Analisi dell'ondata di maltempo del 26 maggio 2015 nel maceratese
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Dopo Erik, depressione causa di forte maltempo anche nelle Marche, flussi di aria fredda settentrionale hanno continuato ad interessare la nostra penisola provocando ancora violenti fenomeni dal carattere sparso. Tale sorte è toccata anche alla nostra regione, dove l'aria fredda ed instabile in ingresso dall'Adriatico, sollevando l'aria calda e molto umida presente sul territorio, ha dato origine a temporali in alcuni casi anche grandigeni.
Secondo la rete di rilevamento agrometeo dell'ASSAM le piogge più intense sono state rilevate dalla stazione di Santa Maria Nuova dove tra le ore 13 e le ore 14 sono caduti 34mm di pioggia, e dalla stazione di Tolentino[1] con un totale orario di 27mm sempre tra le 13 e le 14; valori decisamente elevati che ricadono tra i primi dieci totali orari più alti rilevati dalle due stazioni da quando sono state messe in funzione.
Le cronache locali riportano di temporali e grandinate che hanno colpito il maceratese. In effetti la stazione di Montefano, ha rilevato una pioggia di 11mm in soli dieci minuti, tra le 12:50 e le 13:00; valore anche questo elevato corrispondente ad una pioggia oraria di oltre 60mm.
La natura estremamente localizzata dei fenomeni non ha permesso di rilevare altri valori elevati, in particolare per la zona di Macerata. Ma se facciamo riferimento alla stazione del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Marche, posta in zona Montalbano, allora si osserva che in una sola mezzora, tra le 12:30 e le 13:00, è stata misurata una pioggia di 43mm che corrisponde ad un totale orario di ben 86mm pari in pratica alla pioggia che in zona di Macerata cade nell'intero mese di maggio(!)[2]. D'altra parte, 43mm rappresenta il massimo valore orario per la stazione dal 1990 e cioè da quando i dati sono disponibili, corrispondente ad un tempo di ritorno di 42 anni.
Macerata (foto pubblicata da Giulia Ciccarelli sul gruppo facebook 'Sei di Macerata se...')