Resoconto climatico sul maltempo del 19 ottobre 2024

31/10/2024
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Resoconto climatico del 19 ottobre 2024

a cura di Danilo Tognetti[1]Michele Tonnini[2], Angela Sanchioni[3]Stefano Leonesi[4] 

RESOCONTO CLIMATICO 19 OTTOBRE 2024.pdf (623,58 kb)

Analisi a scala europea

Nella giornata di sabato 19 ottobre, l’ingresso di una saccatura nord-atlantica sul Mediterraneo centrale, ed il suo successivo isolamento (cut-off) dal flusso atlantico principale, ha determinato una fase di forte maltempo su una parte del nostro paese, con piogge intense e in alcuni casi anche alluvionali. Di seguito viene illustrata la ricostruzione della sinottica del giorno 19 alle ore 14:00 locali che mostra proprio l’ingresso del vortice depressionario nord-atlantico sul Mediterraneo:

Figura 1. Mappa dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa e della pressione al suolo riferita al giorno 19 alle ore 14:00 locali sull’Europa (fonte Meteociel.fr).

Italia: precipitazioni.

Il vortice ha richiamato un flusso sostenuto di correnti umide di scirocco sullo Ionio e sull’Adriatico, determinando a fine giornata cumulate localmente anche molto elevate (quindi > 100 mm), specie tra Marche centro-settentrionali, Emilia centro-orientale e Romagna.

La mappa dell’Extreme Forecast Index (EFI) di seguito riportata sulla precipitazione totale, emessa venerdì 18 alle ore centrali e in previsione per il giorno 19, mostra valori dell’EFI compresi tra 0,8 e 0,9. Valori superiori a 0,8 indicano una elevata probabilità che l’evento possa risultare molto insolito, in questo caso la cumulata totale di precipitazione. 

Figura 2. Mappa dell’EFI emessa il 18 ottobre alle 12:00 UTC e in previsione per il giorno 19 (fonte ECMWF). 

Quello che si riscontra dalla mappa è un fiume di vapore acqueo, dovuto allo scorrimento delle correnti sciroccali sulla superficie del mare Adriatico. Queste poi, andando a convergere con i venti di Bora provenienti dall’Alto Adriatico hanno generato diversi nuclei convettivi in mare aperto i quali, seguendo le correnti da Sud-Est, hanno poi interessato le coste marchigiane centro-settentrionali e romagnole, colpendo in particolare la zona di Cesenatico e successivamente parte dell’Emilia centrale (segnatamente il Bolognese).

Di seguito viene riportata la cumulata di precipitazione nella giornata di sabato 19 ottobre in Italia. Le regioni che hanno registrato gli accumuli maggiori sono le Marche, l’Emilia-Romagna, il Veneto centro-meridionale, la Lombardia sud-orientale e la Sicilia centro-meridionale. 

Figura 3. Precipitazione totale giornaliera del 19 ottobre (fonte MeteoNetwork).

Marche: precipitazioni.

Per quanto concerne le Marche, le località più piovose sono state in ordine alfabetico le seguenti: Mondolfo con 82mm, Montefano con 84mm, Pesaro con 82mm, Santa Maria Nuova con 75mm, Senigallia con 80mm e Treia con 75mm.

Il massimo di precipitazione oraria è stato registrato dalla stazione di Montefano tra le 8 e le 9 di mattina, quando solo in questa ora sono caduti 29mm di pioggia.

Tutte le sei stazioni hanno registrato nella giornata di sabato 19 un accumulo pari o superiore alla media mensile di ottobre, a sostegno del fatto che l’evento è stato particolarmente rilevante. L’accumulo di pioggia, lo storico di riferimento e le rispettive anomalie delle sei località in questione vengono riassunti nella seguente tabella.

Tabella 1. Cumulata di precipitazione totale, lo storico di riferimento 1999-2023 di ottobre e le rispettive anomalie per le sei località più piovose alla fine dell’evento (fonte AMAP Agrometeo).

Infine, viene riportata la mappa dell’accumulo totale di precipitazione del 19 ottobre su tutto il territorio regionale.

 Figura 4. Cumulata totale di precipitazione sulle Marche del 19 ottobre (fonte AMAP Agrometeo).

Dalla mappa si osserva come la parte centro-settentrionale sia stata la più colpita dal maltempo, con gli accumuli maggiori che si sono avuti tra maceratese, anconetano e pesarese. Tale situazione ha ostacolato i lavori di preparazione dei letti di semina per i cereali autunno-vernini, che potranno riprendere solo quando i terreni lo consentiranno, ritardando quindi le semine dei cereali. Allo stesso modo, le precipitazioni hanno interrotto le operazioni di raccolta delle olive, le quali, anche per l’effetto della ripresa delle temperature, saranno suscettibili agli attacchi della mosca olearia.   

[1] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tognetti_danilo@amap.marche.it

[2] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, tonnini_michele@amap.marche.it

[3] Servizio Agrometeo AMAP Regione Marche, sanchioni_angela@amap.marche.it

[4] Centro Studi Alef, società di consulenza