News 2013
Filtri applicati: maltempo
Maggio 2013 molto piovoso nelle Marche
Maggio, per l'Europa centrale ed occidentale, è stato un mese freddo e piovoso, a causa delle ripetute discese di aria fredda ed instabile dalle estreme latitudini nord-atlantiche e polari. La continua presenza poi, di un blocco anticiclonico eurasiatico ha prolungato la fasi di maltempo sulla nostra penisola, rallentandole nel loro naturale cammino verso oriente. Da circa metà mese, con l'instaurazione di un altro blocco anticiclonico, questa volta atlantico, le perturbazioni hanno preferito prendere una traiettoria più settentrionale, caricandosi ulteriormente di aria fredda, abbassando le temperature su valori decisamente sotto-media, almeno al centro-nord.
Le Marche non sono rimasti indenni a tale dinamica. Lo dimostrano i 130mm[1] di precipitazione media regionale, corrispondente al sostanzioso incremento di ben 112% rispetto alla media[2], il terzo valore più alto per maggio dal 1961. Di circa mezzo grado più basso la temperatura media regionale, 15,5°C contro i 15,9°C del periodo 1961-2000.
Le sovrabbondanti precipitazioni sono corrisposte ad un incremento dei giorni piovosi[3] che, a livello regionale, hanno fatto registrare una media di 16 giorni, con un incremento del 114%, il secondo valore più alto dal 1961 (preceduto dai 17 giorni di maggio 1980). Piogge che si sono andate a cumulare a quelle già cospicue di questa prima parte dell'anno: nel periodo gennaio-maggio 2013 infatti, la precipitazione totale è stata di 464mm, che supera del 46% la norma del quarantennio, con un numero di giorni pioggia pari a 57 giorni, +47% rispetto al 1961-2000 (secondo valore più alto dal 1961, preceduto solo dal 1978). La stagione primaverile (marzo-maggio) si è conclusa invece, con un totale di 284mm, +42% l'anomalia, la quinta più piovosa dal 1961.
Tutte le province marchigiane sono state interessate dalle notevoli piogge, con totali medi che vanno dai 143mm di Ascoli P. e Fermo, ai 114mm di Pesaro-Urbino; l'incremento maggiore ha riguardato il binomio delle due province più a sud, pari al 153% (raggiungendo così il secondo record di precipitazione per il mese di maggio, dopo il 1980) seguito dall'anconetano dove c'è stato un esatto raddoppio.
Gli eventi orari più intensi si sono verificati a Monterubbiano, il giorno 11 maggio quando, dalle ore 13 alle 14 sono caduti 35,6mm (circa un quarto della precipitazione mensile rilevata dalla stazione) e a Falconara Marittima il giorno 2, con 31,6mm caduti fra le 17 e le 18.
Infine, vale un accenno le anomale temperature dell'ultima parte del mese, con una media per la terza decade pari a 13,4°C ed una differenza di -3,4°C rispetto al 1961-2000.
Europa. Anomalia termica (°K) a 850mb di maggio 2013 rispetto al periodo 1981-2010 (fonte: NCEP/NCAR Reanalysis)
Regione Marche. Precipitazione totale (mm) mensile gennaio-maggio.
Regione Marche. Numero giorni pioggia mensile gennaio-maggio
Regione Marche. Anomalia temperatura media (°C) decadale maggio 2013 rispetto al 1961-2000
[1] Nel testo, per i dati medi regionali, si fa riferimento ai dati di temperatura misurati da 14 stazioni del Servizio Agrometeo ASSAM - Regione Marche, scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. I dati antecedenti al 1999 provengono da altrettanti stazioni dell'ex Servizio Idrografico di simili caratteristiche geografiche. Per le medie provinciali si fa riferimento alle stesse stazioni suddivise per provincia.
[2] 1961-2000 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)
[3] Giorno con precipitazione totale superiore o uguale a 1mm
Analisi dell'ondata di maltempo dal 5 al 9 ottobre 2013 nelle Marche
Giorni tutto sommato stabili, i primi giorni di ottobre, blindati dalla presenza di un promontorio anticiclonico che dal Mediterraneo si è esteso fino alle latitudini scandinave. Poi però qualcosa è cambiato, quando l'alta pressione non ha più retto sotto i colpi di una profonda depressione atlantica, squarciandosi alle medie latitudini, permettendo la formazione di un vortice in prossimità della penisola italiana. E il vortice è rimasto lì, per diversi giorni, alimentato dalle ancora calde acque tirreniche, bloccato ad est dall'alta pressione che nel frattempo si era portata sui Balcani e oltre. E così che diverse regioni sono state colpite da violenti e nubifragi come nel caso della Toscana, Basilicata e Puglia.
Nelle Marche, le precipitazioni piuttosto che dall'intensità, sono state caratterizzate dalla durata e frequenza, specie quando i flussi convogliati dal vortice sono riusciti ad aggirare la dorsale appenninica disponendosi in entrata dall'Adriatico.
L'evento può essere inquadrato nel periodo 5-9 ottobre con il picco massimo tra sabato 5 e lunedì 7, mentre nei giorni successivi i fenomeni sono gradualmente scemati verso sud. La stazione della rete di rilevamento ASSAM che ha registrato il maggiore accumulo di pioggia è stata Mondolfo (PU), posta a circa 4km dal mare Adriatico, con un totale di 119mm nei primi giorni dell'evento. Sempre a Mondolfo tocca il valore massimo giornaliero, pari a 86mm, terzo record per la stazione da quando è in funzione, corrispondente ad un tempo di ritorno di 9 anni. Mondolfo detiene anche il massimo valore orario dell'intero evento: 38mm (tempo di ritorno di 6 anni).
Altri accumuli importanti, superiori alla soglia dei 100mm, si sono verificati a Muccia (115mm), Sant'Angelo in Pontano (114mm) e Sarnano (106mm) tutte appartenenti all'entroterra del maceratese.
Situazione vista da satellite alle ore 10:00 UTC del giorno 7 ottobre 2013
Regione Marche. Carte della precipitazione giornaliera 5-7 ottobre 2013
Cumulata precipitazione oraria 5-9 ottobre 2013 per le stazioni di Mondolfo, Muccia, Sant'Angelo in Pontano e Sarnano.
Analisi dell'ondata di maltempo del 10-12 novembre 2013 nelle Marche
a cura di Tognetti Danilo, Busilacchi Michela, Leonesi Stefano
Sulla scia di un ottobre particolarmente caldo, anche la prima decade di novembre è stata caratterizzata da una temperatura sopra-media a causa all'invadenza anticiclonica atlantico-africana sull'area mediterranea. L'autunno ha poi improvvisamente preso una piega diversa, decisamente più fredda, materializzandosi tramite un vortice depressionario che, staccandosi da un approfondimento nord-atlantico sul Vecchio Continente, è andato ad isolarsi sul basso Tirreno in prossimità del Golfo di Napoli. E questa è una delle configurazioni bariche peggiori per la nostra regione, in quanto il richiamo di correnti fredde e umide dai Balcani, arrivando dal mare, non trovano ostacoli orografici sul loro cammino e provocano acute condizioni di maltempo sia sul settore costiero che sull'entroterra (qui sì per l'incontro con la dorsale appenninica e conseguente fenomeno di stau). Un'ulteriore aggravante è stata la presenza di un blocco anticiclonico sull'Europa orientale che ha impedito il naturale cammino verso oriente del vortice depressionario prolungando quindi le condizioni di instabilità.
A perturbazione finita, il bilancio è stato piuttosto pesante, con danni dovuti a frane, smottamenti, allagamenti e purtroppo si sono registrate anche delle vittime. Del resto, i dati parlano chiaro. La maggior parte del territorio marchigiano è stato colpito da abbondanti piogge nonché da forti raffiche di vento. Nei soli quattro giorni dell'evento, inquadrabile nel periodo 10-13 novembre, il totale di pioggia caduta ha superato, in alcuni casi di molto, il totale di pioggia che di solito cade nell'intero mese di novembre. Il dato più eclatante, quello dell'insieme delle province di Ascoli P. e Fermo, pari a 169mm[1] che in pratica ha raddoppiato il valore medio mensile di novembre. Seguono poi i 153mm della provincia di Macerata, 128mm per Ancona e 124mm per Pesaro-Urbino.
Sotto stress i diversi bacini idrografici per la notevole quantità di acqua caduta. Secondo i dati rilevati dalla nostra rete di rilevamento, particolarmente colpiti sono stati quelli delle province centro-meridionali, uno su tutti il Chienti con un valore medio di pioggia caduta pari a 195 mm, causa di dannosi e pericolosi straripamenti in alcune zone dell'entroterra.
Più colpite le località delle zone interne nella giornata di lunedì 11, come dimostrano i 196mm di pioggia registrati nella stazione Cupi di Visso (il massimo valore giornaliero per la stazione da quando è in funzione) corrispondente ad un tempo di ritorno di 43 anni, 189mm il totale giornaliero nella stazione di Sassoferrato, pari ad un tempo di ritorno di 79 anni (!), mentre a Cagli il cumulo è stato di 181mm (tempo di ritorno pari a 63 anni). Poi, il giorno successivo, con il vortice depressionario mediterraneo posto più a sud, a subire maggiormente sono state le zone del fermano e dell'ascolano come dimostrano i 107mm caduti a Ripatransone. In definitiva, nei quattro giorni dell'evento, la località più colpita è risultata essere Cupi di Visso con un totale che ha toccato quota 347mm, notevole, senza dubbio, visto che eguaglia il quantitativo di pioggia che in media cade nella stessa stazione nell'intera stagionale autunnale.
Altro elemento di forte disagio è stato il vento, con forti raffiche che hanno spazzato per ore ampie parti del territorio. I valori più elevati, superiori alla soglia di 100 km/h, sono stati rilevati a Cupi di Visso (112 km/h), Serrungarina (106 km/h) e Montalto delle Marche (101km /h).
Carta delle precipitazioni del giorno 10 novembre 2013
Carta delle precipitazioni del giorno 11 novembre 2013
Carta delle precipitazioni del giorno 12 novembre 2013
Situazione vista da satellite alle ore 08:00 UTC del giorno 11 novembre 2013 (fonte Sat24.com)
Allagamenti a Sforzacosta di Macerata (foto di Andrea Amini, fonte Cronache Maceratesi)
Il fiume Chienti ha eroso la strada a Sforzacosta di Macerata (fonte Cronache Maceratesi)
Le onde alte hanno creato disagi al porto di Civitanova Marche (fonte Cronache Maceratesi)
Il maltempo a Fano (fonte il Resto del Carlino)
Maltempo, allagamenti e frane a Cagli (PU) (foto di Mario Carnali, fonte il Resto del Carlino)
Portonovo (AN) (fonte il Resto del Carlino)
[1] Nel testo, per i dati medi regionali e provinciali, si fa riferimento ai dati di temperatura misurati da 14 stazioni del Servizio Agrometeo ASSAM - Regione Marche, scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. I dati antecedenti al 1999 provengono da altrettanti stazioni dell'ex Servizio Idrografico di simili caratteristiche geografiche. Per le medie provinciali si fa riferimento alle stesse stazioni suddivise per provincia.
Analisi dell'ondata di maltempo del 2 dicembre 2013 nelle Marche
a cura di Danilo Tognetti[1], Busilacchi Michela[2]
Nel corso del fine settimana, il forte contrasto termico fra una precedente incursione fredda artica (causa di giorni di freddo e di neve fino alle quote basso-collinari) e masse d'aria più calde provenienti dal Nord-Africa, ha dato origine ad un vortice depressionario che progressivamente è risalito verso il basso Tirreno provocando acute condizioni di maltempo in particolare sul versante adriatico e sulle Marche. Il vortice, impossibilitato a proseguire oltre, verso oriente, dal blocco anticiclonico atlantico esteso dalle medio-alte latitudini europee fino ai Balcani, ha mantenuto per ore la sua posizione, provocando piogge di lunga durata ed anche di rilevante intensità, scaricando l'aria umida raccolta sopra le acque adriatiche. Ad aggravare la situazione lo scioglimento della neve accumulata nei giorni precedenti ed i terreni saturi dalle piogge alluvionali del mese di novembre. Numerose sono state allora le esondazioni, le frane, gli smottamenti che hanno colpito maggiormente le province meridionali (vedi per esempio qui e qui).
In base ai dati rilevati dalle stazioni meteo della nostra rete di rilevamento, la provincia di Ascoli Piceno è stata quella sottoposta alle maggiori precipitazioni, con un totale medio pari a 88mm. Notevole la pioggia caduta a Maltignano nelle 24 ore, 115mm che si vanno ad aggiungere ai ben 355mm caduti nel solo mese di novembre e che danno un'idea dell'eccesso di accumuli idrici a cui è sottoposto il territorio; 580mm è inoltre il totale a partire dal 1° settembre (inizio autunno), compreso del 2 dicembre, che supera nettamente i 238mm che di solito cadono nella sola stagione autunnale. Altra località messa a dura prova dall'evento è stata Offida, con una precipitazione di 101mm che si vanno ad aggiungere ai 319mm del mese di novembre.
Nel territorio provinciale di Fermo, la pioggia media caduta è stata di 73mm. Coinvolto soprattutto il settore costiero come testimoniano i 84mm di Sant'Elpidio a Mare, i 79mm di Monterubbiano, i 71mm di Fermo.
Superata la soglia dei 100mm anche in provincia di Macerata, in località di Montecosaro, con 104mm di precipitazione nelle 24 ore, che si vanno ad aggiungere ai 261mm del mese di novembre (totale 365mm contro i 229mm che di solito cadono nell'intera stagione autunnale). Per la provincia di Macerata il totale medio è stato di 53mm.
Meno coinvolte le restanti province marchigiane, Ancona con 33mm e Pesaro-Urbino con appena 12mm e valori massimi rispettivamente rilevati a Serra de' Conti (49mm) e Frontone (28mm).
Provincia | 2 dicembre 2013 | Novembre | Autunno | Dal 1° gennaio |
Pesaro-Urbino | 12 | 251 | 429 | 1147 |
Ancona | 33 | 209 | 389 | 1042 |
Macerata | 53 | 270 | 416 | 1117 |
Fermo | 73 | 285 | 401 | 1100 |
Ascoli Piceno | 88 | 269 | 357 | 942 |
Tabella precipitazione (espressa in mm) per provincia e per i periodi: giorno 2 dicembre, novembre 2013, autunno 2013 e dal 1 gennaio 2013
Situazione vista da satellite alle ore 11:00 UTC del giorno 2 dicembre 2013 (fonte SAT24.com)
Altezza geopotenziale (m) a 500mb prevista dal modello GFS alle ore 12:00 UTC del giorno 2 dicembre 2013 (fonte Meteociel.fr)
Carta precipitazione regionale (espressa in mm) del giorno 2 dicembre 2013
Andamento cumulata precipitazione oraria del giorno 2 dicembre 2013 per le tre località con maggiore valore giornaliero
[1] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, tognetti_danilo@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, busilacchi_michela@assam.marche.it
L’autunno 2013 nelle Marche.
a cura di Leonesi Stefano[1], Tognetti Danilo[2]
Si considerano gli aspetti climatici che hanno caratterizzato la stagione autunnale 2013[1]. I dati utilizzati per le seguenti elaborazioni sono quelli di precipitazione, temperatura e vento rilevati da 14 stazioni gestite dal Servizio Agrometeo Regionale dell'ASSAM (www.meteo.marche.it), scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. Le serie storiche dal 1961 sono state ottenute raccordando i dati delle 14 stazioni con quelli provenienti da altrettante stazioni dell’ex Servizio Idrografico di limitrofa collocazione[2].
Scarica l'articolo in versione PDF
[1] Stagione meteorologica: inverno da dicembre dell'anno precedente fino a febbraio, primavera da marzo a maggio, estate da giugno a agosto, autunno da settembre a novembre
[2] Mariani L, 2005. Caratterizzazione agroclimatica del territorio delle Marche, progetto MARSIA ASSAM
[1] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, leonesi_stefano@assam.marche.it
[2] Servizio Agrometeo Regione Marche ASSAM, tognetti_danilo@assam.marche.it