per la stazione).
Le piogge di sabato sono state inoltre più durature rispetto a quelle del venerdì, come dimostrano i totali giornalieri in alcuni casi cospicui: Serrapetrona, 87mm; Pollenza, 68mm, Muccia 58mm.
Mappa di analisi (modello GFS) del geopotenziale a 500hPa del 06/08/2016 ore 0 UTC (fonte www.wetter3.de)
Marche. Mappe della precipitazione giornaliera, 5-6 agosto 2016
Stazione di Camerano. Venerdì 5 agosto 2016. Andamento orario precipitazione (mm), temperatura media (°C), velocità vento (m/s). Si osserva la pioggia delle ore 19-20, periodo in cui c'è stato anche un sostanzioso calo della temperatura (di circa 9°C in due ore) ed un rafforzamento della ventilazione (72,4 km/h la raffica massima delle ore 19).
Stazione di Pollenza. Sabato 6 agosto 2016. Andamento orario precipitazione (mm), temperatura media (°C). Elevato il picco delle ore 11, pari a circa 50mm. Evidente è anche il calo termico di quasi 5°C tra le ore 10 e le ore 11.
Stazione di Serrapetrona. Sabato 6 agosto 2016. Andamento orario precipitazione (mm), temperatura media (°C). In questo caso la pioggia ha avuto carattere intenso ma anche duraturo con un totale di pioggia caduta, dalle 9 alle 14, pari a 86mm. La temperatura è passata dai 18,2°C delle ore 8 ai 14,4°C delle ore 12.
Spettacolare shelf cloud sovrastante la zona porto di Ancona (Foto Curzi - Resto del Carlino)
Allagamenti nel maceratese (fonte Corriere Adriatico)
Analisi meteorologica dei forti venti e delle piogge del 5-6 novembre 2016 nelle Marche.
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Sul finire della settimana scorsa, l'estrema invadenza dell'alta pressione atlantica, promontorio anticiclonico che si è spinto oltre il circolo polare artico, ha provocato la discesa di aria fredda verso il settore occidentale europeo. E' venuta a crearsi così una profonda saccatura depressionaria, asse sud-ovest nord-est, che dal Mare di Barents si è allungata fino alla Penisola Iberica. Figura questa che, tra sabato e domenica, ha innescato il richiamo di un forte flusso di aria caldo-umida meridionale il quale ha provocato disagi, danni e purtroppo vittime nel caso della tromba d'aria che si è abbattuta sul litorale romano.
Forti venti si sono riversati anche sulle Marche, investita inoltre da intense precipitazioni che hanno colpito in particolare l'entroterra e le province settentrionali.
Passando ai numeri, in base ai dati rilevati dalla nostra rete agrometeo, diverse stazioni dell'entroterra meridionale hanno registrato raffiche di vento classificate come uragano, livello più alto della Scala di Beaufort; il valore più elevato è stato rilevato dalla stazione di Montefortino, 131,4 km/h alle ore 23 del giorno 5 novembre, direzione di provenienza sud-ovest. Importante osservare che per ben 12 ore consecutive, il vento a Montefortino è soffiato con raffiche massime superiori alla soglia di 100 km/h! Altri valori rilevanti: 119,9 km/h Montalto delle M. alle ore 7 di domenica; 119,5 km/h Sarnano alle ore 5 sempre di domenica.
Per quanto riguarda le precipitazioni, la pioggia oraria più intensa è toccata alla stazione di Acqualagna, 22mm alle ore 0 del 6 novembre. Il totale giornaliero più alto è stato rilevato sempre da una stazione dell'urbinate, Sant'Angelo in Vado che nella giornata di domenica 6, ha misurato una precipitazione di 62mm. Sant'Angelo in Vado è anche la stazione che ha fatto registrare la precipitazione più alta dell'intero evento, pari a 109mm.
Mappe precipitazione totale giornaliera (mm), periodo 5-6 novembre 2016
Mappe raffica massima, periodo 5-6 novembre 2016. I colori rappresentano i livelli più alti della Scala di Beaufort. Sono riportati anche le raffiche massime orarie (km/h) rilevate dalle stazioni della rete ASSAM.