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In evidenza:
La temperatura media globale, considerando sia gli oceani che le terre emerse, di gennaio 2013 è stata, insieme al 1995, la nona più calda per lo stesso mese da quando nel 1880 sono iniziate le misure, al di sopra di 0,54°C rispetto ai 12°C media del XX secolo.
La temperatura media della superficie terrestre di gennaio 2013, è stata la 13esima più calda per il mese di gennaio, 0,9°C sopra la media.
La temperatura media della superficie terrestre nell'emisfero sud è stata invece la più calda dall'inizio delle misure.
La temperatura media globale della superficie oceanica è stata la ottava più calda per il mese di gennaio con un incremento di 0,41°C rispetto alla media.
Gennaio 2013. Eventi e anomalie significative
Il 2012 è stato caratterizzato da una precipitazione al di sopra della norma. Sul territorio regionale, la pioggia media caduta è stata di 915mm con un incremento del 9% rispetto ai 837mm che rappresentano la norma del periodo 1961-2000. La temperatura media annua calcolata sul territorio regionale è stata di 14,3°C, con un incremento rispetto alla media del periodo 1961/2000 pari a +1,1°C. Il 2012 è stato il settimo anno consecutivo più caldo rispetto alla media, il più caldo per la nostra Regione dal 1961 (insieme al 1994 e al 2007).
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Tempo reale giornaliero sulle condizioni di eventuale siccità o eccessiva umidità regionale in base ai livelli di Precipitazione e dell'Indice SPI (Standardized Precipitation Index).
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Dopo un periodo di stabilità esteso a gran parte della penisola italiana, un deciso cambio di rotta nel fine settimana 10-11 novembre innescato dall'ingresso sul bacino del Mediterraneo di una depressione atlantica, ha provocato diffuse precipitazioni, molto consistenti sulle regioni settentrionali e tirreniche. La parziale protezione della dorsale appenninica ha limitato i fenomeni sulle Marche, ma non è riuscita comunque ad evitare il verificarsi di eventi significativi.
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La stagionale autunnale si è dimostrata fin qui davvero dinamica, caratterizzata dall'estenuante braccio di ferro fra il vortice polare costretto in più occasioni ad allungarsi verso il cuore del continente europeo, e il promontorio anticiclonico africano. Numerosi sono stati i ribaltamenti termici. Le Marche, naturalmente, non sono rimaste immuni a tali eventi.
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Quella del 2012 è stata la quindicesima estate consecutiva più calda rispetto alla media. La temperatura media stagionale è stata di 24,9°C, con un incremento di 3,2°C rispetto al quarantennio di riferimento 1961-2000. Inoltre, con un totale medio regionale di 74mm ed una riduzione del -59% rispetto al 1961-2000, quella del 2012 è stata la terza estate più arida dal 1961.
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Dopo il vortice depressionario di inizio mese, con relativa ondata di precipitazioni anche sul territorio marchigiano, un'altra figura ciclonica ha trovato origine sul Tirreno a seguito di una discesa di aria fredda dal nord-Atlantico.
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Tra la fine del mese di agosto e l'inizio di settembre, una discesa depressionaria dal nord-Atlantico ha cambiato drasticamente le condizioni meteo sulla penisola italiana, interrompendo così una fase di caldo e siccità durata, in molte zone tra cui le Marche, troppo a lungo. Sulla nostra regione, l'evento può essere inquadrato nel periodo 31 agosto - 6 settembre.
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Il giorno 6 marzo 2012, il distacco e quindi la discesa verso il Tirreno di un minimo barico di origine nord-atlantica, ha favorito il richiamo di correnti orientali sul lato adriatico della penisola italiana. In una tale configurazione, le Marche vengono colpite di solito da abbondanti precipitazioni. In questo caso la località con la maggiore pioggia caduta è risultata essere Monterubbiano.
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