Per le Marche, dopo l'exploit dell'ultimo biennio, doppietta di anni record, il 2016 ha fatto registrare una lieve flessione della temperatura media regionale, anche se il valore di 14,3°C si piazza al terzo posto nella classifica delle medie annuali dal 1961.
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La primissima parte della stagione è stata caratterizzata da un'anomalia sostanzialmente positiva dei geopotenziali a 500mb che ha interessato soprattutto le medio-alte latitudini europee e, marginalmente, anche l'Italia centro-settentrionale, con conseguente clima caldo-umido sulla nostra regione. In seguito, dalla metà di settembre fino alla metà di novembre, l'evoluzione, in un contesto di geopotenziali nella media, è stata più dinamica con la nostra regione che ha subito condizioni prevalentemente freddo-umide. Nell'ultima parte della stagione ha prevalso nettamente l'alta pressione con conseguenti temperature oltre la media e scarse precipitazioni.
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Per il quinto anno consecutivo, il mese di novembre è stato, per le Marche, più caldo della norma. In deficit le precipitazioni, così come nel 2014 e 2015.
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Sul finire della settimana scorsa, l'estrema invadenza dell'alta pressione atlantica, promontorio anticiclonico che si è spinto oltre il circolo polare artico, ha provocato la discesa di aria fredda verso il settore occidentale europeo. E' venuta a crearsi così una profonda saccatura depressionaria, asse sud-ovest nord-est, che dal Mare di Barents si è allungata fino alla Penisola Iberica. Figura questa che, tra sabato e domenica, ha innescato il richiamo di un forte flusso di aria caldo-umida meridionale che ha investito anche le Marche.
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Ottobre 2016 è stato, per le Marche, più freddo e piovoso della norma.
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Settembre 2016 con una temperatura media di 19,4°C è stato più caldo rispetto della norma. Inferiori alla media le precipitazioni.
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La primissima parte della stagione è stata caratterizzata da una anomalia negativa dei geopotenziali a 500mb che ha interessato l'Europa centrale e l'Italia in particolare, con effetti sulla nostra regione di un clima più freddo e umido rispetto alla media. In seguito, grosso modo dalla seconda parte di giugno fino alla fine di luglio, si è avuta una generale crescita dei geopotenziali con due massimi posizionati all'altezza delle medie latitudini l'uno sull'Atlantico, l'altro sull'Europa orientale. Tale "ponte" altopressionario ha garantito una maggiore stabilità anche sulle Marche dove le temperature sono tornate sopra le medie anche se non sono mancati episodi di maltempo specie verso la metà di luglio. Stessa configurazione barica si è avuta nel mese di agosto anche se meno accentuata.
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Settembre, iniziato con giornate di bel tempo, ha visto il ritorno dell'instabilità dalla giornata di lunedì 5 quando un vortice di origine nord-atlantica è andato ad isolarsi in prossimità del meridione italiano permanendo in tale posizione per diversi giorni, incastrato in un arco di alta pressione che dalla Penisola Iberica si estendeva fino al Mar Nero abbracciando le medio-alte latitudini europee. Nelle Marche, le precipitazioni più intense, sono avvenute nei primi giorni dell'evento, quando più spiccato è stato il contrasto termico fra l'aria calda già presente nei bassi strati dell'atmosfera e quella più fresca in arrivo dai Balcani.
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Agosto 2016 con una temperatura media di 22,4°C è stato più freddo della norma. Per il sesto anno consecutivo, agosto, è stato più piovoso della media.
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Nei giorni 5-6 agosto la nostra regione è stata interessata da precipitazioni molto intense, spesso dal carattere temporalesco, che hanno provocato danni e disagi specie nelle province di Ancona e Macerata. L'origine dell'evento va cercata al di sopra del 50° parallelo nord dove da diverso tempo staziona una vasta area depressionaria, madre di quella saccatura che nella giornata di venerdì 5 è giunta sull'Italia scendendo dalla Valle del Rodano. Complice l'arco alpino, la saccatura ha dato origine ad un vortice che nel giorno successivo è scivolato lungo la penisola favorendo l'ingresso dell'aria fredda nordica anche dalla porta della bora.
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